Love borg – vite da crociera

Vivere sette giorni in crociera é come assistere alla creazione del mondo. Appena t’imbarchi, arrivi in un brodo primordiale fatto di acqua e tenebra. Il primo giorno dalla tenebra distingui la luce del solarium. Nel secondo e terzo giorno, dalle acque si crea la terra ed il regno vegetale del buffet; il quarto, scopri che fuori la nave esistono anche il sole e la luna; il quinto ed il sesto, capisci che sei circondato da animali e gli unici uomini li hanno chiusi in stiva. Il settimo ti riposi nella spa, finalmente al riparo da ogni creatura.

Scherzi a parte, da questa singolare esperienza traggo un grande insegnamento. I film dei Vanzina non sono fiction, ma fedeli documentari sociologici. Quei personaggi cafoni, burini, maleducati esistono davvero e sono la maggioranza del nostro amato Bel paese. Ho visto gente buttarsi in piscina per farsi la doccia, ragazzi pestare vecchiette al buffet per l’ultimo pezzo di pizza, padri di famiglia ricaricare le bottigliette di acqua nel lavandino del cesso, obesi ingozzarsi fino a diventare magri per lo sforzo aerobico profuso nell’atto, ed infine bambine di 7 anni vestite da zoccole farsi foto vicino al capitano, che ammicca complice.

Dopo aver visto Pomeriggio Cinque, mai avrei pensato l’uomo potesse toccare punte cosi basse; ma ora, sono cosi nauseato che Barbara d’urso mi sembra un balsamo intellettuale al confronto. Ero partito con aspettative diverse. Pensavo di trovarmi tra dolci pensionati, ed invece sono capitato tra mille famiglie iperprolifiche (ma il tasso di natalitá non andava a picco?). Cesenatico on the boat. Orrore.

Ma veniamo alle cose positive, suvvia. Che, nonostante lo sproloquio precedente, sono nettamente superiori. In pochi giorni abbiamo visitato posti bellissimi (Turchia, Grecia, Croazia, Venezia, Bari), pranzato nell’ex residenza di un pashà, degustato il tè ayurvedico a decine di metri dal mare, visto il luogo dove si accese la prima fiamma olimpica, ammirato le chiappe perfette della statua di Hermes di Prassitele, assistito ad una sfilata di giacche di pelle in mezzo al nulla, osservato i mille colori del Gran Bazar di Instanbul, incrociato lo sguardo saggio di vecchiette pugliesi che facevano orecchiette per strada, ed infine, conosciuto nuovi amici croceristi per caso (nostri complici di sgomento sulla bestialità che ci circondava).

Una crociera non fa che replicare la vita di ogni giorno, comprimendola in un enorme frullatore galleggiante. Ci sono le classi sociali, gli svaghi, gli amori, i dissapori, i giochi, le amicizie, i colpi di scena. E proprio come la vita, va presa come un’avventura. Con la consapevolezza, che qualsiasi cosa accada, ti sarai arricchito.

Ps uno speciale ringraziamento al mio amore, che ha dovuto sopportare i miei attacchi isterici, come quando all’imbarco mi hanno sottratto indebitamente la valigia e volevo strappare i capelli all’addetta alla sicurezza della Costa. Ti amo.

Una Risposta

  1. Ci mancavi…..

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