Croci-FESSI

Ed oggi pure il crocifisso. Ieri le puttane di Silvio e le trans di Marrazzo e del Grande Fratello battuto da Pinocchio. I giornali vivono nelle fiabe e vogliono darcele a bere ogni giorno. Ormai non si limitano più a buttarci fumo negli occhi, ma cercano di farci fumare canne mediatiche per rincoglionirci.

Ci avete rotto le palle!

Ogni giorno si perdono posti di lavoro (siamo a 500mila solo in Italia), ogni giorno entrano in mobilita’ centinaia di migliaia di lavoratori, ogni fottuttissimo giorno dei poveri cristi si alzano con la spada di Damocle alla gola. Non e’ facile affrontare la vita con un mattone in testa. Flessibilita’? Modernita’? E i nostri politici che tanto si riempiono la bocca di questi concetti li applicano a loro stessi? Non vanno manco a lavoro: hanno chiuso la Camera per 7 giorni!

La sensazione e’ che tutti i nostri politici lo siano solo perche’ o quello o la morte. Berlusconi lo è diventato per evitare i processi, ma il resto della classe politica l’ha fatto solo per evitare la sicura disoccupazione! Che altro sanno fare oltre a lanciare comunicati stampa RIDICOLI e a non fare le leggi che servono al paese?

La triste verità è una soltanto: mentre loro parlano di crocifissi, noi siamo i veri crociFESSI che li restiamo pure ad ascoltare. Loro lanciano l’amo, e noi abbocchiamo come tanti pesciolini. L’invito di Brunetta lo ricordate? Ecco, ci andassero tutti loro a morire ammazzati!

CeSsura!

Rai, servizio pubblico

Rai, servizio pubblico

“Cosa c’entra un WC con il servizio pubblico?”.

Ieri sera se l’e’ chiesto il viceministro alle Comunicazioni Romani, alla visione della sitcom “Lost in WC” durante il programma della Dandini. Lo sketch di due minuti tratta di due apprendiste escort bloccate in un bagno di un palazzo signorile, stile Palazzo Grazioli. La destra insorge e vuole che siano fatti dei controlli.

Interessante il gioco di parole involontario di Romani. Perche’ la RAI e’ ormai diventato un servizio pubblico, nel senso di una toilette. Ed e’ pubblico, perche’ e’ semplice spettatore passivo di quanto impone il Governo. Non era mai capitato che il ministro delle attivita’ produttive indicesse una riunione con il cda Rai per investigare sulla presunta faziosita’ dei suoi programmi, ne’ tantomeno che a UnoMattina i presentatori telefonassero al premier per augurargli buon compleanno, terminando con “Questa e’ casa sua”.

Ormai siamo alla frutta, marcia: quella che nella prima Repubblica era lottizzazione, nella seconda e’ divenuta prostituzione. Tout court. Ed in fin dei conti, le due presentitute (presentatori-prostitute) di UnoMattina hanno pienamente ragione: la Rai e’ ormai l’estensione catodica della casa del Premier. Non dovrebbe sorprendere nessuno se del suo bagno se ne faccia una fiction.

Andate a cagare tutti. Nel senso di buona visione a tutti.

30 ragazze per me

Oggi compio 27 anni. Oggi ho fatto il mio primo finanziamento per i mobili della mia prima casa da solo (da nove anni condivido casa con altre persone). Sono emozionato, impaurito, stanco, felice e orgoglioso di me: ho sudato e faticato per quello che ho.

Poi stamane apro i giornali e leggo delle 30 ragazze in 18 feste del nostro Premier: i mortali fanno il puttan-tour in auto, lui a Palazzo Grazioli. Più che un tour, una maratona. Io vado da Ikea e faccio un finanziamento per 1000 euro, ma lui con quei soldi ci paga solo una tetta di una sua ospite.

Ma io sono solo un impiegato (e devo pure ringraziare!), e lui e’ il Presidente. Le troie sono uno dei tanti benefit del ruolo, tra cui ci sono anche il liberticidio, le dichiarazioni deliranti, il rutto libero e la grattata di palle in pubblico.

Mi chiedo come sia possibile che un uomo tanto fortunato sia votato dall’italiano medio, invidioso per eccellenza. E mi rispondo con due altri privilegi del nostro Premier: un opposizione cosi’ antipatica che sembra lo faccia apposta per fare il suo gioco e un apparato mediatico al suo comando. E si ritorna al punto di partenza: sia nell’uno che nell’altro caso, sempre di sue puttane si tratta.

18 feste, dite? Io ne aggiungerei un’altra: quella che sta facendo lui al nostro Paese.

E a questa partecipano sessanta milioni di troie. Nessuno escluso.

Incontri del terzo Papa ed altre amenità ferragostane

Berlusconi: “Non ho chiesto alcun incontro con il Papa”.

Il Papa è risentito: è la prima donna a cui non l’ha chiesto.

Berlusconi #2: “Piano sicurezza per sconfiggere le forze del male”.

Ma chi gli scrive i discorsi? Tolkien?

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