Non scrivo da tempo, la vita reale (traslochi, battesimi, matrimoni) ha preso il sopravvento sull’iper uranio politico in queste ultime settimane. Ma adesso torniamo a spalare un po di merda parlamentare, che mi mancava tanto.
Tanta carne al fuoco, ma cerco di riassumere in pochissime righe. Il Pdl, ormai ridotto a zoo tra pitonesse, falchi e colombe, si strazia per le sorti del leader Maximo a fronte della prossima sentenza della Cassazione. Il Pd si straccia le vesti per un Renzi che ormai incontra la Merkel tra una sagra del porcino e della salsiccia, e per un Letta fin troppo andreottizzato per “stato di necessitá”. M5S, non pervenuto, i suoi parlamentari sono affondati tra gli scontrini. Il Governo naviga in un mare di merda, perché ha svenduto al dittatore kazako – amico di Silvio – la famiglia del suo maggiore oppositore.
Diciamocelo: questa é la Saga del deja-vù, non uno scenario politico di un paese occidentale. Guai giudiziari di B, il Pd diviso, figure barbine a livello internazionale. Cambiano i protagonisti, ma non il copione. Tutto ció, oltre ad essere poco dignitoso, è davvero diventato noioso. In questo Paese non succede mai un cazzo. Pure Grillo che urla isterico si è impaludato in commissioni e rivoli parlamentari. Pare che in questo paese ci si finga tutti Masaniello, ma alla prima busta paga da parlamentare, scatta l’atavica molla del “chi m’o fa fà?”.
Eppure le chiavi della ribellione popolare ci sono tutte. Miseria, disoccupazione, diseguaglianze, ingiustizie ad ogni angolo. Siamo cosi catodicamente rincoglioniti da non volerci alzare dal divano per ribellarci a tutto questo? Non ci posso, né voglio credere. Penso sia più un senso di stanca saggezza. Le abbiamo viste tutte, sappiamo giá tutto, inutile sforzarsi per cambiare.
In altre parole, siamo morti. Stiamo solo aspettando il becchino giusto che finisca il lavoro.
Amen.
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