“Tagliati” per la politica

Oltre alla politica del “Dividi et impera” di cui ho ampiamente parlato, il governo Berlusconi fa uso di un’altra tecnica, mutuata dall’informatica: “Taglia e copia”.

Alcuni esempi recenti.

Universita’: taglia 700 milioni (il 10% del totale), ma non mette in copia i docenti che vogliono protestare per la riforma Gelmini. Più merito, meno sprechi. Leggi: meno soldi, più precari.

Fisco: taglia l’Irap, ma non mette in copia Tremonti, che s’incazza come un cefalo e minaccia le dimissioni. Scontro rientrato con una marchetta su una ipotetica cabina di regia della politica economica del governo.

Sicurezza: taglia i fondi al ministero dell’Interno per 263 milioni, pero’ non mette in copia i poliziotti che sono scesi in piazza in protesta.

Biotestamento: taglia il dibattito parlamentare sul testamento biologico, ma non mette in copia l’opposizione che aveva presentato diversi emendamenti.

Il governo taglia, taglia, taglia e non mette mai in copia chi di dovere. Però, stranamente, non dimentica MAI di mettere in copia i giornali, inondandoli di slogan propagandistici. Che casualità.

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