Noi italiani siamo come i chihuahua: piccoli e incazzosi.
Non contiamo un cazzo sullo scenario globale, siamo minuscoli, e ci permettiamo pure il lusso di dividerci tra fazioni e fazioncine. Lo si vede in questi giorni: mille candidati premier, mille movimenti, tutti a caccia una volta del voto moderato, l’altra di quello cattolico, l’altra ancora di quello radicale, etc, etc. Segno che davvero i politici ragionano per compartimenti stagni (il che spiega perchè il Paese è impaludato da 30 anni).
Guardiamo il discorso dei diritti civili, in particolare cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia e matrimoni/adozioni omosessuali. Mille paranoie e masturbazioni mentali sul perchè ed il per come, quando basterebbe – in maniera assolutamente laica – osservare quanto avviene negli altri paesi, copiare ed incollare. Perché estendere diritti alle minoranze fa bene a tutti? Semplice: più si include, più si é uniti, e più si è uniti e più si é forti.
L’Italia, proprio ora, di tutto ha bisogno fuorché di esser divisa. Rischiamo di finire al canile, dove davvero ci inculeranno i cani più grossi.
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