Monti-amoci la testa…

Da Tremonti a Monti. Dai culi ai Curricula. Dalle passere a Passera. Dai bocconcini alla Bocconi. Mai cambio di governo fu più antropologicamente sconvolgente in Italia. Forse nel mondo.

Persone competenti. Un prefetto (donna) all’Interno. Un rettore all’istruzione. Un’economista (donna) al Welfare. Un avvocato (donna) alla Giustizia. Un manager allo Sviluppo Economico. Un ambasciatore agli Esteri. Un generale alla difesa…un presepio di realta’ che quasi commuove. Insomma, si e’ passati da un Presidente-barbie, capace di incarnare ogni ruolo (operaio, insegnante…), a dei professionisti che si fanno ministri.

Unica ombra: più che Governo del Presidente, un Governo dello spread. Le democrazie non le fanno i mercati, che sia chiaro a tutti. Si tornera’ a votare nel 2013: il popolo tornera’ ad esprimersi. Questo periodo puo’ essere utile per tutti. Quando si arriva ad un livello di scontro cosi elevato, meglio farsi da parte, respirare, e aspettare che le acque si calmino.

Rimane solo l’amarezza e la delusione per una politica incapace di darsi una regolata da sola. Ma non pensiamoci, e godiamoci questi giorni di gloria. Dopo tanto tempo nella vergogna, Monti-amoci pure la testa.

E ora ridi di sto governo, mr Sarkozy!

La nuova Liberazione

Calderoli, ex (!) ministro della Semplificazione, deve essere felice. Da TREmonti si e’ passato ad un solo Monti. Più semplice di cosi si muore. E la folla ieri sera assiepata davanti al Quirinale sembrava amare la semplicita’.

Una sola parola d’ordine, dimissioni, una sola passione, l’Italia, una sola speranza, la dignita’, un solo uomo, Mario Monti, Super Mario. Non sara’ facile, ma neanche impossibile passare dalle parole ai fatti.

Stamattina ho fatto incetta di giornali. C’era la fila davanti l’edicola, non l’avevo mai vista. “Non ho venduto neanche un copia di Libero o de Il Giornale”. Tutta carta straccia, da macero. Come tutti gli ultimi diciassette anni.

17 era solo l’eta’ di Ruby fino a poco tempo fa. Ora cambia la sua ragione sociale. E’ il numero della Liberazione: e’ il nuovo 25 aprile. E stando ai numeri, a poche ore dal fatidico 11-11-11 il cambiamento e’ davvero avvenuto. Solo pure caso?

Svegliarsi in un paese libero dal bunga bunga, dalle escort, dal cerone, dalle corna ai capi di stato, dai cortigiani, dai nani e dalle ballerine e’ stupendo, liberatorio.

Avevo dodici anni quando l’incubo berlusconiano inizio’. A quel giorno devo il mio ingresso in politica, il mio interesse divenne acuto, spropositato, inaspettato. Non lo dimentichero’ mai. Almeno di questo devo esser grato a Silvio Berlusconi.

Ora ho ventinove anni. Non saro’ un trentenne berlusconiano. E’ la gioia più grande che la vita mi potesse regalare. Inizio la seconda meta’ della mia vita: la maturita’ accompagnata da serieta’ e rigore.

Questo e’ quello che spero anche per l’Italia che verra’. Semplice, eppure rivoluzionario. Buongiorno Italia. Ora davvero sei desta (e non ci sono più scuse per non crescere).

E’ ora di cambiare.

Il Nano ha fatto un passo da Gigante. Finalmente ha girato i tacchetti rialzati per farsi da parte. Il mondo esulta, Wall Street chiude in positivo le contrattazioni, e chissà a quanto riaprirà oggi Piazza Affari e di quanto si ridurrà lo spread BTP-Bund. Alcuni dicono almeno di 100 punti, scendendo a quota 400 (mostruosamente enorme, in ogni caso).

E’ una giornata storica. Finisce un Ventennio berlusconiano. Finisce la Seconda Repubblica, s’inaugura la Terza. Le forze in Parlamento non sono cambiate, ci sono sempre gli stessi noiososissimi burocrati a sinistra (vedere Enrico Letta – il nuovo che avanza nel PD – ieri sera a Ballarò mi ha provocato attacchi di apoplessia), e ci sono i soliti azzeccagarbugli populisti a destra. Ma ora esiste qualcosa in più rispetto a vent’anni fa. L’opinione pubblica s’è desta, finalmente.

L’ha dimostrato con le amministrative di Maggio, ed il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento. L’hanno dimostrato le piazze delle Donne Se non Ora Quando, degli operai, degli studenti, degl’indignati (nonostante si sia tentato di offuscarli con i black bloc), degli omosessuali (ci siamo già dimenticati il milione di persone a Roma lo scorso Giugno?), e potrei continuare all’infinito.

Ora non è più tempo di lamentarci, non è più tempo di anti-berlusconismo. E’ tempo di cambiare il paese. Tutti assieme. Politici e cittadini. Perchè non si vedano MAI PIU’  francesi ed tedeschi – dei vichinghi ripuliti – ridere di noi. MAI PIU’.

Ora iniziano le danze, signori miei. E dobbiamo sbrigarci, altrimenti l’Europa ci fa una BCE di culo così.

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