Il vecchio e la metro

Tanto perchè ad Hemingway non avevo mai rotto le palle, ho deciso di deturpare anche il titolo del suo famoso libro. Però ci stava tutto come titolo di questo post.

Oggi ero in metro – come mi capita spesso durante il week end – e il mio viaggio si è incrociato con l’uscita dai licei. Pletore di ormoni ricoperti di carne si sono riversati nei vagoni dove io stavo tranquillamente leggendo “Holidays on ice” di David Sedaris (seguirà recensione). Ero intenzionato ad ignorarli al 100%, ed infatti, faccio per indossare le cuffie del mio ipod quando scopro che sono fatalmente rotte. Caput, game over, distrutte. Controllo il display della metro: mancano ancora SEI FERMATE – sei interminabili fermate in cui mi sarei sorbito tutti quei discorsi alla Federico Moccia che detesto quanto un pugno nei coglioni.

Il fato ha voluto che accanto a me stesse seduta una ragazzina tutta intenta a sistemarsi i capelli. Lo faceva in una maniera così stizzosa che temevo seriamente sarebbe scesa calva dalla metro. Alla fermata successiva, entra un ragazzotto che le sorride, evidentemente un suo amico. Dopo aver parlato dello STRESS di aver ricominciato la scuola (e già mi giravano i coglioni: STRESS? STRESS?!?!?), ad un certo punto lei afferma solennemente: “Quando farò 24 anni, mi sentirò una vecchia” – e lui: “Io a 25”.

Nella mia testa ripeto con loro: “Eh si, a 25 anni uno è vecchio”. Poi torno alla realtà: “Cazzo, io ne ho 26!”. Volevo prendere quella ragazzina-non-ancora-calva e sbatterla contro i denti del ragazzotto, in modo da rendere lui sdentato e lei sfigurata; ma non l’ho fatto. Purtroppo, non era colpa di quei brufoli deambulanti se la pensavo esattamente come loro. E’ da quando sono piccolo che ho stabilito la soglia del quarto di secolo come il limite massimo di scadenza. Ed ora che l’ho appena superato, vorrei spostarlo al mezzo secolo. Vado avanti a passi del giubileo – di 25 in 25.

Ma poi ho pensato che erano sfortunati: per loro il sesso è ancora un’ossessione, i brufoli sono all’ordine del giorno, ogni giorno devono lottare con i compagni di classe, hanno dei professori rompicazzo e delle interrogazioni paurose, senza contare la costante sensazione di non sapere chi sei e cosa farai nella vita.

E poi mi venne in mente un pensiero che mi sollevò: minchia, ma anche io sono ancora ossessionato dal sesso, c’ho brufoli fino alla gola, devo discutere con i colleghi,  e fare delle riunioni di lavoro spaventose, senza contare la costante sensazione di non sapere chi sono o cosa farò nella vita.

Che culo: ho ancora 18 anni!

Salvaslip Beghelli

Quello che vedete è il contenitore di un noto salvaslip (o assorbente, non chiedetemi la differenza). Me l’ha lasciato il mio capo sulla scrivania stamane – forse alludendo al mio noto carattere uterino. Chi lo sa? 

Anyway, questo contenitore consiglia alle donne diversi “lo sapevi che”…lo sapevi che un piatto di riso aiutare a combattere la stanchezza tipica della sindrome premestruale? Lo sapevi che è buona abitudine intensificare le normali pratiche igieniche durante il periodo mestruale?

Si pongono serie domande all’orizzonte sull’universo femminile.

1) Perchè il riso dovrebbe far passare la stanchezza? Io quando lo mangio non vado in bagno per 10 giorni e inzio ad diventare una pattummiera di rifiuti solidi urbani deambulante;

2) Perchè bisogna ricordare alle donne di LAVARSI DI PIU’ durante il ciclo? Alcune non lo fanno? Dovrebbero istituire il reato di ipoigiene da mestruazione incipiente. Orrore.

3) Se le donne sono abituate a scartare messaggi degli assorbenti, forse non è il caso regalar loro baci perugina. Potrebbero entrare in sindrome premestruale per riflesso condizionato.

Non voglio leggere gli altri messaggini salvaslip, altrimenti inizio a sospettare che le donne siano degli alieni. O peggio: degli uomini travestiti da donne.

Vi dichiaro Maritozzo e Moglie

Quando stamane ho visto questa scena al bar, non mi sono trattenuto: DOVEVO FOTOGRAFARLA e DENUNCIARLA. Le due signorine in primo piano di spalle stanno assaporando le gioie del MARITOZZO ALLA PANNA. Appena le ho viste, non ho vomitato solo perchè mi sarei sporcato i sandali nike che indossavo. A parte l’evidente bisogno fallico surrogato (con tanto di PANNA!), non troveranno altro MARITO che il MARITOZZO nella vita. Rimarrano sole a vita, e ben gli sta. Ma dico io: comprati un vibratore a coniglio se proprio necessiti del fallo, ma per favore: evita di fare pubblica dimostrazione di ingrassamento precoce. Perchè il mondo deve assistere a questo spettacolo indegno?

Nondimeno, queste simpatiche signore adipose mi hanno posto di fronte ai limiti mattutini, ovvero quelle cose che non tollero appena svegliato, ma che passano totalmente inosservate durante il resto della giornata. Eccone un’elenco.

  1. Gente che mangia cibi grassi al bar;
  2. Gente che sorseggia rumorosamente il caffè;
  3. Gente che non si prepara i soldi prima di arrivare alla cassa;
  4. Gente con i capelli lunghi stile TOTTImaAncoraPiùCheap;
  5. Gente che urla;
  6. Gente che si bacia;
  7. Gente che parla di calcio;
  8. Gente che ride sguaiatamente;
  9. Baristi lenti a recepire l’ordinazione;
  10. Baristi che ti servono il caffè già zuccherato.

Tutti quegli ignobili gesti sono deleteri per la mia psiche post-notturna e sono in grado di rovinarmi l’intera giornata. Non solo: se vedessi morire le persone che perpetrano questi reati, non provrei alcuna compassione; anzi ne sarei felice.

Perchè la mattina bisogna essere invisibili, non palesare la propria presenza al prossimo, in sostanza, non rompere il cazzo a me.

S-concerto

Ieri sera tutti mi dicevano: “Ho visto Madonna“.

E Roma divenne Lourdes. Amen.

Assistenza Commerciale

Roma, pomeriggio, centro commerciale Euroma2.

Mentre sono alla ricerca dello stimolatore anale perfetto, m’imbatto in questa simpatica scenetta; alla merda la privacy, non ho potuto trattenermi dal fotografarla con il cellulare. Se non è chiara, ve la spiego: è una mamma che intrattiene la bimba con un lettore DVD portatile mentre lei è indaffarata a scegliere la crema idratante.

Ora, io non sono pedagogo, non sono una madre, e neanche una crema idratante, ma ho come l’impressione che ci sia qualcosa che non va in una madre che “seda” la propria figlia con le immagini persino al supermercato; a questo punto, nel biberon somministragli latte e valium ed è decisamente più glamour.

La bambina mi faceva una pena infinita e, mentre la osservavo, mi chiedevo quanti problemi avrà da grande per colpa di una mamma troppo indaffarata ad idratarsi. Per carità, l’idratazione è un diritto fondamentale dell’uomo (insieme alla libertà di espressione e di ruttare in pubblico), però un bambino non lo fare se poi lo tratti meno di un depilatore ascellare (peraltro, molto utile).

Immagino cosa possa succedere se qualche responsabile del punto vendita capisse la grande trovata e – insieme all’aggeggio per saltare le casse – offrisse a tutte le mamme il lettore DVD, Deve Veramente Dormire (quel piccolo bastardo di merda, sottointeso).

Viva la tecnologia.

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