“L’Italia non sarà la Colombia, ma inzia ad assomigliargli” (da Economist, 7 ago 2008).
E’ il tanto odiato Economist a parlare in questi termini del nostro paese; e non si riferisce – come molti penseranno – all’emergenza rifiuti. Si parla del decreto sicurezza del Governo Veltrusconi, che ha portato i soldati tra le città.
“Un atto puramente simbolico, perchè i soldati non possono nè arrestare nè sono addestrati per attività di polizia” – ha dichiarato il generale Mario Buscemi al giornale inglese.
“Ci sono meno assassini in Italia che in Francia, Belgio o Inghilterra; è più facile essere uccisi a Brussels che a Roma. Perchè quest’aria di emergenza nazionale?”
Ed infine la stoccata finale:
“Perchè il governo si mostra così duro nei confronti della criminalità e così indulgente con la corruzione? Tra le prime disposizioni di Berlusconi, c’è stata la cancellazione della commissione parlamentare sulla corruzione e una legge che lo libera da ogni tipo di processo”
Già, chissà perchè.
E non mi si venga a dire che l’Economist è sempre stato contro Berlusconi; basti guardare ques’articolo dove lo stesso giornale tesse le lodi del ministro Brunetta.
Insomma, bastone e carota. Minchia! So diventati fascisti questi dell’Economist!
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