Ma chi se ne frega

Rutelli, ma lei ci fa o ci è?

“Lascio il PD subito, con dolore” – ha dichiarato al Corriere della Sera di oggi.

Con dolore? Ma sarà solo SUO il dolore: era ORA! Inoltre,  Onorevole lei sa cosa sta succedendo in Italia? Lei sa che c’è il rischio di un regime poliziesco e fascista in Italia e lei pensa alle sue manie da primadonna cattolica? Ma lei, di cattolico, cosa cazzo ha a parte leccare le palle al Papa? Perchè se davvero fosse CATTOLICO (e le ricordo che la PIETAS è il valore per eccellenza del suo credo) starebbe zitto oppure si indignerebbe per il caso di Stefano Cucchi, o sull’indagine di RICETTAZIONE su Berlusconi in merito al caso Marrazzo.

Ma, al di là di questo, ma lei crede che agli italiani gliene importi qualcosa della sua dipartita dal PD? Ma lei pensa che gl’italiani si facciano davvero cruccio del suo capriccio da isterica in mezzo al crisi economica, sociale, politica in cui l’Italia sta affondando?

Per cui, ci faccia il piacere: se ne vada pure a fanculo (e si porti anche la Binetti con lei!!), ma SI STIA ZITTO.

Certezza della pena…di morte!

Non mi occupo mai di cronaca, se non di quella politica. Ma questo caso di cronaca nera, e’ anche una questione politica.

Stefano Cucchi è stato arrestato per detenzione di droga, e dopo 8 giorni è morto in ospedale per lesioni interne. I familiari hanno diffuso le foto dell’orrore in cui appare tumefatto ed accusano la polizia di averlo ucciso.

Che sia stata la polizia, o altri compagni di cella a me interessa un cazzo!

Un paese democratico non permette che NESSUNO venga ucciso in carcere; un paese democratico ha una polizia per la cui correttezza NESSUNO deve avere dubbi; un fottuttissimo paese democratico non puo’ permettersi di instillare nei cittadini il dubbio di vivere in un regime poliziesco!

Non voglio tirare in ballo il Governo, pero’ faccio una riflessione doverosa.

Da quando siamo al Berlusconi 3, viviamo in un clima di odio sempre crescente. Siamo sempre più tartassati da frasi di odio. Assistiamo ad una recrudescenza di atti violenti figli di intolleranza e ignoranza. Questo doveva essere il Governo che avrebbe assicurato la sicurezza, ma non ci avevano specificato che l’unica sicurezza sarebbe stata quella di vivere nel terrore.

Che si scopra la verita’ su Stefano, perche’ riguarda la credibilita’ delle istituzioni, gia’ pesantemente macchiate dai fatti di Marrazzo, ma anche reiteratamente offese senza fondamento dal Premier (“la corte costituzionale e’ comunista, Napolitano pure”).

Le istituzioni sono quanto di più vitale per le democrazia. Se si iniziano a minarle, siamo ormai al limite della dittatura sudamericana.

Motel Woodstock – La Recensione

Una commedia gioiello, perfettamente confezionata, leggiadramente parlata e astutamente pensata.

Motel Woodstock e’ uno di quei film che ti piacciono, ma non sai davvero il perche’. Esci dalla sala con una sensazione di benessere generale, e la consapevolezza di aver dedicato due ore tutte a te. E’ la storia di un giovane ebreo, che ospita nel suo motel un concerto hippie, che si rivelera’ il più grande mai realizzato sul pianeta.

E’ una storia tra mondi contrastanti, tra innovazione e tradizione, ma soprattutto, di un giovane ragazzo timido e riservato che cambia con il dipanarsi degli eventi. Un film di formazione? Non del tutto. Ang Lee mostra il lato cinico del movimento hippie (“autentico fino a quando i soldi sono autentici”), ma anche quello psichedelico-romantico.

Senza mai prendere una posizione chiara al riguardo: Lee e’ descrittivo, mai prescrittivo. Gli attori, le musiche, ma soprattutto i dialoghi rendono questa pellicola una chicca deliziosa, che si iscrive a pieno titolo nella filmografia d’autore mondiale.

Andate a vederlo. Ne vale davvero la pena.

“Tagliati” per la politica

Oltre alla politica del “Dividi et impera” di cui ho ampiamente parlato, il governo Berlusconi fa uso di un’altra tecnica, mutuata dall’informatica: “Taglia e copia”.

Alcuni esempi recenti.

Universita’: taglia 700 milioni (il 10% del totale), ma non mette in copia i docenti che vogliono protestare per la riforma Gelmini. Più merito, meno sprechi. Leggi: meno soldi, più precari.

Fisco: taglia l’Irap, ma non mette in copia Tremonti, che s’incazza come un cefalo e minaccia le dimissioni. Scontro rientrato con una marchetta su una ipotetica cabina di regia della politica economica del governo.

Sicurezza: taglia i fondi al ministero dell’Interno per 263 milioni, pero’ non mette in copia i poliziotti che sono scesi in piazza in protesta.

Biotestamento: taglia il dibattito parlamentare sul testamento biologico, ma non mette in copia l’opposizione che aveva presentato diversi emendamenti.

Il governo taglia, taglia, taglia e non mette mai in copia chi di dovere. Però, stranamente, non dimentica MAI di mettere in copia i giornali, inondandoli di slogan propagandistici. Che casualità.

Mi Manda Don Silvio

Ieri in diretta a Ballaro’, Berlusconi e’ intervenuto sul caso Marrazzo, ed in particolare sul fatto che i suoi giornali entrarono in possesso del video con la trans prima della polizia. Berlusconi promise a Marrazzo di non pubblicare tale contenuto nei suoi giornali.

Marrazzo, intanto, si e’ dimesso – al contrario di Don Silvio, che comunque sembra apparire magicamente dietro ogni scandalo sessuale (suo, dell’ex direttore dell’Avvenire, ed ora di Marrazzo). E’ lui la vera Eminenza Condom della vita pubblica italiana. E come la Chiesa ha creato il suo potere attraverso il controllo degl’istinti sessuali, cosi’ lui riproduce il suo attraverso la loro magnificazione. In ogni frame televisivo, in ogni foglio di sua proprieta’, in ogni film prodotto da lui.

Con l’intervento dispotico di ieri sera, in cui ha minacciato Floris a più riprese, si e’ confermata la sua visione fallocratica e pidduista della cosa pubblica. Fallocratica, perche’ continuava ad essere visibilmente infastidito dagl’interventi della Bindi (grande!), e pidduista, perche’ tesa a proteggere chi faccia parte della Casta.

Marrazzo non solo doveva andar via, ma andava addirittura accusato, perche’ ha favorito un reato (qualcuno si ricorda che la prostituzione e’ illegale?). Inoltre, ha esposto il bene pubblico a ricatti – ed un uomo politico ricattabile NON puo’ badare alla cosa pubblica. E lo stesso vale per Mr B. Il primo ne ha tratto le giuste conclusioni, il secondo evita di parlarne e rispondere alle domande de La Repubblica.

La sinistra sara’ sporca quanto la destra, ma almeno si libera delle mele marcie. La destra le coltiva e se ne fa vanto. Ed intanto, l’Italia ha un gran mal di pancia di tutto. E non ci sara’ Imodium che regga quando iniziera’ a cagare tutti fuori dai coglioni.

Istinti…Primari

“Almeno Silvio va a donne; la sinistra va a trans, mica son normali quelli”.

Mi pare di sentirli nei bar, nei ristoranti: sono i benpensanti, che giustificano il puttaniere Silvio, ma non sono pronti a condonare Marrazzo per una scappatella con una trans. Ci mancava solo questa al PD – che “eppur si muove”: ieri 3 milioni di persone hanno votato alle primarie, eleggendo Bersani a nuovo segretario.

Andiamo in ordine.

1)  Caso Marrazzo: Surreale che il PDL chieda le dimissioni del governatore del Lazio, non avendo mai chiesto le dimissioni per il loro leader. Che differenza ci sarebbe tra l’andare a prostitute trans o donne? Sempre se ha pagato (nel qual caso, deve dimettersi perchè ha commesso un reato): questo non è ancora provato e fino a che non lo sarà, il governatore è libero di amare (e trombare!) chiunque gli pare. Gl’istinti sessuali sono diritti inderogabili dell’uomo, e le libertà non vanno mai messe in discussione. Neanche dei politici.

2)  Primarie: Il PD è un post-partito (post PC, post PDS, post Margherita), di fatto, anch’esso è un trans. E nonostante i dirigenti ce la mettono propria tutta per buttargli merda addosso, resiste, resiste e resiste. Le primarie di ieri ne sono una prova provata: a differenza degli elettori berlusconiani, gli elettori di sinistra ha l’istinto primario nel sangue. Ed anche questo nessuno potrà MAI metterlo in discussione. Mai.

Il succo del discorso:  gl’italiani sono decenni più avanti dei propri politici: siamo un popolo molto più aperto di quanto non ci vogliono far credere. E verrà il tempo in cui questo emergerà con una forza travolgente. Possono provarci, ma non fermeranno mai il futuro.

Che i politici si preparino. E ben vengano le trans se li aiutano a superare i momenti di stress.

Compleanno

Un momento in cui si ricorda un anno in meno dalla morte di una persona.

Se lo si festeggia, sembra quasi che non si veda l’ora che avvenga.

Cloonalis, storia di una democrazia mancata

Viene da scrivere un enorme “sti ca**i” a tutti i giornali di gossip; e neanche noi del sarcotrafficante ce ne occuperemmo se non fosse una questione di principio. Stiamo parlando del caso dell’anno sulla coppia dell’anno attorno alla quale gira il rumor dell’anno: Clooney-Canalis, e’ solo una copertura per la di lui omosessualita’?

Della risposta me ne puo’ fregare di meno, anche perche’ credo che coprire la propria omosessualita’ con una velina sia come coprire un brufolo con un cerotto: dopo peggiora, ed esce pure il pus. Do per scontato che Clooney sia molto “più intelligente che bello”.

La questione e’ che si crei il caso Cloonalis, che esista questo caso. Perche’ alla base c’e’ un solo grande e strisciante messaggio di omofobia pruriginosa, la stessa dei preti cattolici e dei perbenisti retrogradi.

Questi sporchi froci esistono (sono pure belli!!!), ma voglio vederli capitolare, distruggersi, solo rigorosamente in tv: cosi non mi sporco le mani. E cosi non faccio neanche il minimo sforzo per pensare che forse mio figlio o il vicino di casa lo siano. Che rimangano pure nel loro recinto dorato, please.

Non solo: e’ un caso di maschilismo poco celato. Si fa passare per naturale che una donna eterosessuale accetti di buon grado l’umiliazione di stare con un uomo per convenienza. E’ una donna, ergo Velina, ergo interessata solo ad avere successo nello showbiz. La parabola della donna si ferma li’.

Ed infine, c’e’ anche tanta voglia di veder capitolare uno dei più grandi sex symbol dello star system. Questa invidia endemico-pervasiva che occlude i neuroni dell’opinione pubblica e’ onnipresente. E prima o poi, attacca tutti, Obama incluso.

Non ci facciamo una bella figura ad interessarci di questo caso.

L’Occidente che tanto ci tiene ad esportare la democrazia non ne ha mai importato i principi base: dal rispetto per il diverso alla presa di coscienza che ognuno ha il sacrosanto diritto di fare quello che cazzo gli pare nella propria vita.

Prima di esportarla, perche’ non l’apprendiamo anche noi questa benedetta democrazia?

Le Tre C

Ricordate le tre “I” del primo governo Berlusconi? Inglese, Internet e Imprese? A quanto pare, sono tutte andate a puttane, come il premier.

Inglese: con la nuova (ennesima) riforma Gelmini, tutti gl’indirizzi di scuola superiore avranno meno ore di lingua straniera e più di latino, filosofia e italiano.

Internet: ieri il Premier ha candidamente dichiarato di non saper usare Internet, perche’ tanto quando vuole sapere qualcosa, lo chiede a Letta.

Imprese: con il varo della Banca del Sud e dei Tremonti Bond, siamo tornati ai cloni delle politiche economiche dei governi della DC.

Tutto in questo governo e’ tremendamente stantio, vecchio, triste, decrepito, morto. Nello scorso post, parlavo della cronofobia dell’Esecutivo, ma avanzerei un’ipotesi ulteriore: siamo di fronte ad un caso patologico di gerontofilia acuta.

E mentre loro si masturbano sull’esequie dei passato, l’Italia sta cadendo a pezzi, 500mila posti di lavoro persi in tre mesi, l’odio verso le diversita’ e’ sempre più acuto (lunedì bocciata legge anti-omofobia, e ieri sera aggrediti una trans a Roma ed un prof gay a Napoli) ed il credito alle imprese e’ ai minimi storici.

Ieri hanno pubblicato uno studio inglese secondo cui i bambini a cui non si raccontano favole crescerebbero con seri handicap linguistici. Ebbene, per l’Italia accade il contrario: questi signorotti di favole ce ne raccontano da 15 anni, ma le facolta’ linguistiche le abbiamo perse ugualmente: restiamo tutti zitti ad ascoltare il Boss, a capo basso e schiena dritta.

Alle tre I di Silvio, oppongo la domanda dalle tre C:

Come Cazzo Cacciarli?

Cronofobia

Da ieri, l’Italia è entrata ufficialmente nel terzo mondo.

Chiamato a decidere se l’omofobia fosse un’aggravante giudiziaria (come l’odio razziale, religioso o di genere), il Parlamento ha votato NO. La maggioranza (ed anche l’UDC) ha votata compatta: una persona può uccidere o aggredire un omosessuale ed avere il minimo della pena. La ragione del voto? Come spiegava ieri a EXIT (La7) il senatore CASTELLI: “Per l’art.3 tutte le persone sono uguali, non possiamo chiudere in un recinto protetto solo i gay, altrimenti anche i biondi, i bassi. E poi, i gay sono nello spettacolo, se la passano bene, i problemi sono altri”. Almeno PD e IDV hanno votato contro (ormai non diamo nulla per scontato), eccezion fatta per la Binetti che probabilmente verrà espulsa dal partito.

Sono basito.

Sabato scorso, ero a Roma alla manifestazione UGUALI – contro l’omofobia. Mancava la società civile, mancavano i gay romani (c’erano molte delegazioni di Bologna, Udine…), mancavano le istituzioni. Tutto è passato nella totale indifferenza dei media. Quando la conduttrice ha iniziato a leggere una lettera della Carfagna, la piazza si è ribellata. Errando, dimostrandosi intollerante – ho pensato, perchè la Carfagna aveva promesso alla comunità GLBT una massiccia campagna media contro l’omofobia. Ebbene, ora mi pento per non aver urlato “POMPINARA” anche io in piazza. Ministro, prima annuncia una campagna contro l’omofobia e poi la legittima con un voto in Parlamento?

Questo governo ha tutte le fobie del mondo – sembra un malato d’ansia cronico. Ma in fondo, l’unica grande paura che hanno è la CRONOFOBIA – odiano il tempo che passa, la modernità che incalza e cercano di fermarla a tutti i costi. Lo si vede sui loro volti (dal botulino del Presidente, alle lampade perenni di molti parlamentari PDL), lo si vede dalle leggi che votano e per cui si battono.

Mi fate quasi tenerezza.

Un giorno, l’Italia ritornerà a pensare con la propria testa, ed accoglierà il futuro che ormai bussa sempre più forte alle porte. Potete legiferare quanto volete, abbattervi contro chi volete, ma quel tempo non è lontano. Ed allora, dovrete pregare che il Parlamento non voti contro un’aggravante per chi vorrà aggredervi ed eliminarvi fisicamente. In fondo, per l’art.3 siamo tutti uguali – giusto, senatore Castelli?

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