Da Tremonti a Monti. Dai culi ai Curricula. Dalle passere a Passera. Dai bocconcini alla Bocconi. Mai cambio di governo fu più antropologicamente sconvolgente in Italia. Forse nel mondo.
Persone competenti. Un prefetto (donna) all’Interno. Un rettore all’istruzione. Un’economista (donna) al Welfare. Un avvocato (donna) alla Giustizia. Un manager allo Sviluppo Economico. Un ambasciatore agli Esteri. Un generale alla difesa…un presepio di realta’ che quasi commuove. Insomma, si e’ passati da un Presidente-barbie, capace di incarnare ogni ruolo (operaio, insegnante…), a dei professionisti che si fanno ministri.
Unica ombra: più che Governo del Presidente, un Governo dello spread. Le democrazie non le fanno i mercati, che sia chiaro a tutti. Si tornera’ a votare nel 2013: il popolo tornera’ ad esprimersi. Questo periodo puo’ essere utile per tutti. Quando si arriva ad un livello di scontro cosi elevato, meglio farsi da parte, respirare, e aspettare che le acque si calmino.
Rimane solo l’amarezza e la delusione per una politica incapace di darsi una regolata da sola. Ma non pensiamoci, e godiamoci questi giorni di gloria. Dopo tanto tempo nella vergogna, Monti-amoci pure la testa.
E ora ridi di sto governo, mr Sarkozy!
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