Siamo a fine novembre, ma sento l’esigenza di fare questo pallosissimo rito del bilancio annuale. Quest’anno, più di ogni altro, mi ha portato tanti shock in serie, peggio di un outfit di Anna dello Russo. Nell’ordine, ho perso entrambi i miei genitori, ho fatto un incidente in moto, ci siamo lasciati con il mio compagno, e per concludere, notizia di pochi giorni fa, devo cambiare casa, perchè la padrona rivuole l’appartamento per suo figlio. Insomma, se il messaggio che il mondo mi sta mandando è MUOVI IL CULO, BABY, non ho intenzione di attendere ulteriormente. Mondo, statte calmo per un pò però. Altrimenti collasso stile 10 shots di tequila, sale e limone.
Eppure, in tutte queste situazioni ci vedo il lato positivo.
Sembrerò matto, sarà un meccanismo di autodifesa, o semplicemente le mie sinapsi sono ormai bruciate, ma è come la vedo. Ormai non esistono notizie che possano davvero far traballare le mie fondamenta, o persone che possano fermirmi veramente. Sono uscito più forte di prima da questi mesi di passione. La sensazione più pervasiva è la serenità con cui sto affrontando tutto. Sono stanco, dormo poco, il mio incoscio reclama attenzioni che non gli concedo neanche sotto effetto di tavor, eppure sento di star bene, come mai nella mia vita. Dopo 30 anni passati da Futurista convinto, ho finalmente compreso che guardare ad un tempo che ancora non c’è non si chiama speranza, ma semplicemente perdita di tempo (presente).
Nei tarocchi, la carta della Morte è la migliore di tutte. Parla di cambiamento, rinascita, rinnovamento. Vorrà dire che sarà la carta a cui ispirarmi nei prossimi mesi. Tante altre sorprese mi attendono all’angolo. Brutte o buone, poco importa. Serviranno a migliorarmi sempre. Già lo so.
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