Crisi Ergonomica

L'ergonomia perfetta

L'ergonomia perfetta

Traccia: cos’hanno in comune le seguenti notizie? 40enne porta il padre in tribunale per avere una paghetta di 57mila euro;  coppia gay di 30enni, non potendosi sposare, chiede asilo politico alla Spagna per discriminazione.

Svolgimento: ridurre i nostri problemi ai puri indicatori economici e’ estremamente riduttivo.

L’Italia soffre di una profonda crisi ERGONOMICA, più che economica.

Ergonomia e’ la scienza che si occupa dell’interazione tra gli elementi di un sistema e la funzione per cui vengono progettati allo scopo di migliorare la soddisfazione dell’utente”. Applicato al nostro caso: il sistema Italia non si adatta ai suoi utenti-cittadini – tanto che sono questi ultimi che ormai si adattano al primo. I casi di cui sopra non sono altro che estremizzazioni, peraltro grottesche e drammatiche, di questa semplice fotografia della realta’.

Ma non e’ finita qui’.

A peggiorare le cose c’e’ un ulteriore aspetto: l’attuale classe politica non ha una visione per il nostro Paese e si limita a riprodurre la pancia dei cittadini. I quali pero’, come abbiamo detto, pensano solo in termini di ripetizione del presente e di adattamento alle storture attuali. Non hanno la forza ne’ le competenze per pensare in qualcosa di diverso, nuovo, dinamico. E cosi’ la frittata e’ fatta. La politica, ridotta a semplice specchio popolar-legiferante, chiude il cerchio dell’autoreferenzialita’ distruttiva e passatista.

Sicuramente ne usciremo da questa fase.

Ma serve tempo e lungimiranza, palle e fegato di tutti noi. Un cuscino duro va preso a pugni per adattarlo alla forma della nostra testa. Altrimenti, si rischia di passar la vita a fare brutti sogni. Come il nostro presente.

Rotture

Tempi di grandi rotture.

Brad e Angelina si sono ufficialmente lasciati dopo 5 anni di convivenza felicemente paparazzata. Mai nessuna coppia e’ stata più al centro dell’attenzione globale: forse la prima vera coppia-marchio con filiali acquista-figli in mezzo mondo. Solo Madonna li rivaleggiava in materia: ora agira’ in regime monopolistico. Bimbi del terzo mondo attenzione: potreste trovarvi ad Hollywood improvvisamente, e adieu alle vostre amate palafitte. Io sono in lutto.

Altra rottura ufficiale: il PD con i suoi elettori. In Lazio scelgono la radicale Bonino e in Puglia stravince l’esterno Vendola (nonostante le bordate neo centriste del Lider Maximo). Bersani ha commentato: “serata amara”; ma forse ha dimenticato che le primarie servono ad eleggere il miglior candidato per vincere le elezioni e non quello che più usa il goniometro a 90 gradi con l’UDC.

Rottura, infine, tra le due prime nane del governo: Brunetta e Tremonti. Il primo annuncia un aiuto di 500euro ai bamboccioni per lasciare casa, Tremonti smentisce dopo poche ore: ” Basta alle invasioni di campo”. Chi vincera’ il derby? Ma soprattutto: sti gran ca**i, no?

Intanto, mentre scrivevo, si e’ prodotta un’altra rottura: dei miei testicoli dallo scroto. Ora camminano bellamente per Roma senza una meta certa – almeno loro non dovranno più preoccuparsi di queste faccende: beata gioventu’.

Quelli che parlano al bar sotto casa

Oggi sarò molto, ma molto qualunquista. Per cui, tanto vale levarselo subito il dente: C’ha proprio ragione Brunetta a prendersela con i fannulloni; anche perchè ero già TOTALMENTE d’accordo con Padoa Schioppa quando chiamò i giovani italiani dei BAMBOCCIONI. Ed ecco a produrmi nell’aneddotistica del caso.

Abito in una zona di Roma sovraffollata stile Bombay. Siamo uno addosso all’altro, il concetto di DOPPIA FILA è stato sorpassato da quello di DOPPIO STRATO: le auto si parcheggiano una sopra l’altra. E’ così incasinata che io sento precisamente TUTTO, ma PROPRIO TUTTO quello che si dicono in strada – perchè qualsiasi peto di zanzara fa eco tra le spesse mura dei palazzi.

Premesso ciò, capirete bene che la presenza sotto il mio balcone di un bar con tavolini fuori crea in me un disappunto via via crescente. All’inizio, apprezzai la cosa come “Che bello, un tipico quartiere romano, ancora resistito all’infighettizzazione dell’urbe”; ora sono “Perchè non passa una ruspa di buon senso griffato a spazzar via questi tamarri coatti?”.

Ad attirare la mia ira ci sono due ragioni precise:

1. La  combriccola del talk-show (attorno ai 10, sempre gli STESSI, a qualsiasi ORA);

2. Gli argomenti trattati (CALCIO, CALCIO e…CALCIO)

Vorrei soffermarmi sul primo punto: ma come cazzo fanno a stare TUTTO IL CAVOLO DI GIORNO a non fare una ceppa di niente? No, davvero, ma di cosa campano? Lo stato prevede una pensione speciale per i TUTTOLOGI CAZZARI? E se sì, PERCHE’ IO NON LA PERCEPISCO?

Ultimo punto: l’argomento calcistico. A me piace tantissimo il calcio, ne sono appassionato sin da piccolo, lo seguo come ogni squallido italiano medio. Detto ciò, fatti 100 i miei argomenti di conversazione, il calcio ne rappresenta 10. Perchè ho altri interessi, ma soprattutto perchè – passati i primi 10 minuti a parlare di un partita – inizia la chiacchiera complottistica e dietrologica che m’interessa meno di una mazza. Ma quelli che parlano al bar sotto casa, invece, non solo ci sguazzano nel maremagnum di quelle merdate, ma rendono ogni partita una soap-opera (con tanto di personaggi che resuscitano e Brooke che si scopa tutta la squadra di calcio).

E’ ovvio che di fronte a questi pseudo-umani un lavoratore onesto (leggi, cinese con fattezze italiane che lavora 15 ore al giorno) si sente rodere il culo come se avesse le mutande fatte di peperoncino calabrese.

Voglio una Brunetta-helpline, da chiamare per far sgomberare i luoghi pubblici da nullafacenti cronici e rumorosi! Chiedo tanto?

 

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