Poteri FOTTI

Siamo al paradosso. Coloro i quali hanno accompagnato il nostro Stato alla fogna (CEI, Cgil, comunisti, Confindustria, Corriere Della Sera) criticano CONTEMPORANEAMENTE l’unico politico che da sei mesi sta cercando di cambiarne la rotta, accusando LUI di massoneria. In soldoni, una puttana che accusa una suora di rubarle il lavoro.

Siamo finiti. La gente si è totalmente rincoglionita dietro al matrimonio di Clooney. Le giornaliste si sperticano di lodi post-femministe, perché sua moglie è una donna di successo e non una figura anodina e sorridente. Mi viene da sorridere e piangere assieme. Dobbiamo essere proprio un paese del Terzo Mondo per meravigliarci che una donna lavori.

Siamo nella merda. Se il sindaco della mia città, Napoli, dopo esser stato eletto grazie all’anti-berlusconismo, al giustizialismo, al manettismo facile, poi si ribella ad una sentenza che lo accusa di abuso di ufficio. Usando gli stessi identici argomenti di chi lui stesso osteggiava. Una storia che fa senso, più che averne uno.

Ed infine, siamo bolliti se la compagna di Berlusconi diventa il vessillo delle lotte per i diritti civili in Italia, tanto da ospitarla alla serata finale del più grande evento gay in Italia.

Paradossali, finiti, coprofagi, e bolliti. Ecco cosa sono gl’italiani. E questo solo in una settimana di notizie.

Buona vita.

“Nine” e “Tra le nuvole” – le recensioni

Ho amato “Chicago” di Robert Marshall, forse uno dei rari casi di musical cinematografici mutuati dal teatro in maniera decisamente appropriata. Questo mi ha spinto a vedere anche il suo “Nine“, ma sentivo puzza di bruciato, e cosi’ e’ stato. Puzza di plastica stantia e nauseabonda, per essere precisi.

Il problema sono i troppi passaggi: il film e’ la trasposizione cinematografica di un musical che a sua volta e’ la trasposizione teatrale di un film di Fellini,”8 e mezzo”, che a sua volta e’ un film che parla di un altro film. Insomma un giochetto di scatole cinesi, e ad ogni passaggio ci siamo persi un pezzo. Cosa ne e’ uscito fuori?

Prendete Fellini, passatelo nel gel per capelli di Grease, e nella frittura del McDonald’s ed avrete lo stesso risultato. Uniche chicche sono le esibizioni di Penelope Cruz e Fergie, che v’invito a vedere gratuitamente su Youtube. Insomma, una wikipedia grossolana e stereotipata dell’italianita’ e della dolce vita spiegate ad un americano obeso e sul punto di morte per eccesso di trigliceridi.

Altro film, altro disastro artististico americano: “Tra le nuvole“, di Reitman. Film osannato dalla critica, che evidentemente era in preda a crisi mistiche. Toc toc? Qualcuno si e’ accorto che e’ una malriuscita rivisitazione da depressione economica di Pretty Woman in salsa neofemminista?

La trama e’ scontata quanto una poltrona di Ikea: uomo d’affari indipendente, compiaciuto della sua vita professionale e deciso a non legarsi a nessuno, incontra donna che lo fa innamorare. Uniche variazioni sul tema: lei e’ una donna d’affari (ma che va a letto con Clooney perche’ guadagna più di lei – non e’ prostituzione questa?) ed il finale che non rivelo per non fare da spoiler.

Morale del film? Puoi anche perdere il posto di lavoro e vivere sotto i ponti, ma se hai una famiglia, devi ringraziare il cielo. Insomma, bella cazzata consolatoria da dire proprio nel periodo peggiore della storia economica moderna. Ma Reitman e’ mai stato col culo nella merda perche’ non puo’ pagare le bollette?

Ragazzi, noi italiani saremo grandi cazzari, ma a volte gli americani ci fanno una concorrenza spietata al cinema.

Cloonalis, storia di una democrazia mancata

Viene da scrivere un enorme “sti ca**i” a tutti i giornali di gossip; e neanche noi del sarcotrafficante ce ne occuperemmo se non fosse una questione di principio. Stiamo parlando del caso dell’anno sulla coppia dell’anno attorno alla quale gira il rumor dell’anno: Clooney-Canalis, e’ solo una copertura per la di lui omosessualita’?

Della risposta me ne puo’ fregare di meno, anche perche’ credo che coprire la propria omosessualita’ con una velina sia come coprire un brufolo con un cerotto: dopo peggiora, ed esce pure il pus. Do per scontato che Clooney sia molto “più intelligente che bello”.

La questione e’ che si crei il caso Cloonalis, che esista questo caso. Perche’ alla base c’e’ un solo grande e strisciante messaggio di omofobia pruriginosa, la stessa dei preti cattolici e dei perbenisti retrogradi.

Questi sporchi froci esistono (sono pure belli!!!), ma voglio vederli capitolare, distruggersi, solo rigorosamente in tv: cosi non mi sporco le mani. E cosi non faccio neanche il minimo sforzo per pensare che forse mio figlio o il vicino di casa lo siano. Che rimangano pure nel loro recinto dorato, please.

Non solo: e’ un caso di maschilismo poco celato. Si fa passare per naturale che una donna eterosessuale accetti di buon grado l’umiliazione di stare con un uomo per convenienza. E’ una donna, ergo Velina, ergo interessata solo ad avere successo nello showbiz. La parabola della donna si ferma li’.

Ed infine, c’e’ anche tanta voglia di veder capitolare uno dei più grandi sex symbol dello star system. Questa invidia endemico-pervasiva che occlude i neuroni dell’opinione pubblica e’ onnipresente. E prima o poi, attacca tutti, Obama incluso.

Non ci facciamo una bella figura ad interessarci di questo caso.

L’Occidente che tanto ci tiene ad esportare la democrazia non ne ha mai importato i principi base: dal rispetto per il diverso alla presa di coscienza che ognuno ha il sacrosanto diritto di fare quello che cazzo gli pare nella propria vita.

Prima di esportarla, perche’ non l’apprendiamo anche noi questa benedetta democrazia?

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