La “lota” in napoletano è la sporcizia, la spazzatura, la lordura. Non ho altri modi per descrivere il pilota tedesco che, per porre fine alla sua insulsa esistenza, ha ucciso altri 149 passeggeri. Di questa vicenda, mi fanno incazzare così tanti aspetti che ho dovuto attendere diversi giorni prima di scriverne.
1. L’insensatezza del gesto. Se vuoi morire, perché coinvolgere altri?
2. L’assenza di sicurezza. Ma chi minchia ha scritto le procedure di sicurezza degli aeroplani?
3. La compagnia aerea. Che continua a cercare scuse, nonostante il kamikaze fosse malato.
4. La nazionalità dell’assassino. Perché non sono stupito che sia tedesco un genocida?
5. Quel coglione di Grillo che usa questo evento per fare propaganda.
6. I test psicologici delle compagnie aeree sono presi da Topolino?
7. Gli addestratori che lo hanno definito “esemplare” da quale pusher andavano?
Ma la cosa che più mi fa incazzare è che quest’episodio ci ha privato della sicurezza di prendere un aereo in pace. Fin quando si tratta di un terrorista, è orribile, ma c’è uno scopo, c’è una motivazione. Ma quando ti può ammazzare un demente solo perché si lascia con la ragazza, ti fa perdere ogni tipo di speranza, ogni tipo di appiglio logico.
E questo ci mancava proprio, vero?
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