L’ennesimo sabato di casting per il reality “SoS Marito”. L’ennesima catena umana di esaltati, depravati, umiliati, devastati e disoccupati. Roma non si smentisce mai: i rifiuti organici non li ricicla. E capitano tutti a me.
Primo casting. Lo vedo arrivare e mi sembrava un sogno. Moro, abbronzato, barba, occhi verdi, due spalle enormi, e un sorriso da paura. E’ fatta, ho trovato l’uomo della mia vita, mi son detto. Mai giudicare un libro dalla copertina. Soprattutto se il libro in questione e’ di cucina! Perche’ il bellimbusto mi ha tenuto una fottuta ora a parlare di pollo. Si, di pollo! Ora ammetto che io non sarei in grado di tante variazioni sul tema. Pero’ converrete con me sulla totale noia che mi ha pervaso dopo i primi cinque minuti. Ho provato a parlare di altro. Che ne so, cinema, politica. Ma come la mela cade dall’albero, esso (“lui” sarebbe una lusinga) tornava a parlare di pollo. Come dalla crisi della sinistra italiana sia arrivato al pollo mi risulta ancora un enigma. Alla fine dell’appuntamento, mi fa pure: “Ci rivediamo eh?”. Io ho pensato: ma che m’hai preso per un pollo?!
Veniamo al secondo casting. Lo vedo e volevo sprofondare nell’Ade. Un mix tra un cocker e un tronista mal partorito. Vestito da simpatica tovaglia da picnic. Dopo il primo quarto d’ora in cui ho cercato d’interessarmi alla sua vita (biografica, non anatomica!), ero gia’ steso. Tenevo alto l’umore immaginandomi in una piscina a Miami, con cubani muscolosi e slip bianchi. Mi riprende con questa frase: “Sai, io sono un imprenditore”. Ma non lavorava alle assicurazioni?! Si, ma sto mettendo su una ditta di export di tipici prodotti calabresi. Penso: oltre alla ndrangheta, producono altro? E cosi attacca la pippa della sanissima cucina calabrese, bla bla bla. Ma sticazzi no? Io vorrei sapere quale trauma infantile l’avra’ mai portato ad appassionarsi della Nduja. Dopo poco, devio verso la metro e mi dileguo. Mon dieux!
Terzo casting. Mai pervenuto. Gli ho telefonato prima di andare da lui. Non si era manco memorizzato il numero, e aveva pure la voce da donna. Chiuso il telefono, cancellato il numero, disinfettato l’orecchio che aveva ascoltato l’ignobile voce, e fatto quattro Ave Maria.
E ora sono qui a casa. A scrivervi dell’ennesima sciagura romana. Spero vi siate divertiti, io una cifra!
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purtroppo a Roma è la differenziata che non funziona come dovrebbe…non per niente ma almeno potrebbe essere utile a smistarli… sti fenomeni che ancora hanno il permesso di circolare in libertà!
Inizio col quotare: ‘Roma non si smentisce mai”. Ti dò ragione,tant’è che ha accolto te,che non sei disoccupato ma che di esaltato hai ben più di qualcosa,di depravato non so ma non mi stupirei,di devastato è probabile e quanto all’umiliazione – mi permetto io,qui,un pizzico di cinismo a te tanto caro – se esiste una legge del contrappasso vedrai che qualcuno che ti umilii come meriti presto o tardi lo troverai anche te.
Invece di sputare sentenze intrise di facile ironia – che ahimè non percepisco ma sarà un mio personale problema – e banale sarcasmo,dovresti cominciare a tirar fuori le palle e se proprio non riesci almeno a confrontarti con i malcapitati che hanno la sfortuna di entrare a far parte della tua insulsa vita,con un minimo di trasparenza e correttezza. Non perchè lo richieda un ipotetico rapporto di coppia,ma perchè lo richiede più in generale la moralità umana,perchè al mondo – fortunatamente – esiste qualche persona con un briciolo in più della tua sensibilità, (segue)
che non merita di restare appesa in una situazione per giunta creata in gran parte da te.
è dura per i codardi risolvere situazioni divenute – il perchè resta un mistero – improvvisamente scomode guardando il proprio interlocutore dritto nelle palle degli occhi. Mi sforzo di capirti – il coraggio è di pochi – ma non posso condividere. O perlomeno evita di atteggiarti a gran persona perchè qui di grande c’è ben poco.
Un’ultima opinione personale: mr pollo e mr nduja? due coraggiosi, per il solo fatto d’aver deciso di incontrarti.
Cristiana
Wow, ma sei iscritta al Partito dell’Amore cara Cristiana? Vedo che sprizzi energia positiva da tutti i pori. Non so chi tu sia, e sinceramente campo benissimo senza saperlo. Potevo decidere di non approvare questi simpatici commenti, ma ho deciso che era divertente vedere fino a che punto la nullafacenza umana arriva. Ultima nota: dal modo in cui scrivi è chiaro che sei grassa. Certe parole le usano solo chi ama abbuffarsi di notte, cercando di riempirsi lo stomaco perchè il vuoto lasciato da genitori assenti è difficile da colmare con il raziocinio. Per chi ne è totalmente privo, è un’impresa dura. ti auguro una buona vita (e soprattutto, una vita più sottile…). Saluti!
Ci hai messo un po’ per decidere di vedere fino a che punto la nullafacenza umana arriva! Comunque non vado in giro a commentare post su blog di sconosciuti, e parlo – cioè scrivo – con un minimo di cognizione di causa.
mai fatte abbuffate notturne, preferisco dormire e magari avessi avuto tu i miei genitori, che non devi neanche nominare.
quanto al “non so chi tu sia e sinceramente campo benissimo senza saperlo”…credo che tu abbia capito più che bene invece.
e sì, sono del partito dell’amore, ma io posso dirlo a testa alta, tu un po’ meno stando ai fatti. Diciamo che la coerenza forte non è il tuo forte.
Per tutto il resto, meglio una chiacchierata vis a vis. Mi piacerebbe.
Ti rimando indietro l’augurio della vita più sottile..la mia è splendida e non la cambierei con niente al mondo 😉
Baci e abbracci