Siamo alle comiche finali se anche il Venerdì’ del Gruppo L’Espresso (lo stesso di Repubblica) pubblica sondaggi di questo tipo. E badate bene: parlare di sondaggio e’ un complimento oltremodo irreale, si tratta di Mein Kampf con punto interrogativo. Altrimenti, cosa pensare di una domanda capziosa e incomprensibile come “crede che la societa’ sia troppo permissiva verso i gay?”. C’e’ una sola parola: merda omofoba, ma soprattutto, madornale errore dal punto di vista statistico. Infatti:
1) Cosa significa “permissiva”? Chi concede il permesso a chi? Ma soprattutto, di fare cosa? La societa’ deve “permettere” ad un biondo nato biondo di essere biondo?
2) La domanda da per assodato che l’intervistato a) capisca cosa significa il punto 1 b) gia’ pensi che la societa’ sia permissiva verso gay. Gli si chiede solo se lo sia TROPPO. Due premesse del tutto non verificabili.
Se questa roba l’avesse pubblicata uno dei soliti giornaletti stile “meglio andare a gnocca che gay” berlusconiani, non gli avrei dedicato attenzione. Ma stiamo parlando di un giornale (e di un gruppo editoriale) che si fa vanto di essere progressista, moderno e contrapposto al mondo di cui sopra. E allora perche’ avete pubblicato un sondaggio del genere? Peraltro, apprendiamo dalla serie storica che lo si ripete da dieci anni. Possibile che una cagata statistica possa sopravvivere tanto senza che nessuno la fermi?
Miei cari giornalisti progressisti, prima di definirli tali, fatevi una sola domanda: se vostro figlio fosse gay, sareste cosi’ tranquilli come quando ne parlate con la erre moscia nei salotti buoni? Ne dubito, purtroppo. A questo punto, meglio leggere Il Giornale che voi. Se voglio un fascista, me lo scelgo originale.
da Il Venerdi’. 19 nov 2010
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