Generazione Free Press(ure)

In metro si scoprono tante umanità, riconosci i tuoi simili e apprezzi le persone diverse da te (esclusi i rumeni che trasudano etilene sin dalle 5 del mattino). Una “novità” che ormai caratterizza il panorama suburbano delle grandi città italiane (e non) è la sfilza di persone che leggono la “free press”. Sono certo che – insieme alla TV – sia quella la maggiore fonte d’informazione per la urban people. Accetto lo stile sensazionalistico utilizzato per attirare l’attenzione del lettore. Se facessimo una percentuale del loro lessico, la classifica sarebbe:

1. 65% – le parole BOOM, DISASTRO, ALLARME, EMERGENZA, DISASTRO, ALLUVIONE;

2. 20% – nomi di personaggi famosi

3. 10% Verbi e proposizioni

4. 5% Fatti

E mi rendo conto di quanto le generazioni attuali (minchia, manco fossi il vecchio saggio sulla montagna) ha esattamente questo stile di linguaggio – tutto grossi paroloni, tanta banalità, pochi verbi (alla merda le vecchie coniugazioni, tutto al presente e che cazzo!), tante abbreviazioni, ma pochi, pochissimi fatti. Come se anche nel linguaggio ci fosse una voglia di liberarsi da ogni responsabilità.

La cosa più spaventosa è sentirli parlare la mattina: sembra di stare a Radio Iran Unificata. Oggi una ragazza faceva: “mi dispiace che la figlia si debba operare, però lei ha fatto tanto male a mia madre. Esiste una giustizia divina”. Porco giuda, alla faccia della misericordia cattolica. Fatemi capire: la gente va in chiesa per lo stesso motivo per cui vede “Mi Manda Raitre”? Ma soprattutto, i ragazzi non erano briosi, simpatici e divertenti? Perchè li sento sempre parlare come Sacra Romana Chiesa comanda? Semplice: non hanno le palle (ecco la mancanza di responsabilità) per crearsi valori propri e li prendono in prestito dalla banca mondiale del Valore in salsa confessionale.

La free press spopola perchè parla come la gente e di ciò che interessa alla gente. Sostanzialmente, è come se ogni mattina ci piazzassero davanti un Berlusconi+Ruini versione cartacea. E noi tutti che ce la beviamo, quando ci sarebbe solo da arrotolarlo per farci una bella canna.

Buona lettura!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: