Buonismo e’ pupu’

“Ma come, proprio tu non dovresti discriminare nessuno”. La mia risposta: “Sono ebreo, gay e napoletano. Non vedevo l’ora di discriminare io una volta tanto!“.

E’ la dura verita’, aprite le orecchie gente: difficile affrancarsi dal cupio imitationis, soprattutto delle brutte abitudini. Chi soffre vuole far soffrire, si sente in credito con l’intera umanita’.

Gli amici cattolici mi diranno che bisogna spezzare la catena dell’odio. Prodighiamoci pure in mille piroette retoriche per convincerci dell’opportunita’ di amare gli altri come si ama se stessi. Ma cosa succede se ci si odia?

Gesu’ non contemplava individui con bassa autostima. E come poteva? Andavano in giro in mutande, ed erano magrissimi. Gerusalemme era una sorta di Santa Monica paleocristiana. E Gesu’ una Pamela Anderson con la barba.

Il fondamento dei tempi moderni e’ l’odio reciproco. Perche’ esistono le leggi? Perche’ non ci si fida gli uni degli altri! Perche’ esiste il matrimonio? Per farsi pagare gli alimenti se ti tradisce! Perche’ si fanno figli? Per incastrarlo a vita. Etc, etc, etc…

Senza disprezzo, la democrazia non sarebbe nata e prosperata. Possiamo trincerarci dietro l’idea del mutuo soccorso, della Grande Societa’ benevola, ma sono tutte storielle cattocomuniste.

Conclusione: criticare, giudicare, e parlare male. Sono diritti inalienabili dell’uomo, come respirare e farsi fare un pompino dalla cessa e porca della classe. Non fidatevi dei buoni: sono disumani.

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