Rotondi si è messo a dieta

Ha fatto discutere una recente intervista al ministro per l’attuazione del Programma, Rotondi, in merito alla pausa pranzo: sarebbe dannosa e anti produttiva. E non importa se già un italiano su cinque la salta: per l’indispensabile ministro non basta. “Sono vent’anni che non faccio pausa pranzo” – eppure, non si direbbe; e poi continua: “Le mamme potrebbero saltarla, uscendo prima da lavoro per andare dai propri figli” – per poi stramazzare al suolo con un attacco ipoglicemico.

Mi rivolgo al ministro: 

– In quale sezione del programma del PDL si parla di questo provvedimento? Nel paragrafo “Pratiche masochistico-enterinali per uscire dalla crisi”? 

– Oppure, sarà che l’unico Programma a cui fa riferimento il suo dicastero è un programma dietetico? Il SUO programma dietetico?

Ora capisco, è sicuramente la seconda! Lei vuole dimagrire a tutti i costi, ma non ci riesce con tutti questi fannulloni dei dipendenti pubblici a ronzarle attorno, mangiando come scrofe. Così, prendendo esempio dal suo BOSS, vuole una legge AD PERSONAM che ponga fine a questo strazio.

Non possiamo che essere con lei, Rotondi. La sua lotta è la lotta di tutti noi.

Grazie di cuore.

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