Il sesso, secondo chi non lo fa

Il nuovo libro del Papa, Luce del mondo, e’ andato a ruba. Alcuni stralci sono trapelati nei giorni scorsi e sono davvero interessanti. Entrambi riguardano il magnifico mondo del sesso.

1) Il preservativo e’ giustificato in alcuni casi. Esempio: lo e’ se una prostituta lo usa con il cliente, perche’ indica una presa di coscienza di rischio per l’altro; 2) L’omosessualita’ e’ contro natura, anche se e’ una grande prova da affrontare.

Sul secondo punto non spendero’ più parole, ho gia’ sbugiardato ampiamente questa tautologia in precedenza (“se fosse contronatura, come mai i figli gay nascono da famiglie etero?”). Vorrei soffermarmi sul primo: inverecondo e inverificabile.

Inverecondo, perche’ ribalta i ruoli della questione, considerando la prostituta carnefice ed il cliente vittima; e perche’ da per assodato che tutte le prostitute siano malate. Illogico, perche’ se e’ vero che il preservativo protegge dalle presunte malattie delle prostitute, allora serve anche contro le malattie contratte da tutti gli altri. Perche’ escluderli dal ragionamento? Forse chi va a prostitute e’ più degno di protezione di chi non ci va?

La profonda miopia sociologica che emerge da queste affermazioni ha una sola spiegazione: incompetenza. Se il Papa&co non hanno mai fatto sesso, perche’ mai dovrebbero esserne esperti? Come si fa a pontificare su qualcosa di cui non si ha esperienza?

Carissimi, di una cosa bisogna dare atto al caro Joseph. Il titolo stavolta e’ davvero azzeccato: ora più che mai, ci ha illuminato sulla sua visione del mondo. E ci getta nel buio più medievale possibile.

LUTTO

Ieri ad Annozero si è consumato l’atto finale della nostra democrazia.

Hanno trasmesso un servizio sulla Lega che ha mostrato due realta’. La prima era quella di un comune del Nord dove si e’ votato a favore del divieto di culto della religione islamica in citta’; la seconda era una festa dei giovani padani dove tra gli altri ha parlato un ragazzo con una croce celtica al collo. Affermava fiero che dall’Italia dovevano andar via EBREI e AFRICANI. La reazione dei politici in studio? NULLA, hanno continuato il dibattito iniziato prima del reportage.

Siamo alla frutta della democrazia.

Se siamo riusciti a sdoganare il razzismo e l’antisemitismo a soli 50 anni dal dramma della guerra mondiale, vuol dire che non esiste speranza per questo paese. Ormai siamo ridotti a bestie incazzate, messi gli uni contro gli altri da politici straricchi che se ne fottono di noi poveracci che ci facciamo la guerra. “Se cambia clima, il mio dolore non sarà stato inutile” – dice il Premier, come se fosse Gesù, un martire della libertà. Quello che finge di non sapere è che ormai il clima è saturo di melma razzista e di odio da 15 anni (proprio ieri ha rimosso il prefetto di Venezia perchè si era rifiutato di sgomberare un campo rom): un odio che lui ed i suoi fottuti scagnozzi hanno generato, generano e continueranno a generare!

Quando la politica divide e non unisce, odia e non comprende, monologa e non dialoga si entra ufficialmente in dittatura. E purtroppo noi ci siamo dentro al 100%. Oggi un magnifico editoriale di Nadia Urbinati su La Repubblica ci spiega che “le parole della politica sono parole del discorso ragionato […]. Questa che i puristi chiamano “ipocrisia” è invece un’arte civilissima che ci costringe a cambiare il linguaggio in pubblico, che c’induce a pensare in forma del tutto non naturale ed istintiva”. Cara Nadia, non è il caso dei politici italiani, che agl’istinti di ogni genere tributano il loro programmi e vittorie politiche.

Dopo ieri sera, io sono ufficialmente in lutto. Ho perso una cara amica, che è la democrazia.

Cicchitto: Cecchino?

L’aggressione a Berlusconi e’ una manna dal cielo per la maggioranza. Due episodi lo dimostrano.

1)
Ieri scontro alla Camera, alla faccia dell’appello alla moderazione di Napolitano. Cicchitto (Pdl) ha tuonato con un nuovo editto bulgaro per interposta persona: “Esiste una campagna dell’odio alimentata da La Repubblica, quel terrorista mediatico di Travaglio, Santoro, Di Pietro e parte del Pd”. E Maroni ha annunciato un decreto legge che punta ad oscurare i siti web violenti (come si fara’ a definirli tali? Lo decidera’ lui che si puliva il culo con la bandiera italiana?) e a sanzionare con multe chi diffama su blog e social network.

Sta avvenendo cio’ che avevamo previsto su queste pagine subito dopo l’aggressione al Premier: il dissenso viene venduto come violenza, il disaccordo come arma terroristica, la liberta’ di espressione come un vezzo snob ed intellettuale. Non vedevano l’ora di poterlo fare! Cicchitto e’ divenuto il Cecchino della liberta’. Perche’ o si e’ liberali tout court o si e’ despoti. Non esistono gradi di liberta’: o c’e’ o non c’e’ – come l’orgasmo. Certo lo si puo’ fingere, ma il risultato e’ tremendamente squallido e mortificante.

2)
La maggioranza, approfittando del clima d’appoggio al premier, ha posto la fiducia sulla Finanziaria. Uno degli atti passati in sordina? 27% di tagli sul bilancio dei Beni Culturali, a fronte di un investimento sensibilmente incrementato in tutti i Paesi europei. L’Italia e’ al sesto posto per attrattivita’ turistica: subito dopo Usa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Francia. Paesi senza un briciolo di beni culturali superano il Paese che da solo ha la meta’ del patrimonio culturale mondiale. Questa sarebbe la risposta alla crisi? Tagliare i fondi alla prima risorsa del Paese? V’immagine Dubai che taglia i fondi al ministero del Petrolio?

Ironico: contestualmente si e’ aumentato il tetto di pubblicita’ nei programmi e fasce orari dedicati ai ragazzi: ora capiamo il Governo come investe sulle generazioni future. Massacrandole di spot, ma privandole di musei.

Conclusione: non abbiamo più un Consiglio dei Ministri, ma solo un Consiglio per gli Acquisti. Ed il paese vive in un 3×2 politico costante: prendi 3 calci in culo per ogni 2 diritti calpestati.

Speriamo di uscirne presto.
Buona visione.

Rassegna(ta) stampa – 29 nov 09

Tutti i cronisti sopresi per la prima vittoria italiana ai mondiali di Golf.

Da anni ci riempioni di palle: strano non l’avessimo già vinti da tempo.

Scoperti gli SMS della trans Brenda: aveva paura.

Ormai siamo il paese delle Trans e delle Escort. Quasi mi fanno tenerezza le Veline.

Berlusconi vorrebbe “strozzare” chi ha scritto La Piovra, lo sceneggiato TV sulla mafia.

Finalmente dichiara apertamente il suo modello di democrazia: la sua assenza.

Certezza della pena…di morte!

Non mi occupo mai di cronaca, se non di quella politica. Ma questo caso di cronaca nera, e’ anche una questione politica.

Stefano Cucchi è stato arrestato per detenzione di droga, e dopo 8 giorni è morto in ospedale per lesioni interne. I familiari hanno diffuso le foto dell’orrore in cui appare tumefatto ed accusano la polizia di averlo ucciso.

Che sia stata la polizia, o altri compagni di cella a me interessa un cazzo!

Un paese democratico non permette che NESSUNO venga ucciso in carcere; un paese democratico ha una polizia per la cui correttezza NESSUNO deve avere dubbi; un fottuttissimo paese democratico non puo’ permettersi di instillare nei cittadini il dubbio di vivere in un regime poliziesco!

Non voglio tirare in ballo il Governo, pero’ faccio una riflessione doverosa.

Da quando siamo al Berlusconi 3, viviamo in un clima di odio sempre crescente. Siamo sempre più tartassati da frasi di odio. Assistiamo ad una recrudescenza di atti violenti figli di intolleranza e ignoranza. Questo doveva essere il Governo che avrebbe assicurato la sicurezza, ma non ci avevano specificato che l’unica sicurezza sarebbe stata quella di vivere nel terrore.

Che si scopra la verita’ su Stefano, perche’ riguarda la credibilita’ delle istituzioni, gia’ pesantemente macchiate dai fatti di Marrazzo, ma anche reiteratamente offese senza fondamento dal Premier (“la corte costituzionale e’ comunista, Napolitano pure”).

Le istituzioni sono quanto di più vitale per le democrazia. Se si iniziano a minarle, siamo ormai al limite della dittatura sudamericana.

Mi Manda Don Silvio

Ieri in diretta a Ballaro’, Berlusconi e’ intervenuto sul caso Marrazzo, ed in particolare sul fatto che i suoi giornali entrarono in possesso del video con la trans prima della polizia. Berlusconi promise a Marrazzo di non pubblicare tale contenuto nei suoi giornali.

Marrazzo, intanto, si e’ dimesso – al contrario di Don Silvio, che comunque sembra apparire magicamente dietro ogni scandalo sessuale (suo, dell’ex direttore dell’Avvenire, ed ora di Marrazzo). E’ lui la vera Eminenza Condom della vita pubblica italiana. E come la Chiesa ha creato il suo potere attraverso il controllo degl’istinti sessuali, cosi’ lui riproduce il suo attraverso la loro magnificazione. In ogni frame televisivo, in ogni foglio di sua proprieta’, in ogni film prodotto da lui.

Con l’intervento dispotico di ieri sera, in cui ha minacciato Floris a più riprese, si e’ confermata la sua visione fallocratica e pidduista della cosa pubblica. Fallocratica, perche’ continuava ad essere visibilmente infastidito dagl’interventi della Bindi (grande!), e pidduista, perche’ tesa a proteggere chi faccia parte della Casta.

Marrazzo non solo doveva andar via, ma andava addirittura accusato, perche’ ha favorito un reato (qualcuno si ricorda che la prostituzione e’ illegale?). Inoltre, ha esposto il bene pubblico a ricatti – ed un uomo politico ricattabile NON puo’ badare alla cosa pubblica. E lo stesso vale per Mr B. Il primo ne ha tratto le giuste conclusioni, il secondo evita di parlarne e rispondere alle domande de La Repubblica.

La sinistra sara’ sporca quanto la destra, ma almeno si libera delle mele marcie. La destra le coltiva e se ne fa vanto. Ed intanto, l’Italia ha un gran mal di pancia di tutto. E non ci sara’ Imodium che regga quando iniziera’ a cagare tutti fuori dai coglioni.

Istinti…Primari

“Almeno Silvio va a donne; la sinistra va a trans, mica son normali quelli”.

Mi pare di sentirli nei bar, nei ristoranti: sono i benpensanti, che giustificano il puttaniere Silvio, ma non sono pronti a condonare Marrazzo per una scappatella con una trans. Ci mancava solo questa al PD – che “eppur si muove”: ieri 3 milioni di persone hanno votato alle primarie, eleggendo Bersani a nuovo segretario.

Andiamo in ordine.

1)  Caso Marrazzo: Surreale che il PDL chieda le dimissioni del governatore del Lazio, non avendo mai chiesto le dimissioni per il loro leader. Che differenza ci sarebbe tra l’andare a prostitute trans o donne? Sempre se ha pagato (nel qual caso, deve dimettersi perchè ha commesso un reato): questo non è ancora provato e fino a che non lo sarà, il governatore è libero di amare (e trombare!) chiunque gli pare. Gl’istinti sessuali sono diritti inderogabili dell’uomo, e le libertà non vanno mai messe in discussione. Neanche dei politici.

2)  Primarie: Il PD è un post-partito (post PC, post PDS, post Margherita), di fatto, anch’esso è un trans. E nonostante i dirigenti ce la mettono propria tutta per buttargli merda addosso, resiste, resiste e resiste. Le primarie di ieri ne sono una prova provata: a differenza degli elettori berlusconiani, gli elettori di sinistra ha l’istinto primario nel sangue. Ed anche questo nessuno potrà MAI metterlo in discussione. Mai.

Il succo del discorso:  gl’italiani sono decenni più avanti dei propri politici: siamo un popolo molto più aperto di quanto non ci vogliono far credere. E verrà il tempo in cui questo emergerà con una forza travolgente. Possono provarci, ma non fermeranno mai il futuro.

Che i politici si preparino. E ben vengano le trans se li aiutano a superare i momenti di stress.

Cloonalis, storia di una democrazia mancata

Viene da scrivere un enorme “sti ca**i” a tutti i giornali di gossip; e neanche noi del sarcotrafficante ce ne occuperemmo se non fosse una questione di principio. Stiamo parlando del caso dell’anno sulla coppia dell’anno attorno alla quale gira il rumor dell’anno: Clooney-Canalis, e’ solo una copertura per la di lui omosessualita’?

Della risposta me ne puo’ fregare di meno, anche perche’ credo che coprire la propria omosessualita’ con una velina sia come coprire un brufolo con un cerotto: dopo peggiora, ed esce pure il pus. Do per scontato che Clooney sia molto “più intelligente che bello”.

La questione e’ che si crei il caso Cloonalis, che esista questo caso. Perche’ alla base c’e’ un solo grande e strisciante messaggio di omofobia pruriginosa, la stessa dei preti cattolici e dei perbenisti retrogradi.

Questi sporchi froci esistono (sono pure belli!!!), ma voglio vederli capitolare, distruggersi, solo rigorosamente in tv: cosi non mi sporco le mani. E cosi non faccio neanche il minimo sforzo per pensare che forse mio figlio o il vicino di casa lo siano. Che rimangano pure nel loro recinto dorato, please.

Non solo: e’ un caso di maschilismo poco celato. Si fa passare per naturale che una donna eterosessuale accetti di buon grado l’umiliazione di stare con un uomo per convenienza. E’ una donna, ergo Velina, ergo interessata solo ad avere successo nello showbiz. La parabola della donna si ferma li’.

Ed infine, c’e’ anche tanta voglia di veder capitolare uno dei più grandi sex symbol dello star system. Questa invidia endemico-pervasiva che occlude i neuroni dell’opinione pubblica e’ onnipresente. E prima o poi, attacca tutti, Obama incluso.

Non ci facciamo una bella figura ad interessarci di questo caso.

L’Occidente che tanto ci tiene ad esportare la democrazia non ne ha mai importato i principi base: dal rispetto per il diverso alla presa di coscienza che ognuno ha il sacrosanto diritto di fare quello che cazzo gli pare nella propria vita.

Prima di esportarla, perche’ non l’apprendiamo anche noi questa benedetta democrazia?

Le Tre C

Ricordate le tre “I” del primo governo Berlusconi? Inglese, Internet e Imprese? A quanto pare, sono tutte andate a puttane, come il premier.

Inglese: con la nuova (ennesima) riforma Gelmini, tutti gl’indirizzi di scuola superiore avranno meno ore di lingua straniera e più di latino, filosofia e italiano.

Internet: ieri il Premier ha candidamente dichiarato di non saper usare Internet, perche’ tanto quando vuole sapere qualcosa, lo chiede a Letta.

Imprese: con il varo della Banca del Sud e dei Tremonti Bond, siamo tornati ai cloni delle politiche economiche dei governi della DC.

Tutto in questo governo e’ tremendamente stantio, vecchio, triste, decrepito, morto. Nello scorso post, parlavo della cronofobia dell’Esecutivo, ma avanzerei un’ipotesi ulteriore: siamo di fronte ad un caso patologico di gerontofilia acuta.

E mentre loro si masturbano sull’esequie dei passato, l’Italia sta cadendo a pezzi, 500mila posti di lavoro persi in tre mesi, l’odio verso le diversita’ e’ sempre più acuto (lunedì bocciata legge anti-omofobia, e ieri sera aggrediti una trans a Roma ed un prof gay a Napoli) ed il credito alle imprese e’ ai minimi storici.

Ieri hanno pubblicato uno studio inglese secondo cui i bambini a cui non si raccontano favole crescerebbero con seri handicap linguistici. Ebbene, per l’Italia accade il contrario: questi signorotti di favole ce ne raccontano da 15 anni, ma le facolta’ linguistiche le abbiamo perse ugualmente: restiamo tutti zitti ad ascoltare il Boss, a capo basso e schiena dritta.

Alle tre I di Silvio, oppongo la domanda dalle tre C:

Come Cazzo Cacciarli?

Cronofobia

Da ieri, l’Italia è entrata ufficialmente nel terzo mondo.

Chiamato a decidere se l’omofobia fosse un’aggravante giudiziaria (come l’odio razziale, religioso o di genere), il Parlamento ha votato NO. La maggioranza (ed anche l’UDC) ha votata compatta: una persona può uccidere o aggredire un omosessuale ed avere il minimo della pena. La ragione del voto? Come spiegava ieri a EXIT (La7) il senatore CASTELLI: “Per l’art.3 tutte le persone sono uguali, non possiamo chiudere in un recinto protetto solo i gay, altrimenti anche i biondi, i bassi. E poi, i gay sono nello spettacolo, se la passano bene, i problemi sono altri”. Almeno PD e IDV hanno votato contro (ormai non diamo nulla per scontato), eccezion fatta per la Binetti che probabilmente verrà espulsa dal partito.

Sono basito.

Sabato scorso, ero a Roma alla manifestazione UGUALI – contro l’omofobia. Mancava la società civile, mancavano i gay romani (c’erano molte delegazioni di Bologna, Udine…), mancavano le istituzioni. Tutto è passato nella totale indifferenza dei media. Quando la conduttrice ha iniziato a leggere una lettera della Carfagna, la piazza si è ribellata. Errando, dimostrandosi intollerante – ho pensato, perchè la Carfagna aveva promesso alla comunità GLBT una massiccia campagna media contro l’omofobia. Ebbene, ora mi pento per non aver urlato “POMPINARA” anche io in piazza. Ministro, prima annuncia una campagna contro l’omofobia e poi la legittima con un voto in Parlamento?

Questo governo ha tutte le fobie del mondo – sembra un malato d’ansia cronico. Ma in fondo, l’unica grande paura che hanno è la CRONOFOBIA – odiano il tempo che passa, la modernità che incalza e cercano di fermarla a tutti i costi. Lo si vede sui loro volti (dal botulino del Presidente, alle lampade perenni di molti parlamentari PDL), lo si vede dalle leggi che votano e per cui si battono.

Mi fate quasi tenerezza.

Un giorno, l’Italia ritornerà a pensare con la propria testa, ed accoglierà il futuro che ormai bussa sempre più forte alle porte. Potete legiferare quanto volete, abbattervi contro chi volete, ma quel tempo non è lontano. Ed allora, dovrete pregare che il Parlamento non voti contro un’aggravante per chi vorrà aggredervi ed eliminarvi fisicamente. In fondo, per l’art.3 siamo tutti uguali – giusto, senatore Castelli?

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