Listone o suppostone

Monti spinge per una lista unica. Tanto che spinge che sicuro ci uscirà lo stronzo. Non vorrei essere pessimista, ma lo danno già al 20. Si sa che la media nazionale del centro era di 14 cm, quindi siamo ben oltre le più rosee aspettative di virilità politica. Siamo tutti molto contenti che ci sia un contendente al centrodestra, altrimenti ci beccavamo lo Psiconano again, e Dio solo sa quali altre conigliette avrebbe cacciato dal cilindro.

Certo che i compari del Prof sono alquanto sgangherati. Casini, Olivero, Montezemolo e Fini: uno a capo dei centristi che non sfondano, uno a capo degli scout, gli altri due a capo di un cazzo. Qui, quo, qua versione parrocchia di Sezze. Sarebbe questo lo squadrone della morte montiano? La gioiosa macchina da merda. Eh si, a giudicare dall’agenda Monti sarà proprio la suddetta materia organica alla base del loro programma di Governo.

In questa situazione, il PD regge saldo al suo bel 30%, però Bersani è sparito dalla circolazione mediatica, e Berlusconi dilaga in TV come un’epidemia di scorbuto su un vascello pirata. Mancano poche settimane al voto (nota mentale: il 24 febbraio non organizzare orge e vai a votare), e tutto è ancora possibile; ma l’esito appare quantomeno scontato, come ho già scritto in un precedente post.

Vi lascio un post-it: Silvio va da Santoro su La7. Due pronostici: 1) Dura 10 minuti e poi se ne va tipo frocia isterica; 2) Riesce comunque a dire che la Bindi è un puttanone. Scommettiamo?

La noia

Mediaset é interessata ad acquistare La7. Si alza un polverone di polemiche. L’antitrust deve intervenire. Mentana si vuole dimettere. Gesù Cristo ha risposto con un laconico no comment. Nessuno si è preso la briga di intervistare l’artimetica.

Basta fare i conti della serva per comprendere che si tratta dell’ennesima boutade berlusconiana. Mediaset è in crisi da mesi. Il titolo crolla, e la raccolta pubblicitaria è ai minimi. Negli utili, Sky l’ha superata da molto tempo. La7 è in passivo dalla nascita (motivo per cui telecom vuole sbarazzarsene).

Sembra la barzelletta dello zoppo che vuole aiutare il cieco a camminare. Con tutto il rispetto per i portatori di handicap, questa storia é totalmente non plausibile.

Allora perchè creare turbolenza nel mercato? Sondare nelle intenzioni di Berlusconi è chiedere troppo ad una persona lineare come me. Posso solo avanzare delle ipotesi, anzi solo una: è annoiato. Tra un viaggio in Kenya e una crocierina di pensionati della politica e dell’industria, Silvio sentiva la necessitá di provare nuovamente il brivido di essere al centro della scena.

Povera stella, bisogna capirlo. Passare dalle cene eleganti con bunga bunga alle serate del circolo con il bingo bingo non deve essere facile neanche per lui. E cosi, una sera la folgorazione: compro la7!

Pensare che quest’uomo fino a pochi mesi fa ci governava fa venire i brividi. Ma cascare ancora nei suoi tranelli da astinenza da xanax fa venire il latte alle ginocchia.

Cronofobia

Da ieri, l’Italia è entrata ufficialmente nel terzo mondo.

Chiamato a decidere se l’omofobia fosse un’aggravante giudiziaria (come l’odio razziale, religioso o di genere), il Parlamento ha votato NO. La maggioranza (ed anche l’UDC) ha votata compatta: una persona può uccidere o aggredire un omosessuale ed avere il minimo della pena. La ragione del voto? Come spiegava ieri a EXIT (La7) il senatore CASTELLI: “Per l’art.3 tutte le persone sono uguali, non possiamo chiudere in un recinto protetto solo i gay, altrimenti anche i biondi, i bassi. E poi, i gay sono nello spettacolo, se la passano bene, i problemi sono altri”. Almeno PD e IDV hanno votato contro (ormai non diamo nulla per scontato), eccezion fatta per la Binetti che probabilmente verrà espulsa dal partito.

Sono basito.

Sabato scorso, ero a Roma alla manifestazione UGUALI – contro l’omofobia. Mancava la società civile, mancavano i gay romani (c’erano molte delegazioni di Bologna, Udine…), mancavano le istituzioni. Tutto è passato nella totale indifferenza dei media. Quando la conduttrice ha iniziato a leggere una lettera della Carfagna, la piazza si è ribellata. Errando, dimostrandosi intollerante – ho pensato, perchè la Carfagna aveva promesso alla comunità GLBT una massiccia campagna media contro l’omofobia. Ebbene, ora mi pento per non aver urlato “POMPINARA” anche io in piazza. Ministro, prima annuncia una campagna contro l’omofobia e poi la legittima con un voto in Parlamento?

Questo governo ha tutte le fobie del mondo – sembra un malato d’ansia cronico. Ma in fondo, l’unica grande paura che hanno è la CRONOFOBIA – odiano il tempo che passa, la modernità che incalza e cercano di fermarla a tutti i costi. Lo si vede sui loro volti (dal botulino del Presidente, alle lampade perenni di molti parlamentari PDL), lo si vede dalle leggi che votano e per cui si battono.

Mi fate quasi tenerezza.

Un giorno, l’Italia ritornerà a pensare con la propria testa, ed accoglierà il futuro che ormai bussa sempre più forte alle porte. Potete legiferare quanto volete, abbattervi contro chi volete, ma quel tempo non è lontano. Ed allora, dovrete pregare che il Parlamento non voti contro un’aggravante per chi vorrà aggredervi ed eliminarvi fisicamente. In fondo, per l’art.3 siamo tutti uguali – giusto, senatore Castelli?

Piroso contro tutti

Antonello Piroso

Antonello Piroso

Antonello Piroso, direttore del tg La 7, affonda stoccate a tutti i big dei talk show politici italiani. In ordine:

  1. Vespa: “Il suo programma lo dovrebbero chiamare Bocca a Bocca, perchè a volte sembra aver bisogno di una respriazione per andare avanti. E’ troppo vecchio”
  2. Mentana: “Le sue battute fanno ridere solo lui. Non è obbligatorio farne”
  3. Floris: “E’ bravo, ma il programma è un pò classico”

Già mi piaceva, ma ora scala rapidamente la classifica degli uomini cazzuti, piazzandosi a parimerito tra Lucia Annunziata e Rocco Siffredi.

——— aggiornamento delle 16.30

Rimangio tutto. Piroso si è scusato con Vespa. Ora si posiziona al fondo della classifica delle puttanelle del potere, tra Fabrizio del Noce e Aida Yespica.

Otto von Gruber

Lilli Gruber

Lilli Gruber

Affidata la conduzione di “Otto e mezzo” a Lilli Gruber

Date le labbra della nuova conduttrice, gli autori hanno già cambiato il nome del talk show in “Canotto e mezzo”.

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