La Casta ci castra, ed incastra

L’unica manovra che questo Governo riesca a varare e’ la RETROMARCIA. Inseriscono la legge ad Fininvest, e la ritirano. Intervengono in Libia, ma vogliono ritirarsi. Fanno il nucleare, e poi ritrattano. Ci provano con la legge bavaglio, ma la stoppano.

Questa debolezza si rivela proprio mentre le agenzie di rating sono assetate di sangue, e non vedono l’ora di declassare il nostro debito pubblico a titolo spazzatura. Come se non ne avessimo gia’ abbastanza in giro (a Napoli si, ma parliamo del Parlamento?).

Il governo del fare ormai fa solo figure di M. Persino i governi Prodi sembrano decisionisti a confronto. Ma non facciamoci illusioni sull’opposizione. Il PD si e’ astenuto sulla proposta IDV per l’abolizione delle province. Che in fondo sono le loro aziende, non essendo in grado di fare null’altro che occupare poltrone.

La Casta ci castra, e c’incastra. Ci toglie l’aria, e pensa solo ed esclusivamente alla sua autoconservazione. Come qualsiasi altro batterio. Ricordiamolo alle prossime elezioni.

Il Grillo dal bollino facile

C’aveva provato già lo scorso settembre, cavalcando l’onda del successo del V-day; e ci riprova adesso, senza ritegno.

Di chi parlo? Del signor no per eccellenza (roba che i Verdi erano* l’Unione Cementizi Italiana): Beppe Grillo.

Di cosa parlo? Del presunto appoggio alle liste civiche a cui lui apporrebbe il bollino beppegrillo.it

Delle liste Ciquita, con il bollino blu. Non amo ripetermi, per cui vi rimando al post che scrissi allora.

Buona ri-lettura e buon appetito.

* non è magnifico parlare al passato di questo partito? Spero si possa fare lo stesso di Grillo a.s.a.p.

Le lista Ciquita

Ricapitoliamo.
1. La scorsa estate, Gian Antonio Stella pubblica un best-seller “La Casta”, dove mette alla berlina tutti i privilegi pecuniari dei politici italiani. 300.000 copie vendute in pochissimi mesi. I giornali iniziano a parlare di “nuova ondata antipolitica come nel ’92”.
2. Lo scorso 8 settembre, Grillo organizza il V-day supportato dalla rete di meet-ups creati grazie al suo blog. Un successo senza precedenti. La proposta di legge per “pulire il Parlamento” viene firmata da 300.000 persone in un solo giorno. Il comico dichiara: “Nessun partito politico, i partiti li voglio distruggere”.
3. Domenica 16 settembre. Grillo pubblica sul suo blog un pezzo dove propone ai meet-ups di farsi lista civica. Lui non parteciperà a tali liste, se non apponendo un bollino di certificazione “beppegrillo.it” a garantire il rispetto di alcune norme essenziali (nessuna affiliazione a partiti e membri totalmente incensurati).

Tentiamo un’analisi di questa situazione.

L’antipolitica è una caratteristica cronica dell’italiano medio – in classifica, si trova giusto dopo la dieta a zone e poco prima di “Uomini e Donne”. Ma a differenza di queste ultime, esiste dai tempi dell’instaurazione della Repubblica e rimane lì immobile, ultimo baluardo dell’uomo “che deve de puzzà”. Siamo un anti-popolo, nel senso che amiamo tutto ciò che sia anti-qualcosa, perchè adoriamo distruggere ciò che già c’è. O meglio, amiamo pensare che qualcuno lo faccia, ma nell’ora della verità, preferiamo le tette della Canalis in TV.

Siamo un anti-popolo, non perchè siamo disgustati dai privilegi dei politici, o perchè vogliamo rivoluzionare lo status quo. La vera motivazione è una ed una soltanto: INVIDIA, pura e cruda. Non vogliamo abbattere un bel niente. Godiamo nel vedere chi è più ricco, più bello cadere e morire sotto lo sferzante giudizio della massa popolare. Amiamo le gogne televisive, le lapidazioni virtuali e i bucatini all’amatriciana con lo stesso identico fervore. Forse i bucatini, con maggiore vigore.

L’antipolitica è in realtà una pro-invidia acuta. E la politica dell’indignazione che Mr Cricket sta portando avanti, con il suo fare giullaresco e un pò strafottente non è altro che un’ottima maschera con cui l’italiano potrà nascondersi alle prossime elezioni. Si vuole sostituire ai radicali, da sempre roccaforte del voto di protesta; e non a caso lo stesso Pannella si è sentito in obbligo di sfidare ad un “duello virtuale” proprio l’astro nascente del qualunquismo in salsa bit.

Mr Cricket ora si è inventato un fantastico bollino blu da appiccicare alle liste civiche – o meglio, liste Ciquita – per le prossime elezioni amministrative. Idea originale, senza dubbio. E d’altronde, sono anni che politologi di tutto il mondo apostrofano l’italia come la “Repubblica delle Banane“. Era ora che qualcuno agisse di conseguenza. Bravo signor Grillo.

Attendiamo che l’uomo del blog abbia detto sì.
E a quel punto, la macedonia sarà al completo e potremo finalmente considerarci alla frutta.

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