Può essere che fra 3 mesi io sia contrario a questo governo. Può essere. Ma non posso esserlo a priori, come tutti i disfattisti e sfascisti italiani. Fortunatamente, come me la pensano il 57% degl’italiani*, ed è un risultato di non poco conto considerando le tensioni politiche che ne hanno caratterizzato l’avvio. C’è chi oggi polemizza su La Repubblica che “il vero padrone è il Cavaliere“, considerando la polemica sull’abolizione sull’IMU come un indizio di quello che verrà in futuro.
Ma lasciatemi dire una po’ di cose ai miei amici di sinistra.
1) Non si tratta di un Berlusconi che – giustamente – fa pressioni per la sua parte politica, ma di un Partito Democratico che in questo momento non ha una controparte al Cavaliere. Non spostiamo le colpe verso il nemico politico, perché tutti hanno le proprie responsabilità questa volta.
2) Non vale neanche la teoria dietrologista che Berlusconi sia in rialzo nei sondaggi proprio grazie a questo accordo, perché torniamo al punto precedente: perché in questo momento un elettore dovrebbe votare il PD? Facciamo i seri, per favore.
3) Il rischio di esser confuso con il PDL è un’altra baggianata che circola nei corridoi. Letta ha ragione: solo chi non è sicuro della propria identità ha paura a mescolarsi. Quando ad un eterosessuale chiedi se avrebbe mai un rapporto omosessuale, la categoria si divide in due segmenti di mercato: a. “Non esiste proprio, mi fa schifo”; b. “Tutto può succedere nella vita”. Il segmento A è una cripto-checca repressa, mentre il segmento B è un eterosessuale convinto. Cerchiamo di appartenere alla categoria B noi del PD.
Premesso questo, è una situazione difficilissima. In questi giorni ho visto diversi talk show: non ce n’è stato uno senza il solito teatrino-scontro tra PD e PDL. I due partiti sono diversissimi, e per vent’anni si sono definiti per negazione all’altro. Però diamo un’apertura di credito a questo Governo. Nessuno ci obbliga a farlo, abbiamo solo da guadagnarci (tanto ormai abbiamo perso tutto).
Noi di sinistra non macchiamoci dell’ennesima colpa: restare immobili in questi mesi. E’ evidente che finché il PD non ricomponga le sue fila, dandosi un leader forte abbastanza da tenerlo unito, sarà colpevole di un governo sbilanciato.
Diamoci da fare. E basta con gli psicodrammi e le lagne (lasciamole ai grilini, please).
*fonte: Ipsos, Sondaggio per Ballarò – 30 aprile 2013 – Domanda: lei ha fiducia nel nuovo Governo Letta? http://www.sondaggipoliticoelettorali.it
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