Meno male che ci sono

Non mi fermeranno.

Nonostante l’attentato mortale perpetrato nei miei confronti, io sono ancora qui a parlare davanti a voi, il mio popolo. Vogliono farmi fuori con i processi, con i giochi di potere ed ora anche con la violenza, ma non ce la faranno mai.

Io sono l’eletto. Dal popolo.

La sinistra, la Corte costituzionale, i giudici e il Presidente della Repubblica non fanno altro che alimentare l’odio nei confronti del vostro amato capo di stato. E quest’odio si trasforma nella mente di alcuni pazzi in azioni come quella di oggi. Mi sono persino struccato per via del sangue.

Ma mi sono rialzato subito.

Mi avevano messo in auto per portarmi al pronto soccorso, ma sono uscito nuovamente per mostrare a tutti i giornalisti il mio viso insanguinato. Le mie foto devono essere su tutti i giornali perchè il mondo veda cosa significa parlare contro il Governo. Significa uccidere ME, uccidere gli italiani, uccidere VOI.

Le critiche al governo vanno messe a tacere.

Mi sto già confrontando con gli esperti per riformare l’articolo 21 della Costituzione. Non voglio abolire la libertà di stampa o di espressione. Voglio solo limitarla nei confronti del reggente di questo regno meraviglioso che è l’Italia.

Ora è tempo di agire: la libertà è in pericolo e dobbiamo difenderla. Anche a costo di abolirla totalmente.

Un abbraccio forte a tutti voi,

Silvio

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