Wilma, prendimi la clava!

Voi donne, esserini inutili e incapaci di intendere e di volere, vi abbiamo concesso il diritto di voto, di istruirvi, persino di fare il nostro stesso lavoro e che fate per ringraziarci? Ci superate anche nelle prove di forza fisica? Eh no, questo è troppo.

Questa cinese, questa sporca nuotatrice gialla che addirittura supera il record mondiale dei maschi sicuramente si é dopata. Non é possibile che una femmina sia superiore fisicamente ad un maschio. È innaturale. Dio la punirà, spero che caghi tutto il riso che mangerà nella sua vita.

Ecco. Piu o meno è questo il ragionamento che ha ispirato le perplessità e le accuse seguite alla vittoria di Ye Shiwen, giovane sportiva cinese, che ha sfondato (al ribasso) la soglia dei 29” nei 400 metri, battendo il record mondiale stabilito dai suoi colleghi maschietti.

Che sia vera o meno la questione del doping, è irrilevante. Il modo con cui si é affrontata la cosa è gretto, disgustoso, profondamente sciovinista e troglodita. Denuncia un maschilismo latente nello sport, che a confronto Berlusconi sembra femminista.

Certo. Se una donna supera un uomo nello sport, è dopata. Se guadagna piu di un uomo si è fatta il capo. Se ha successo con gli uomini è zoccola, ma se si veste sobria é frigida. Come va va, la donna fa male, no?

Vi diró. Fa ancor più rabbia che tale comportamento l’abbiano avuto gli USA che una volta erano campioni di diritti umani. Evidentemente, la Cina li supera anche in quel campo. Spero che la Shiwen dimostri la sua estraneità alla vicenda, ma la condanna sugli Stati Uniti non sarà emendabile.

Vergogna.

Dov’è la Carfagna?

Non facciamo gli ipocriti: ogni giorno decine di donne vengono picchiate e seviziate senza il nostro minimo intersse. Ora ci scandalizziamo, solo perchè c’era una telecamera a riprendere la scena. E via con i dibattiti alla macchina del caffè,  con la stessa disinvoltura con cui discutiamo delle mutande dell’ultimo tronista di Uomini&Donne. Dopo poco, l’interesse cala e torniamo a infilare la testa nella sabbia della quotidianità.

Ma il ministro delle Inopportune Disparità dov’era mai finita ieri? A pilates o in una sessione intensa di nail art? Perchè nessuno ha riportato le sue dichiarazioni. Forse il fatto che la vittima fosse una cittadina romena, e che l’aggressore fosse un ventenne romano non piace all’apparato xenofobo-propagandistico del suo governo? Bossi, quando ha sentito la nazionalità della donna, ha rettificato il comunicato stampa. L’originario recitava: “Rumeni fuori dall’Italia”; il definitivo è stato: “Italiani dentro le Rumene!”. Con il beneplacido di quel latin lover di Silvio.

Prendi una donna, trattala male – cantava Ferrandini in Teorema. Ma ormai l’unica ad essere suonata è la donna. Suonata dalla società, dal mondo del lavoro, dalla doppia vita madre-lavoratrice, da mariti ingombranti, da figli esigenti. Solo un pazzo deciderebbe di nascere donna allo stato attuale delle cose. E mi sovviene una ragazza trans che mi disse tempo fa: “E tu credi davvero che se avessi potuto sceglierlo, avrei fatto questa vita di merda?”.

Purtroppo aveva ragione. Ogni giorno di più.

Se noi uomini fossimo donne…

Da sempre, gli uomini affermano: “Se fossi nato donna, sarei una troia”.

Alcuni lo dicono per convincere le ragazze a darla via (della serie “sono anche io zoccola, fidati”); altri per sottolineare il fatto che l’uomo viva la sessualita’ in maniera più disinvolta della donna; altri ancora, perche’ sono maschilisti e credono che la donna possa ottenere tutto facilmente col sesso; ed infine, altri lo fanno perche’ donne troie vorrebbero davvero essere e sono invidiosi.

Qualsiasi sia la loro motivazione, dovrebbero seriamente riconsiderare la loro posizione. Perche’ essere donne significa ben altre cose…

1) Biologia. Il corpo femminile e’ sostanzialmente una cloaca ricoperta di vestiti griffati. Ogni mese, dalla tenera eta’ di 12 anni, per una settimana intera si gonfia, espelle liquidi, si sporca, puzza, e’ dolorante. E quando si ha un figlio? E’ come vivere per nove mesi sotto assedio di ormoni fondamentalisti islamici. Ed il parto e’ doloroso quanto farsi inculare da un palo della luce con lampadina accessa e rovente.

2) Societa’. Il maschilismo sta alla donna come Berlusconi all’Italia: basically, un pugno a culo. L’Occidente ha sempre riversato tutte le sue frustrazioni su di loro: come se da secoli gli uomini fossero incazzati come iene con le loro mamme e da adulti si rifacessero cainamente sulle altre donne.

3) Lavoro. Prima se lavoravi eri una troia; ora se lavori sei un maschio mancato, ma se non lavori sei una fancazzista. E se hai un figlio e volessi lavorare? Che madre di merda sei!

4) Sesso. Le donne non possono godere, e se lo fanno, sono inesorabilmente puttane. L’orgasmo e’ un sogno per molte, e la fiction e’ più all’ordine del giorno per loro che per la Rai.

5) Famiglia. Angelo del focolare questa ceppa! Al focolare vorrebbero dargli fuoco, e come dargli torto? Condannate ai fornelli ad eternum, a farsi distruggere i capezzoli per allattare, ad ascoltare gli sfoghi dell’uomo, a farsi venire l’ernia al polso per lo stirare incessante, a pulire cessi e mutande sporche.

Insomma, in ogni aspetto sembra che il destino delle donne sia prenderlo a culo*. Per cui, uomini, se davvero volete rinascere donne, iniziate a mettere da parte della vasellina. Ce ne vorra’ tanta, MA PROPRIO TANTA.

* (E, mie care amiche, non provate a dirmi che la gioia di poter dare vita ad un pargolo ripaghi tutto il mestruo doloroso, le ore passate a dimostrare che a lavoro siete più  brave di un uomo, gli orgasmi finti…perche’ manco voi ci credete).

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