Draquila – Dittatura in corso (la recensione)

Se già Videocracy mi aveva angosciato profondamente, questo documentario di Sabina Guzzanti mi ha fatto incazzare come non mai. Scoprire del regime dittatoriale militare instaurato a L’Aquila dal Governo Berlusconi attraverso il braccio armato della Protezione Civile di Guido Bertolaso mi provoca un attacco collerico non indifferente.

Nessun giornale ne ha mai parlato (triste che sia una comica a farne le veci).

Nei campi, non si può nè entrare nè uscire senza incappare in un posto di blocco che fa domande, non si possono indire assemblee spontanee non autorizzate, non si possono bere cocacola e caffè (“per non eccitare i terremotati”), non si possono affiggere cartelloni di protesta. Mentre chi ha avuto le case si deve impegnare a riconsegnare TUTTO ciò che gli è stato fornito se dovesse andar via (DOVE???).

Gli aquilani sono PRIGIONIERI dello Stato Italiano. La Protezione Civile è la forza Carceraria.

Ma intanto, quello che conta è costruire, costruire, costruire nuove case, new towns, new centri commerciali. E la città vecchia è lasciata al declino più totale. Chi se ne frega, ci penserà qualche Governo di sinistra a ricostruire per i prossimi 20 anni: intanto, io m’incasso i consensi ora – chi vivrà, vedrà.

Da domani sarà difficile negarlo: l’Aquila è il laboratorio del regime che sarà (o che già c’è).

Grazie Sabrina.

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