Derattizziamo la Democrazia

Che un bimbaminkia finga di esser stata stuprata da un rom, per poi scatenare incendi nel campo nomadi, per poi smentire e chiedere scusa sembra la scena madre di CentoVetrine. Eppure, e’ successo a Torino, una citta’ del Nord, che dovrebbe essere l’avanguardia del Paese. Cazzate.

La povera cerebrolesa non voleva ammettere di aver perso la verginita’ (con un rom, pensa te!). Cosi ha inventato la storia dello stupro con amici e parenti. Che le hanno subito creduto, organizzando una fiaccolata di protesta. Nessuno ha mai pensato che alla ragazzina piacesse davvero il cazzo dell’immigrato, che avesse snobbato i fighetti torinesi con impotenza precoce da benessere inoculato endovena. Eppure, cosi e’ stato.

Nella vicenda la parte più grottesca e’ la facilita’ con cui si crede ad una demente, passando subito all’azione punitiva contro una comunita’ straniera. Processi sommari, leggi marziali, Lega Nord, Celodurismo e Uomini&Donne: questa e’ la melma protoculturale in cui sguazza il profondo nord post-industriale. Che scopre la crisi, perde la sua presunta supremazia, e si trasforma in tribu’ celtica senza arte ne’ parte.

Non sono più sorpreso da queste digressioni neoprimitive. Vent’anni di berluscobossismo non si cancellano con un governo tecnico. Servono almeno altri vent’anni di purificazione, di derattizzazione della democrazia. E dio sa quante ratti, o zoccole, la infestino ancora.

Vive l’Italie!

Siamo tutti ROM

Lo ammetto: l’unico ROM che porterei a casa è il CD. La gente ROM non la sopporto a causa della loro cultura del cazzo dove la donna deve lavorare mentre l’uomo deve stare a cazzeggiare tutto il giorno con gli altri uomini (con relativi dubbi di attività edonistico-ludiche-onanistiche di massa). Eppure stamane in metro c’erano questo padre ed il figlio – o presunto tale – che suonavano tutti i classici di Frank Sinatra. Il bimbo aveva un voce pazzesca – e sorrideva, sorrideva. Era contento, ballava, ed il padre sembrava vivere di una leggerezza di riflesso.

In quel momento, l’illuminazione: non sopporto i ROM perchè fanno la vita che io non ho le palle di fare. Senza responsabilità, cantando e ballando tutto il giorno, facendomi mantenere dalla pena degli altri..insomma, le comunità ROM sono come  “Amici” di Maria de Filippi.

Altro che odio etnico, è invidia pura e dura!

E qualcosa mi dice che non sono il solo….

Italombia

L’Italia non sarà la Colombia, ma inzia ad assomigliargli” (da Economist, 7 ago 2008).

E’ il tanto odiato Economist a parlare in questi termini del nostro paese; e non si riferisce – come molti penseranno – all’emergenza rifiuti. Si parla del decreto sicurezza del Governo Veltrusconi, che ha portato i soldati tra le città.

Un atto puramente simbolico, perchè i soldati non possono nè arrestare nè sono addestrati per attività di polizia” – ha dichiarato il generale Mario Buscemi al giornale inglese.

Ci sono meno assassini in Italia che in Francia, Belgio o Inghilterra; è più facile essere uccisi a Brussels che a Roma. Perchè quest’aria di emergenza nazionale?”

Ed infine la stoccata finale:

Perchè il governo si mostra così duro nei confronti della criminalità e così indulgente con la corruzione? Tra le prime disposizioni di Berlusconi, c’è stata la cancellazione della commissione parlamentare sulla corruzione e una legge che lo libera da ogni tipo di processo”

Già, chissà perchè.

E non mi si venga a dire che l’Economist è sempre stato contro Berlusconi; basti guardare ques’articolo dove lo stesso giornale tesse le lodi del ministro Brunetta.

Insomma, bastone e carota. Minchia! So diventati fascisti questi dell’Economist!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: