Di Ventennio in Ventennio

Persino Anna Wintour, potentissima direttrice di Vogue America, ha un’opinione sul nostro premier. “Sono disgustata, dovete mandare via il Cavaliere”. E continua: “Da una parte il Made in Italy che vi fa onore in tutto il mondo, e dall’altra un politica cosi compromessa. Come fate a tollerarlo?”.

Come darle torto.
Ieri, durante la crisi mondiale, e mentre era riunito il G20 e all’ONU Abu Mazen pronunciava un storico discorso che portera’ alla creazione (inevitabile) di uno stato palestinese, il nostro premier si e’ intrattenuto 90 minuti con l’Ape Regina delle “cene eleganti”, Sabina Began. “Abbiamo discusso di temi spirituali”. Culi e tette entrano ufficialmente nella metafisica mondiale.

Quante volte abbiamo detto BASTA a questo governo? Quante volte dovremo farlo ancora perche’ avvenga? Le possibilita’ sono minime, molto più facile che Bonolis non sudi più nei suoi programmi. Viviamo il periodo peggiore della nostra storia. E la finanza non ce lo perdona. Il ventennio fascista si chiuse con la decapitazione di Mussolini a Piazzale Loreto. Questo ventennio berlusconiano si chiudera’ con la capitolazione dell’intero paese a Piazza Affari.

Servira’ almeno un altro ventennio per raccoglierne i cocci. Tristezza infinita.

M’informo ergo SUM!

Molti disfattisti mi chiedono: perche’ t’informi e ti appassioni tanto di politica senza farla davvero? A che serve criticare senza mettersi in gioco? Mi sembra una visione miope, e alquanto qualunquista.

1. Io non sono politico e non voglio esserlo. Sono un CITTADINO ed in quanto tale, posso e devo informarmi ed esprimere la mia opinione.
2. Se tutti lasciassero fare ai politici, nessuno li controllerebbe, e loro non si sentirebbero controllati. Figuriamoci quali altre porcate farebbero.
3. L’opinione pubblica non e’ fatta dalla massa di pecore disinformata, ma da individui consapevoli del loro ruolo nella societa’. Forse per questo, in Italia non ne esiste una vera e propria.
4. Al momento di votare, devo avere il più ampio raggio d’informazioni possibili per poter fare la scelta migliore sul candidato prescelto.
5. Non bisogna essere un calciatore professionista per capirci di calcio.

In conclusione, a chiunque vi accusi di lamentarvi solo e non portare nulla al Paese, rigirate la domanda. E tu che fai per il paese? Quando andrai a votare su quali basi prenderai la tua decisione? Manderai al Governo gente di cui non sai nulla? Non credi sia criminale e ti dovrebbero togliere il diritto di voto?

Ecco. Questo e’ quanto. E che cazzo, stiamo proprio alla frutta se ti criticano pure se fai il cittadino.

Palle orfanelle

“La manovra non è mai cambiata” affermava Tremonti ieri al meeting di Cernobbio. No, Giulio, era un casino all’inizio, e continua ad esserlo anche dopo la quarta versione in un mese e mezzo. Hai proprio ragione. Corsi e ricorsi storici. Quando l’ex ministro dell’economia Visco propose in manovra la lotta all’evasione fu lo stesso Tremonti a deriderlo perchè misura effimera e non quantificabile. Interviene Quagliariello: “è diversa la filosofia. La sinistra lottava per punire i ricchi, noi per salvaguardare i giusti”. Un pò come se io mi scopassi la moglie di Quagliariello e, a chi mi accusasse di essere un rovina famiglie, rispondessi: “lo lo faccio per farla rilassare, e star meglio col marito. Mica lo faccio per me!”.

Questo governo naviga in alto mare. Beati loro, perchè noi italiani navighiamo nella merda già da tempo. Non si vede la via d’uscita, le famiglie sono al collasso, i giovani non riescono a lavorare, i vecchi hanno pensioni ridicole, siamo l’unico paese in europa ad aver perso potere d’acquisto, il nostro debito cresce a dismisura…Vorremmo una svolta, anzi una sterzata, una cazzo di inversione a U. Ma per farlo, servono politici con le palle. Ma da noi esistono solo palle che girano. E che non trovano manco un politico a cui attaccarsi.

Tristezza.

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