Dov’è la Carfagna?

Non facciamo gli ipocriti: ogni giorno decine di donne vengono picchiate e seviziate senza il nostro minimo intersse. Ora ci scandalizziamo, solo perchè c’era una telecamera a riprendere la scena. E via con i dibattiti alla macchina del caffè,  con la stessa disinvoltura con cui discutiamo delle mutande dell’ultimo tronista di Uomini&Donne. Dopo poco, l’interesse cala e torniamo a infilare la testa nella sabbia della quotidianità.

Ma il ministro delle Inopportune Disparità dov’era mai finita ieri? A pilates o in una sessione intensa di nail art? Perchè nessuno ha riportato le sue dichiarazioni. Forse il fatto che la vittima fosse una cittadina romena, e che l’aggressore fosse un ventenne romano non piace all’apparato xenofobo-propagandistico del suo governo? Bossi, quando ha sentito la nazionalità della donna, ha rettificato il comunicato stampa. L’originario recitava: “Rumeni fuori dall’Italia”; il definitivo è stato: “Italiani dentro le Rumene!”. Con il beneplacido di quel latin lover di Silvio.

Prendi una donna, trattala male – cantava Ferrandini in Teorema. Ma ormai l’unica ad essere suonata è la donna. Suonata dalla società, dal mondo del lavoro, dalla doppia vita madre-lavoratrice, da mariti ingombranti, da figli esigenti. Solo un pazzo deciderebbe di nascere donna allo stato attuale delle cose. E mi sovviene una ragazza trans che mi disse tempo fa: “E tu credi davvero che se avessi potuto sceglierlo, avrei fatto questa vita di merda?”.

Purtroppo aveva ragione. Ogni giorno di più.

Nessuna censura

Tutti contro Di Pietro.

“Condanno il gesto, ma lui e’ il primo ad istigare” ha detto il leader dell’IDV. E come dargli torto? Mr B aveva appena finito l’ennesimo comizio manifesto contro il partito dei giudizi che lo vorrebbe far fuori; aveva tuonato “Vergognatevi” a delle persone che lo contestavano. Silvio non e’ esattamente un conciliatore e Di Pietro non ha fatto altro che registrare questo dato di fatto.

Mi sento disgustato dal gesto di questo schizoide.

Berlusconi e’ il nostro Presidente e nessuno lo deve toccare se non attraverso il dibattito politico. La vera aggressione non l’ha subita ne’ Berlusconi ne’ la maggioranza, ma tutti noi che li protestiamo e critichiamo ogni giorno. Non vorrei che tutto questo diventasse una scusa per censurarci, come ironicamente scrivevo domenica su questi schermi.

Che domenica non passi alla storia come il primo giorno della nuova dittatura.

Dietro il palco un cartello recitava: “Cerchiamo Italiani”. E domenica sera il Premier ne ha trovato uno bello incazzato. Gl’inglesi dicono: just be careful what you wish for, ‘cause you just might get it.  Mai sfidare la sorte, Silvio: non ci sono legittimi impedimenti che tengano.

Auguri di pronta guarigione.

Non vediamo l’ora di tornare a buttarti merda addosso in piena LIBERTA’.

Meno male che ci sono

Non mi fermeranno.

Nonostante l’attentato mortale perpetrato nei miei confronti, io sono ancora qui a parlare davanti a voi, il mio popolo. Vogliono farmi fuori con i processi, con i giochi di potere ed ora anche con la violenza, ma non ce la faranno mai.

Io sono l’eletto. Dal popolo.

La sinistra, la Corte costituzionale, i giudici e il Presidente della Repubblica non fanno altro che alimentare l’odio nei confronti del vostro amato capo di stato. E quest’odio si trasforma nella mente di alcuni pazzi in azioni come quella di oggi. Mi sono persino struccato per via del sangue.

Ma mi sono rialzato subito.

Mi avevano messo in auto per portarmi al pronto soccorso, ma sono uscito nuovamente per mostrare a tutti i giornalisti il mio viso insanguinato. Le mie foto devono essere su tutti i giornali perchè il mondo veda cosa significa parlare contro il Governo. Significa uccidere ME, uccidere gli italiani, uccidere VOI.

Le critiche al governo vanno messe a tacere.

Mi sto già confrontando con gli esperti per riformare l’articolo 21 della Costituzione. Non voglio abolire la libertà di stampa o di espressione. Voglio solo limitarla nei confronti del reggente di questo regno meraviglioso che è l’Italia.

Ora è tempo di agire: la libertà è in pericolo e dobbiamo difenderla. Anche a costo di abolirla totalmente.

Un abbraccio forte a tutti voi,

Silvio

Cronaca onanistica

Week end fiorito per il Cavaliere.

Prima lo “storico” accordo con Gheddafi (ovvero, noi gli diamo i miliardi e loro ci mandano più schiavi a meno costo), poi due sporchi comunisti aggrediti da militanti di destra ed infine, quell’omosessuale depravato (e pure immigrato di merda!) di Ozpetek non riceve una buona critica a Venezia.

Avvistato Silvio masturbarsi sulla foto dei volti deturpati dalla violenza maschia dei fascisti.

Almeno, non si masturba più su Ruini.

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