Costo della libertà

L’Europa è a rischio deflazione. Le cose costano di meno, perchè c’è meno domanda. Eppure esistono cose senza prezzo per cui vale la pena pagare il più alto prezzo; tra queste, la libertà. E dopo le stragi di Parigi, il rischio è che cali anche la sua domanda.

Dopo l’11 settembre, in America scelsero di spiare pure i tubi dei cessi. La loro libertà di azione è stata limitata dal Patriot Act. La patria della democrazia decise di mettersi a dieta di diritti. E tutti contenti così. Vi basta guardare American Sniper di Eastwood, per farvi un’idea della propaganda fascista che vige negli USA.

Succederà la stessa cosa in Europa?

Noi europei siamo diversi dagli americani. Ci siamo scandalizzati per il datagate della NSA. Siamo il continente con più diritti, più stato sociale, più libertà del pianeta. Vogliamo davvero rinunciarvi per evitare che ogni tanto qualche ostaggio muoia?

Non è una provocazione. E’ la mera e cruda verità dei numeri.

Perché mettere in ostaggio intere popolazioni per salvare la vita di una loro piccolissima percentuale? Che senso ha? Nessuno, a meno che non si aspettasse un attentato per avere una scusa per toglierci la libertà.

Mi dispiace per le vittime. Ma ogni guerra ha i suoi caduti. E quì la guerra non è contro i fondamentalisti, ma è contro noi stessi, contro i nostri impulsi medievali a chiuderci in feudi sicuri e liberticidi.

Riusciremo a resistere?

La marcia di ieri pare dire proprio di si. Speriamo si mantengano le promesse.

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