RINCOceronti del mondo, unitevi!

Il guaio della crisi non è la perdita del potere d’acquisto, bensì quella del potere dei neuroni. In giro si trovano solo RINCOceronti che vagano come anime dannate in cerca di una grazia dall’alto della neuro. Rinchiudiamoli.

La cosa peggiore è la loro contagiosità: l’Ebola è un’isola di villeggiatura a confronto. Ormai pervade tutti ed in qualsiasi angolo del globo. Il motivo è semplice: quelli rimasti sani, a furia di recuperare le menate che fanno i dementi, si fondono il cervello e diventano rincoceronti a loro volta. E così via, in una spirale infinita di delirium tremens e stato velino-vegetativo.

Badate bene: vivere così non è un inferno, è tutto il contrario. Non capisci un cazzo. Non rispondi di nessuna tua azione. Non ricordi una beata minchia. In sostanza, come se ti sparassi un bongo per 20 persone ogni mattina. Da solo e senza aprire la finestra. E senza manco fame chimica. Una bomba.

Penso di potermi dire sano ancora per poco. Non so quanto resisterò all’attacco pervicace di questa marea disumana dallo sguardo perso nel vuoto. Prima o poi, mi rincoglionirò anche io.

PAREN MILL’ANNI (come diceva la buon’anima di mia nonna).

 

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