Ieri in Germania e’ stata la giornata del trionfo del centrodestra, con il CDU-CSU della Merkel che spezza la grande coalizione con l’SPD (che tracolla di 11 punti), e inizia l’avventura con l’FDP, il partito liberale che raddoppia i suoi consensi. Quello che sorprende un italiano e’ la caratura morale dei due leader, la consumata Merkel ed il leader liberal Guido Westerwelle. Una donna ed un gay al governo della prima economia europea, tra le prime al mondo.
Ieri ai festeggiamenti per la vittoria, Guido si e’ presentato con il suo compagno, si sono abbracciati in pubblico, senza alcuna vergogna. Ci si commuove a vedere una destra tanto moderna, economicamente avanzata, perche’ anche in Italia abbiamo una destra avanzata, ma nel senso di marcia, scaduta. Da noi, il Giornale – organo di partito berlusconiano, di proprietà del fratello del Cavalliere – ha “accusato” di omosessualita’ il direttore di Avvenire, lo ha pubblicamente umiliato e costretto alle dimissioni. Il Cavaliere si e’ dissociato dalle dichiarazioni di Feltri. Ma lui tende a dissociarsi spesso anche da se stesso (vedi l’ultimo caso dell’Afghanistan): ormai e’ credibile quanto Novella 2000.
E con lui, l’Italia stessa e’ meno credibile, in ogni comparto della sua economia, persino la moda. La stampa americana taccia le sfilate delle griffe italiane di essere anche loro vittime del dilagante effetto Velina. Vero, non vero, provocatorio o meno, il nostro Presidente ci espone a questo tipo di critiche dall’estero. E in un tempo di crisi dell’esportazioni non e’ esattamente un toccasana. Ma a lui che importa? La sua Pubblitalia e’ l’unica concessionaria pubblicitaria non in crisi, possiede meta’ del mercato e non vede rivali.
Fino a che la destra italiana sara’ tale perche’ siede “alla destra del Padre-padrone” non si affranchera’ mai dall’alone di sporco e lercio che la infesta. Non c’è niente da fare, perchè la destra è ancora più indolente e attaccata alla poltrona della sinistra. E questa immobilità è il più bel regalo che possano fare al Presidente per il suo compleanno (che cade oggi).
Happy Birthday, Mister President!
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E’ anche il mio, di compleanno, e non mi hai ancora fatto il regalo.
Un tempo mi vantavo di fare il compleanno lo stesso giorno di Enrico Fermi e Michelangelo Antonioni. Al limite, di Loretta Goggi. Ora mi tocca Berlusconi, sigh, mala tempora currunt…
caro st, mi spiace constatare che anche tu sei caduto nel tranello dell´essere anti berlusconiano, e non anti berlusconismo(fenomeno ben piu´grave che restera´anche dopo la morte del premier non solo nella testa degli italiani ma anche in molti paesi ad economia simile).
Mi spiace inoltre che la tua analisi pecchi di ingenuita´: ma davvero credi ancora alla fiaba dei gay in quanto tali deboli?
Non esistono i gay in quanto tali deboli, piuttosto esistono i gay poveri, accomunati ai poveri in generale (e forse anche ai “diversi” nei pensieri, nella cultura, nello stile di vita) perseguitati non in quanto gay, ma in quanto poveri. Per costoro lómosessualita´non e´ che uno dei pretesti per perseguitarli.
Dolce e gabbana avrebbero ragione di gioire che in germania accade quel che hai descritto ed in italia no?
Che bello sarebbe mettere a fuoco le questioni centrali delle cose (come la liberta´di essere diversi in generale)senza farsi distrarre dagli orpelli (come le presunte persecuzioni degli omosessuali).
Fra, auguriiiii 🙂 sei in ottimo compagnia! :)))
Giuseppe, evitero’ di entrare in polemica, perche’ il tuo tono saccente
mi da al cazzo e cerchero’ di essere assertivo.
Il tema della poverta’ e quello della diversita’, ed in generale direi
dell’inclusione sociale di cui essi fanno parte, e’ ovviamente quello di cui stavo parlando.
In maniera sottintesa e circoscritta al caso dei gay e delle donne, perche’ sono loro il casus belli
più evidente..ed e’ da loro che dovrebbe iniziare la lotta.
Non possiamo farci tante pippe mentali: tocca iniziare da categorie specifiiche con leggi specifiiche.
Spero d aver chiarito il mio pensiero. Saluti.