Legge di bilancio anticipata

Siamo a fine novembre, ma sento l’esigenza di fare questo pallosissimo rito del bilancio annuale. Quest’anno, più di ogni altro, mi ha portato tanti shock in serie, peggio di un outfit di Anna dello Russo. Nell’ordine, ho perso entrambi i miei genitori, ho fatto un incidente in moto, ci siamo lasciati con il mio compagno, e per concludere, notizia di pochi giorni fa, devo cambiare casa, perchè la padrona rivuole l’appartamento per suo figlio. Insomma, se il messaggio che il mondo mi sta mandando è MUOVI IL CULO, BABY, non ho intenzione di attendere ulteriormente. Mondo, statte calmo per un pò però. Altrimenti collasso stile 10 shots di tequila, sale e limone.

Eppure, in tutte queste situazioni ci vedo il lato positivo.

Sembrerò matto, sarà un meccanismo di autodifesa, o semplicemente le mie sinapsi sono ormai bruciate, ma è come la vedo. Ormai non esistono notizie che possano davvero far traballare le mie fondamenta, o persone che possano fermirmi veramente. Sono uscito più forte di prima da questi mesi di passione. La sensazione più pervasiva è la serenità con cui sto affrontando tutto. Sono stanco, dormo poco, il mio incoscio reclama attenzioni che non gli concedo neanche sotto effetto di tavor, eppure sento di star bene, come mai nella mia vita. Dopo 30 anni passati da Futurista convinto, ho finalmente compreso che guardare ad un tempo che ancora non c’è non si chiama speranza, ma semplicemente perdita di tempo (presente).

Nei tarocchi, la carta della Morte è la migliore di tutte. Parla di cambiamento, rinascita, rinnovamento. Vorrà dire che sarà la carta a cui ispirarmi nei prossimi mesi. Tante altre sorprese mi attendono all’angolo. Brutte o buone, poco importa. Serviranno a migliorarmi sempre. Già lo so.

Siamo tutti pazze!

Amo offendere uomini eterosessuali con aggettivi femminili. Soprattutto ai semafori, mi fermo con la moto accanto ad un ignaro guidatore e gli urlo PAZZA. Il povero cristo si gira per capire con chi mai ce l’abbia, e rimane di stucco (o di altri materiali organici) nello scoprire che la pazza é proprio lui. Piccoli vezzi da urban homosexual, che ci vuoi fare.

Chi mi piacerebbe incontrare al semaforo? Tre pazze che piu pazze non si puó: Berlusconi, Marchionne e Grillo. Tre uomini che cambiano idea al ritmo delle loro secrezioni corporali. B un giorno é con Monti e il giorno dopo lo vuole far fuori, per poi tornare ad amarlo il giorno dopo ancora. Se quest’uomo non é una pazza, allora chi?

Sulla stessa linea di isteria si muove il supermanager Fiat, Marchionne. Un anno promette 20 miliardi di investimenti in Italia, poi minaccia di andarsene, poi dice che in Italia fará 17 nuovi modelli, per poi licenziare operai a Pomigliano perché non c’é domanda.

Ed infine, Beppina Grilla che, quando Di Pietro paventava l’alleanza tra M5S e Idv, lanciava strali sul web; ma che poi ci ha ripensato ieri, quando ha annunciato di volerlo come Presidente della Repubblica (tempismo perfetto dato lo scandalo venuto fuori con Report domenica passata).

Considerando che questi tre “uomini” sono nell’ordine il passato, il presente ed il futuro dell’Italia, sono indeciso se amazzarmi o ammazzare loro.

Vorrebbero “guidare” l’Italia. Contro un palo. Siamo tutti cosi pazze da rassegnarci a loro?

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