Una commedia gioiello, perfettamente confezionata, leggiadramente parlata e astutamente pensata.
Motel Woodstock e’ uno di quei film che ti piacciono, ma non sai davvero il perche’. Esci dalla sala con una sensazione di benessere generale, e la consapevolezza di aver dedicato due ore tutte a te. E’ la storia di un giovane ebreo, che ospita nel suo motel un concerto hippie, che si rivelera’ il più grande mai realizzato sul pianeta.
E’ una storia tra mondi contrastanti, tra innovazione e tradizione, ma soprattutto, di un giovane ragazzo timido e riservato che cambia con il dipanarsi degli eventi. Un film di formazione? Non del tutto. Ang Lee mostra il lato cinico del movimento hippie (“autentico fino a quando i soldi sono autentici”), ma anche quello psichedelico-romantico.
Senza mai prendere una posizione chiara al riguardo: Lee e’ descrittivo, mai prescrittivo. Gli attori, le musiche, ma soprattutto i dialoghi rendono questa pellicola una chicca deliziosa, che si iscrive a pieno titolo nella filmografia d’autore mondiale.
Andate a vederlo. Ne vale davvero la pena.
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doveva finire quando il protagonista guardava il lago, appena prima di andare al concerto uaua a me non è piaciuto. Un intreccio troppo favolesco, meriterebbe degne limature. Ma quando mi piace un film?
e sono d’accordo con andrea e a malincuore perché Ang Lee lo amo moltissimo.
Speravo in un film come tu lo recensisci, lieve e dalla parte dei comprimari. Ma non è il film che ho visto.
🙂
p.s. ti è piaciuto i 400 colpi!!!!!
pensate ragazzi che io ne ho parlato per 2 ore consecutive dopo il film…mi è piaciuto tantissmo….:D