Eccome se funziona! – Recensione dell’ultimo film di Allen

Woody Allen e’ tornato! E per farlo, ha chiamato in aiuto Pirandello, Schopenhauer, Leopardi, Hollywood, Einstein e il Jazz. In un tripudio di cultura, non-sense, banalita’, happy ending, risate e autoreferenzialita’, Allen prende in giro se stesso, o l’immagine che gli altri hanno di lui, attraverso una commedia deliziosa e sarcastica al punto giusto.

Lo stesso protagonista pare la versione incupita e cinica del regista. E’ un uomo che difende strenuamente la teoria del caso come unico motore della vita, ma la cui esistenza paradossalmente si risolve nella prevedibilita’ più disarmante. Un dramma per chi invece si vede come l’ultimo dei pessimisti co(s)mici di Manhattan.

L’abbattimento della quinta scenica, con un protagonista che parla direttamente agli spettatori, non e’ una trovata nuova al cinema. Pero’ Allen la rende funzionale alla folle lucidita’ del protagonista, consapevole che siamo tutti attori dell’enorme commedia che e’ la vita.

Di fatti, lo scontro tra cittadini e campagnoli, tra religione ed ateismo e tra l’universo variegato di dualismi della societa’ sono il pretesto per parlare dell’unico grande trucco per godersela: afferrare l’attimo. Tutto e’ lecito, tutto e’ felicita’: basta che funzioni. E non importa quanto ci si sia sempre arroccati in posizioni sociali, culturali o addirittura sessuali; panta rei – e tanto vale farlo con il sorriso.

Dopo Vicky Cristina Barcelona, credevamo di averti perso ed invece ci hai sorpreso tutti.

Bentornato Woody, bentornata Commedia!

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