Disfatti!

Disfarsi significa sia sbarazzarsi ma anche scomporsi, perdere una propria parte. E’ l’Italia di oggi a disfarsi di se stessa, liberandosi delle categorie che non gli servono più.

Succede a Rosarno, dove gl’immigrati dapprima sfruttati sono stati espulsi; succede in Alitalia, che si e’ disfatta della “bad company” per tornare a far cassa; succede a Mediaset, dove vorrebbero licenziare truccatori e parrucchieri che hanno contribuito all’immagine delle sue star tv; succede nel PD, dove si vorrebbero liberare della leader radicale Bonino dopo averne sfruttato la reputazione. Si potrebbe continuare all’infinito.

Che sia lecito o meno, me ne importa poco. Mi preoccupa piuttosto la sua utilita’: negare il proprio passato, negarsi la possibilita’ di viverlo e’ un’amputazione morale di non poco conto. Perche’ a furia di levare, si rimane soli e aridi in un mare di conformismo nauseabondo. E questo fa comodo solo a chi comanda, che ci vuole soli, divisi, incazzati come bufali, gli uni contro gli altri.

Possiamo ancora scegliere di non disfarci del Buon Senso. Facciamolo, per cortesia.

Rassegna(ta) stampa – 9 gennaio 09

Caos Napoli, il sindaco Iervolino scrive una lettera aperta ai cittadini.

Speriamo che almeno il discorso l’abbia riciclato da qualcun altro.

DL anticrisi, il permesso di soggiorno si pagherà 50 euro.

Giusto, perchè non mi pagano pure l’abbonamento al solarium, che molti di loro manco ne hanno bisogno?!?!

DL anticrisi 2, il Vaticano propone pensione per le casalinghe.

Ma un bel pre-pensionamento per le cazzate di questi preti, no eh?

Ok da Berlusconi su Alitalia, un quarto della compagnia sarà francese – anche se pochi mesi fa voleva restasse italiana.

Giornalisti? Ehi? Toc toc! Ci siete?! O forse anche voi siete un quarto di Berlusconi?

Andreotti compie 90 anni: “Conosco segreti di stato che mi porterò nella tomba”.

Intende quella del suo cane, perchè lui è ancora troppo giovane per morire.

Rassegna(ta) stampa – 5 dic 08

La Gelmini ha aperto un suo canale su Youtube: “Non mi arrendo allo status quo”.

Applicata la porn tax per la visione dei suoi contenuti.

La Clinton si taglia lo stipendio per diventare segretario di stato

Da noi, Borghezio prende l’indennità per sparare cazzate in TV.

Alitalia, -33% passeggeri ad Ottobre.

CAI, CAI, CAI!

La rivista Playboy apre in Italia.

D’ora in poi, sapremo dove pescare rumene per fare le Veline.

Le “gemelline” dell’Isola dei Famosi in visita a Palazzo Grazioli.

Il Premier si fa in due per la crisi.

La sindrome di Windows

Lo scorso venerdì ero in aeroporto, tornando da Milano (tanto per cambiare). Ero seduto ad aspettare l’imbarco ed intanto mi portavo avanti con del lavoro al PC. Ad un certo punto, un signore accanto mi dice: “Certo che sei proprio una scheggia al computer” – ed io con il mio solito aplomb francese: “Si, fra un po’ mi manda anche a fare in culo, chiama i sindacati ed indice una protesta per rinnovo contrattuale”. Eravamo nel pieno degli scioperi Berlusconitalia e la battuta ci cadeva a fagiolo. Però il commento del signore mi ha fatto riflettere parecchio.

Io do per scontato che sia molto lento a fare qualsiasi cosa, ogni volta che raggiungo un record cerco di superarne un altro. Lo faccio da anni e questo mi ha portato ad una velocità decisamente superiore alla media. Non è solo quello. Parafrasando quel simpatico libro stile Via Col Vento che è la Bibbia, io sono fatto ad immagine e somiglianza di Windows, soprattutto per due punti: sono pieno di bugs (= paranoie che mi fanno andare in cortocircuito) e sono multi-tasking, ovvero, riesco a fare più cose contemporaneamente.

Quell’episodio è emblematico. Allo stesso tempo, stavo:

  1. Parlando al telefono con un amico americano;
  2. Lavorando ad una presentazione per un cliente;
  3. Scrivendo un report di un meeting appena avuto;
  4. Controllando le azioni on line;
  5. Scrivendo alcuni post per il blog;
  6. Sfanculando chi m’invita ai gruppi di salsa cubana su Facebook;
  7. Prenotando una sessione di shiatsu per venerdì prossimo

E non ero neanche al massimo della mio multiattivismo cronico: ero con la batteria del pc quasi scarica e non volevo sovraccaricarlo. Prima di accenderlo, mi sono detto: “Fai poche cose, così non si scarica subito”. Le mie “poche cose” sono ben SETTE attività contemporaneamente. Per la Kabbalah è il numero della perfezione, per un neurologo è il limite per la schizofrenia incipiente.

Hanno ragione entrambi: sto per raggiungere la schizofrenia perfetta.

Amen.

ps mentre scrivevo questo post, stavo controllando le email, le notizie su google news e decidendo che aereo prendere per il prossimo viaggio di lavoro.

Alitalia agli ultimi…sgoccioli

Giovedì scorso ho preso un aereo Alitalia – tratta Torino/Roma. Ho assistito a scene che neanche la Zambia Airlines mette in campo per i suoi passeggeri.

1) La tizia che mi ha fatto il check-in, mi ha fatto anche l’imbarco, e poi è diventata lei stessa l’hostess dell’aereo. Roba che neanche Barbie e Skipper nei periodi di massimo fulgore riuscivano a travestirsi tanto;

2) Ci servono da bere: acqua liscia o acqua naturale. Chiedo una Coca all’hostess con plurima personalità, che mi sorride rassegnata: “Ormai non la compriamo più”. Dalla pena volevo chiamare la Carrà per farle regalare una cassa di lattine di Cocacola in diretta TV ;

3) Per la disperazione, un passeggero chiede: “3/4 di acqua liscia e 1/4 di acqua gassata, grazie”. In altre parole, le ha chiesto un cocktail d’acqua; stavo per unirmi a lui: “scusi, della pipì corretta allo sputo..e abbondi con lo sputo, mi raccomando”.

4) Al ritiro bagagli, troviamo un pakistano con due cestoni pieni di valigie. Ho pensato subito: “Ma come cazzo fanno a vendere borse false pure in aeroporto?”. Ma mi sbagliavo: erano le NOSTRE valigie – per distribuirle, si partiva da quella più in alto, via via liberando quelle in basso.

L’aeroporto di Torino si chiama CASELLE – come quelle del pannello di gioco della Ruota della Fortuna. Speriamo che qualche vocale riescano almeno a comprarla – perchè ormai i passengeri sono senza parole.

Rocco Siffredi salverà Alitalia!

Trafficanti, il risultato del sondaggio “Chi investirà e salverà Alitalia?” è il seguente:

1. Rocco Siffredi (50%)

2. Lori del Santo (30%)

3. Zio Paperone (20%)

Nessun voto per Air France e Lufthansa.

Una rapida analisi del vostro voto.

Non vi fidate delle compagnie aeree straniere: viva l’italianità. Vince Rocco perchè, per una compagnia grande serve un pennello grande; una compagnia che però ha bisogno comunque di qualche del Santo in paradiso per sopravvivere e di manovalanza minorile a basso costo (i nipotini di Zio Paperone) per avere i bilanci in attivo.

Ottimo trafficanti, siete sempre stronzi come pochi. Mi piacete sempre di più.

………

Ma ora votate il nuovo sondaggio: “Se il Diavolo veste Prada, chi veste Ratzinger?”

DIO-r? Platinette? Moira Orfei? Paolo, la focosa trans brasileira? ZARA-thustra?

Decidetelo a questo link! Grazie a tutti per la partecipazione numerosa!

Alitanasia

Berlusconi vuole che Alitalia sopravviva a tutti i costi.
Al riguardo, La Chiesa esprime il suo deciso consenso: “Non staccate la spina!”

Si baciarono in pubblico, a processo due gay

Si baciarono in pubblico, a processo due gay.

Uno dei due, Walter, dice di non aver fatto nulla; l’altro, Silvio, parla di una congiura delle toghe rosse.

Velinairlines

Dopo annunci clamorosi sul miracolo berlusconiano di Alitalia, la cordata alla vaccinara si è ritirata. Alitalia è sul fallimento, la CAI (la nuova Alitalia) è morta prima di nascere. D’altronde, Nomen omen: una compagnia neonata NON PUO’ chiamarsi come il guaire di un cane azzoppato. “Colpa dei sindacati” – accusa Mr B; “Colpa di Berlusconi” – accusa la CGIL; “Colpa di mia nonna” – aggiungo io tanto per il gusto di sparare cazzate. E così, l’ombra del malefico investitore straniero ritorna come unica soluzione possibile. Ma per fortuna, l’italianità è ancora difesa con orgoglio da un altro baluardo della nostra società: LE VELINE. Ieri sono state elette le nuove, e sono ENTRAMBE ITALIANE – per una volta, non abbiamo rubato braccia al mercato delle badanti est-europee. E la cordata alla vaccinara ha già trasferito i fondi dall’Alitalia alle sedute di chirurgia estetica delle neo-Veline.

Vive l’Italie!

Partito Debicratico

Il governo ombra

Il governo ombra

Parisi: “Il governo ombra è un fallimento

Così, Passera ha già proposto un altro piano per salvare il paese.

Dividere il PD in due partiti separati: uno indebitato chiamato PDS – partito debiti di sinistra, ed uno in ottima salute – Margherita – da affidare ad una cordata di imprenditori italiani e ad un investitore straniero. A capeggiare la cordata nostrana ci sarà Flavia Vento, mentre il partner estero si vocifera sia un certo Joseph Ratzinger.

Berlusconi ha già avallato il progetto gridando al miracolo, mentre Veltroni sta decidendo se il suo nuovo libro si chiamerà “La Pecora: storia di un politico a 90°”.

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