Sbavaglio

Oggi tra le lettere alla redazione della free press METRO sono incappato nella simpatica epistola di EP (Entita’ Pirla) che si esprimeva contro le unioni gay. Cosi’ anche io ho scritto un’altrettanto simpatica lettera al giornale, ve la riporto.

“Caro Metro, rispondo a EP, contro le unioni gay. Per punti.

1) “Cosa impedisce loro di andare a vivere insieme?”. Niente, ci mancherebbe altro; ma col matrimonio si da l’accesso a ben altri diritti;

2) “Perche’ riconoscerli per legge?”. Perche’ in una democrazia (sa che l’Italia lo e’ da 60 anni?) e’ cosi’ che si allargano i diritti.

3) “Gia’ esistono delle leggi per i cittadini”. Esistono anche quelle per la tosatura dei barboncini, ma le assicuro che non ne esistono per le unioni gay, altrimenti di che parliamo?

4) “Dobbiamo creare altre categorie protette?”. Le da tanto fastidio che si proteggano le minoranze e i più deboli? Le posso consigliare la Cina come luogo di residenza?

5) “Non sara’ per creare nuovi business?”. Verissimo: e’ la potente lobby gay dei wedding planner dietro questo complotto internazionale;

6) “La nostra societa’ sta degenerando sempre di più”. Sono d’accordo: lei ne e’ una prova evidente.

Spero pubblichiate questa lettera, perche’ e’ indecente che si debbano leggere queste lettere discriminatorie senza un GIUSTO contradditorio a latere. Nel nostro Paese, ci sono già i politici che seguono la pancia della gente, speravo che i giornali fossero alieni da certe spinte gastrointestinali“.

Vi tengo aggiornati sull’esito. Mentre in Argentina si approvano le nozze gay, da noi sembra ancora di vivere nelle Pampas dei diritti civili.

Zombie

Esistono aziende e aziende. Ci sono quelle in cui puoi esprimerti a pieno e quelle in cui puoi solo portare una maschera formale. Quelle che t’invitano a mantenere un low profile e chi ti incentiva a non frenarti mai (se non nel limite del civile, ovviamente). E poi ci sono aziende come Google: che vanno decisamente oltre.

L’azienda californiana da questo mese dara’ un aumento di stipendio ai dipendenti omosessuali con un compagno, per compensare gli sgravi fiscali percepiti dai dipendenti etero sposati. Proteste? No. Conviene a Google? Assolutamente si. La notizia ha fatto il giro del mondo ed ora scommettiamo che la blue chip attirera’ sempre più cervelli tra le sue schiere.

Esiste un assioma del pensiero liberale: “Nessun uomo sara’ libero, fintanto che ce ne sia uno solo ancora in catene”. E lo stesso principio si applica alle discriminazioni, di ogni tipo. Perche’ la lotta per l’uguaglianza riguarda tutti gli esseri umani in quanto tali, e non ogni singola minoranza che lotta per ottenerla. Ma sia chiaro a tutti: questa lotta non va combattuta solo una volta all’anno contro uno Stato lontano, ma ogni giorno e ogni ora della propria vita con tutti.

In queste settimane si sono tenuti vari Gay Pride in giro per il mondo (a Londra, quasi un milione di persone): non amo molto queste manifestazioni, o meglio, l’uso che se ne fa. Perche’ per molti servono come la messa solo a Natale: un modo come un altro per lavarsi la coscienza e dirsi di aver fatto il proprio dovere. Ma questa non e’ lotta per i propri diritti: e’ solo andare diritti verso l’oblio pubblico e l’ulteriore ghettizzazione.

MAI e poi MAI rinunciare a cio’ che si e’: altrimenti, sarai il primo omofobo, il primo razzista, il primo xenofobo. Mi si dira’: ma avro’ il diritto di non parlare dei fatti miei a chiunque? Decisamente si. Ma una cosa e’ andare in giro con l’etichetta GAY addosso, ed un altra e’ fingersi etero a lavoro o tra gli amici. In quel momento, sei tu l’autore delle decapitazioni degli omosessuali in Iran. Sei tu il padre che picchia il bambino perche’ e’ “frocio”. Sei tu il bullo che umilia quotidianamente un compagno di scuola perche’ diverso. E’ solo tua la colpa, e non dello Stato, della societa’, della religione.

E non parlo solo ai gay, chiaramente. Perche’ chiunque rinunci alla propria identita’ per pigrizia, convenienza o calcolo politico e’ gia’ morto, e non se n’e’ accorto.

Amen.

Si baciarono in pubblico, a processo due gay

Si baciarono in pubblico, a processo due gay.

Uno dei due, Walter, dice di non aver fatto nulla; l’altro, Silvio, parla di una congiura delle toghe rosse.

Raccolta differenziata

Il 4 ottobre a Napoli ci sarà la manifestazione anti-omofobia “NAPOLI AMA LE DIFFERENZE“.

Le ama così tanto che quel giorno ne inizierà anche la raccolta.

“Jamm Gigino, il trans lo metti nel bidone fucsia, il ricchione nel bidone rosa e la lesbica in quello blu!”

Vengo anch’io, no tu no!

Roma, ennessima aggressione contro una coppia omosessuale.

Alemanno condanna gli aggressori: “Potevano chiamare anche me, però!!”

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