Invictus – la recensione

Alla fine di ogni film di Clint Eastwood ti chiedi come il cinema ne abbia fatto a meno fino a quel momento. Ogni suo film sembra necessario, ogni sua scena indelebile eppure gia’ scritta nella memoria collettiva.

Mai prima d’ora il regista si era spinto in pellicole epiche ed epocali. Era venuta l’ora: dopo Gran Torino che e’ la storia dell’integrazione tra un uomo ed il suo presente, ecco Invictus la storia di riconciliazione di una nazione con il proprio futuro.

Ma soprattutto, e’ la storia politica della Politica. “Mi avete eletto vostro leader, e allora lasciatevi guidare”. Ecco cosa dice Mandela-Freeman quando impone decisioni impopolari ad una nazione nera, assetata di vendetta verso la minoranza bianca. E’ una lezione di leadership, opposta a quella di mera e povera followship che lo spettacolo politico odierno ci offre con tetra regolarita’.

Ma e’ soprattutto l’ultima puntata della resa dei conti di Eastwood con i fantasmi della sua societa’. Una resa dei conti come sempre netta, pulita, priva di giudizio.

Ottimo lavoro, l’ennesimo da vedere e gustare.

Prevedibili

Ottanta per cento

E’ la percentuale di volte in cui, se venissimo osservati all’ora X, saremmo nello stesso posto dei giorni precedenti. E’ un indice di prevedibilita’ calcolato osservando gli spostamenti di 50mila soggetti attraverso il loro cellulare.

E i fatti gli danno ragione: pare che per anni i manager di TelecomItalia e Fastweb, alla stessa ora ogni giorno, facessero operazioni di riciclaggio e frode fiscale. Una prevedibilita’ scientifica che ha portato alla “più grande frode fiscale della storia nazionale”, secondo il Gip di Roma. Ed e’ prevedibile anche il modo in cui Di Girolamo (PdL) e’ stato eletto parlamentare nella circoscrizione europa grazie ai voti raccolti sistematicamente con la ‘ndrangheta.

Ma che aspettarsi dagli abitanti di un globo che gira su se stesso con la stessa velocita’ da sempre, e che gira attorno al sole sempre con le stesse tempistiche e posizioni?

A causa di queste vicende iniziano a girami anche altri globi in maniera regolare. Se li osservesta la mattina mentre leggo il giornale, li trovereste sempre girati nella stessa posizione. Sono cosi’ annoiati dalla routine che ieri sera mi hanno chiesto perche’ non li porto mai fuori a cena. Come spiegargli che e’ tutta colpa della rotazione della Terra?

Soul Scanner

A breve, negli aeroporti europei verranno installati i primi Body Scanner per rilevare ogni minimo dettaglio, oltre il metal detector. Mi viene da ridere. Siamo cosi’ bravi e raffinati nel cercare armi chimiche ed esplosive, eppure non riusciamo ancora a scovare nell’animo umano.

Non esistera’ mai un Soul Scanner.

20 anni fa, un noto presentatore inglese ha aiutato a morire il compagno, malato terminale di Aids. L’ha confessato in TV pochi giorni fa ed e’ stato arrestato immediatamente. Grande polemica in UK: e’ giusto o meno?

Il punto e’: chi siamo noi per giudicare la scelta di due persone che si amano e che fanno un accordo per una “morte bella”? Possiamo leggerli dentro? Pensiamo che uno chieda al compagno di ucciderlo a cuor leggero? Siamo consapevoli anche minimamente di cosa possa aver provato l’uccisore mentre soffocava lentamente l’amore della sua vita?

La risposta e’ NO, uno, cento, mille volte NO!

Non esiste un Soul Scanner: ma allora perche’ lo Stato deve farne le veci, arrogandosi il diritto di sapere cosa ci sia nella nostra anima? Spero che in UK tornino al giudizio in merito a questo caso, perche’ se anche loro iniziano a confondere lo Stato con la Morale, possiamo dirci ufficialmente fottuti, miei cari amici.

Finchè la Barca va…

Il volto moderno dell'Italia

Il volto moderno dell'Italia

Gli ennesimi scandali: Verdini, capogruppo Pdl, indagato per corruzione. Veltroni appare in un’intercettazione indicando un imprenditore per un appalto a Firenze.

Tutto questo dopo la settimana di fuego che ha portato all’arresto di due vice di Bertolaso, al quale a sua volta e’ stato recapitato un avviso di garanzia per corruzione. Ma Bertolaso non molla, perche’ “sta solo svolgendo il suo lavoro”. Grande plauso di Berlusconi, che di fatto e’ stato indagato per corruzione nel processo Mills, sbattendosene altamente.

Tutte le tangenti portano a Roma. “Ma non e’ Tangentopoli, ora si ruba per se stessi, all’epoca per il partito” ha detto Fini. Che culo: siamo passati dal ladrocinio a stampo mafioso allo scippo becero del contribuente.

Ma insomma, che aspettarsi da un Paese meta’ popolato da idioti? Lo dice la ricerca di un professore inglese: i meridionali sono meno intelligenti dei settentrionali per via del mix di razze. Io dico che a questo signore hanno praticato un’arcaica forma di lobotomia. Ma su una cosa ha ragione: al Sud siamo proprio dei coglioni perche’ non ci ribelliamo ad una politica che ci fa ancora cadere le montagne addosso.

Sullo sfondo di tutto questo, un SanRemo che sta spronfondando nel più becero che si possa immaginare tra uno spogliarello artistico quanto il vomito e le stronzate pseudocominche di Bonolis. Affonda, affonda l’Italia insieme al santo canterino: meno male che si chiama Remo, almeno riusciamo a navigarci ancora un po’ in questa merda.

Magari ci dice culo e ci annette la Turchia, cosi fra un po’ rientramo pure in Europa.

Dalla PDella alla Brace

L'ex volto sexy del PD

L'ex volto sexy del PD

L’altro giorno pensavo: il PD ha un segretario ex comunista, un presidente cattolico ed un vicepresidente gay dichiarato. Dall’esterno, questo partito sembra fichissimo, praticamente un film di Ozpetek;

La verità è che si tratta di un film di Dario Argento ed il caso Bonino (il fatto stesso che diventi un “caso”) ne è l’ennesima prova.

Grazie alla candidatura di Emma, per la prima volta dalla sua nascita il PD assume una forma non liquida (o di merda sciolta); per la prima volta, attorno al PD si sono stretti i giovani, le donne, i riformatori veri, la società civile e la gente comune. Per la prima volta, il PD diventa un simbolo con un senso per i cittadini e non una semplice bevanda al gusto di partito politico. Di quelle che trovi al LIDL in offerta regalo con un trinciapollo. Ma soprattutto, per la prima volta il PD si libera dalla Binetti che finalmente va a tubare con l’amore di sempre, il Ridge de noiantri, Casini.

E nonostante tutti questi magnifici regali, loro cosa fanno? POLEMICHE, POLEMICHE, POLEMICHE (leggete quella di Franceschini). A questo punto faccio un appello al nostro Signore Dio, non mi resta che Lui.

“Caro Dio,

io non ho mai creduto in te, a prescindere dalla scatola e dall’offerta con cui cercano di venderti al mercato del pesce religioso. Però sono pronto a ricredermi SE e SOLO SE: a) fai vincere la Bonino; b) amputi la lingua a Franceschini; c) svegli Bersani dal torpore simil-Prodi in cui giace e gli fai cambiare gli orrendi cartelli elettorali dove sembra Casper, il fantasma; d) fai fecondare la Binetti da un angelo molto dotato, così la zittiamo un pò.

Dicono che sei in grado di fare miracoli. Per ora, la mia crema antirughe si è dimostrata più capace in questo campo. Vediamo cosa sai fare.

Grazie”.

Il concerto – recensione

Dopo 30 minuti la fine del film, avevo ancora il fiato sospeso. Per calmarmi, ho dovuto spararmi 1 ora di Tchaikovsky nell’iPod.

Il concerto” di Radu Mihaileanu, mai visto qualcosa di cosi’ sublime: un concentrato di tenerezza, arte, musica, passione, ironia e leggiadria. Degli attori perfettamente incastonati in una corona di diamanti in sceneggiatura. Una trama costruita in crescendo in cui esiste una commistione di generi incredibile. Sembra una commedia malinconica, di quelle a cui gli est-europei ci hanno abituato, ma all’improvviso nel lunghissimo finale (20 minuti), tutta la drammaticità si svela e si scioglie agli occhi dello spettatore che è combattutto tra l’estasi e la crisi di Stendhal.

Non sto esagerando:vorrei poter essere più chiaro e verbalizzare la miriade di sensazioni, ma sono davvero troppo emozionato e spiazzato. Un solo avvertimento: non andate a vederlo se soffrite di cuore o se non ne avete uno.

L’ultimo rimedio

Ieri un ragazzo sotto trattamento antidepressivo è entrato in un Wallmart in Georgia (USA) ed ha distrutto ben 29 televisori al plasma con una mazza da baseball. La scena mi provoca un piacere sottilmente sadico: cosa accadrebbe se in Italia tutti facessero la stessa cosa con i propri televisori? Probabilmente, si avrebbero 5 effetti molto positivi.

1. Si farebbe più sesso, ergo più figli, ergo più forza lavoro per far tornare a crescere il PIL;

2. Si parlerebbe di più in famiglia, ergo maggiore capacità lessicale, ergo il congiuntivo si salverebbe dall’estinzione;

3. Si uscirebbe di più di casa, ergo maggiore capacità di stare insieme civilmente, ergo la Lega morirebbe;

4. Si vedrebbero meno tette e culi, ergo non saremmo più storditi dagli ormoni, ergo torneremmo a votare col cervello e non con gli organi genitali;

5. La politica tornerebbe al porta a porta, e non a Porta a Porta.

Tante cose buone, anche se all’inizio potremmo avere qualche effetto collaterale.

1. I ragazzini non saprebbero più se pinzettarsi le sopracciglia è IN o OUT;

2. I politici, drogati di riflettori, si spoglierebbero in strada per attirare l’attenzione;

3. Le casalinghe senza soap si fotterebbero chiunque passi pur di avere uno scandalo da raccontare;

4. Le badanti ucciderebbero le loro vecchie per noia;

5. I genitori strozzerebbero i bambini che romperebbero le balle senza la dose tv quotidiana.

Io non so voi – ma un mondo così lo vorrei subito.

Buona domenica!

10 domande al centrosinistra: le risposte in anteprima!

Sulla scia delle 10 domanda fatte a Berlusconi quest’estate, da OpenDemocracy ecco le 10 domande che gli stranieri rivolgono al centrosinistra italiano. Ed ecco le risposte in anteprima!

1 quali sono  i vostri  principali valori politici al di là dell’anti  berlusconismo?

Risposta: ah, ah, ah. Bella battuta. Sempre spiritosi voi inglesi!

2 perché quando l’opposizione ha avuto la possibilità  di governare non ha regolamentato il conflitto di interessi?

Risposta: non abbiamo mai governato. E’ solo una leggenda popolare.

3 quale è la visione della società italiana del futuro e per quale tipo di giustizia sociale vi schierate?

Risposta: ci battiamo perchè Prodi torni dalla Cina dove è costretto ai lavori forzati alla TV. L’Italia del futuro? ‘Sti cazzi: fino ad allora, ma sai quanti nomi e leader avremo cambiato?

4 qual è la vostra visione della globalizzazione e come vedete l’Italia in essa?

Risposta: l’Italia deve superare la Cina. Per quello, siamo per un ulteriore riduzione dei diritti dei lavoratori.

5 come pensate di aumentare le possibilità a disposizione dei giovani in una prospettiva meritocratica e qual è la vostra risposta alla lettera di Pier Lugi Celli che invitava il figlio al lasciare l’Italia?

Risposta: che il figlio di Celli si levi dai coglioni: un peso in meno sulla spesa pubblica. Per i giovani? Abbiamo assunto leader politici ultra 50enni. Non basta?

6 Sarete in grado di apportare serie riforme della classe politica in termini di: numero dei parlamentari; presenza di parlamentari con  problemi giudiziari; costi della politica

Risposta: certo, li aumenteremo tutti.

7 è possibile che l’inesistenza di un governo ombra o il fallimento nel tentativo di crearlo comunichi agli elettori l’assenza di un governo alternativo in attesa e quindi comunichi la non presenza di un’opposizione ufficiale in Italia?

Risposta: anche noi non siamo per la politiche del dire, ma dei fatti. Participio passato.

8 perché non c’è un reale interesse e capacità nell’usare i nuovi media?

Risposta: perchè D’Alema non vuole essere taggato su ogni foto di veliero in circolazione.

9 Se aveste un miliardo di euro di risorse extra come le utilizzereste? Ricerca universitari, Scuola, riduzione del debito pubblico, rafforzamento delle forze di polizia, stimolo alle  imprese, tutela del lavoro?

Risposta: La seconda che hai detto. Pagheremo l’educazione ai parlamentari che non l’hanno ricevuta da piccoli.

10 Avete un Obama capace di sfidare Berlusconi in carisma e popolarità ma al tempo stesso di creare una visione e  un sogno per gli elettori che vi dovrebbero votare?

Risposta: si, siamo in trattativa con l’agente di Morgan: lui è esperto di visioni.

SuperLatrine

“Dobbiamo preparargli una cosa megagalattica”. Cosi’ si esprimeva Anemone ad un suo collaboratore, per indicargli l’orgia che stavano preparando per Guido Bertolaso.

Questa espressione ci da il segno dei tempi: La politica ed il tessuto sociale ormai vivono di doping lessicale: se non usi i superlativi, non sei nessuno. Sono tutti pompati, parlano pompato, agiscono in pompa magna e a vogliono a tutti i costi una pompa.

Si proclamano “la societa’ del fare” (il complemento oggetto non e’ dato saperlo), opposta alla societa’ del pensare. Invece, io direi che siamo tutti quanti la societa’ dei fatti, participio passato e non sostantivo. Anche perche’ di sostanza (a parte quella stupefacente) ne e’ rimasta davvero poca.

Non a caso oggi c’è la neve a Roma. Tutti esultano: finalmente non c’è solo nel Parlamento e nell’aria, ma anche a terra!

Bertolavatar

Tale padre, tale figlio.
Bertolaso, vessillo del Governo “del fare” berlusconiano al quale e’ destinato anche un ministero, e’ indagato per corruzione dai pm di Firenze. Sarebbe implicato in uno scandalo di appalti pubblici gestiti dalla Protezione Civile e truccati a favore dell’imprenditore Anemone. Pare che questi procurasse ogni tipo di favore ai suoi referenti pubblici, anche di tipo sessuale: “Mandami Francesca, quella brava, che’ oggi ho pomeriggio libero” chiede Bertolaso all’imprenditore in un’intercettazione telefonica. Ma non era sempre occupato a salvare l’Italia?

Tale padre, tale figlio.
Dopo la notizia, Guido ha consegnato le dimissioni, ma Berlusconi le ha respinte e gli ha offerto di creargli l’immunita’ in quanto commissario all’immondizia a Napoli (con un emendamento ad hoc alla mille proroghe). Ovviamente, Guido ha accettato senza opporsi per il bene dell’Italia. Che forse e’ un’altra prostituta che frequenta.

Pare sempre più evidente la totale intercambiabilita’ tra i due: BERlusconi pensa, BERtolaso agisce. Sostanzialmente, Guido e’ l’Avatar che Berlusconi usa per andare tra le macerie, evitando così di struccarsi con le polveri dei cantieri. Appena i pm di Firenze glielo volevano levare, l’orrore si sarà letto nel suo volto di cerone. Vorremmo dirci sorpresi; ma ormai la rassegnazione ha preso il posto dell’indignazione e la nausea quello della vergogna.

Ci chiamano la Repubblica delle Banane, perche’ somigliamo ad un paese sudamericano; ma sarebbe più giusto farlo, perche’ ci governano a suon di banane su per il deretano. Vogliono levare gl’incentivi auto nonostante il calo di produzione industriale del 17%? Bene, almeno dessero delle family card per l’acquisto di vasellina: tanto vale essere attrezzati per il futuro, non credete?

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