Lo Scolo

Mi sveglio stamane. Attivo Twitter. Mi si riversa addosso tanta di quella indignazione social che manco avessero eletto Matteo Messina Denaro a Papa. E poi scopro perché. Il Volo, il trio di tenori italiani, ha vinto Sanremo. Rewind. Nessuno dice A del fatto che l’ISIS è ormai in Libia, e minaccia il nostro ministro degli Esteri, ma tutti trovano la forza di scagliarsi contro una canzonetta? QUALCOSA NON VA IN QUESTO PAESE.

Rifletto e non posso che pensare ad una cosa: l’invidia. Nel nostro paese chi ce la fa, chi ha successo, viene delegittimato, lapidato mediaticamente ed infine disprezzato. Diventa oggetto di dietrologie da contrordine mondiale che i massoni sono bimbi che giocano a risiko. Ed invece di valorizzarle, noi perdiamo tempo a denigrare le nostre eccellenze.

E va tutto così. Sanremo. Ma anche le riforme istituzionali. Esiste un governo che decide finalmente. Che cerca di coinvolgere le opposizioni. Che riforma la Costituzione. E cosa succede? I comunisti si alleano con Brunetta e il comico genovese per far decadere il Parlamento. Parlano di Aventino, a me sembrano Oriolo Romano. Quello della Sagra del Porcino. L’Alleanza del Sorcio Verde, e non parliamo di Salvini.

La vicenda sanremese è davvero simbolica del nostro paese. Mentre dei ragazzi cercano di volare, gli altri scolano solo merda tanto per il gusto di farlo. Patetici.

Vespa, l’insetto

Serata finale Premio Letterario Campiello 2010. Conduce Bruno Vespa, che invita sul palco la scrittrice Silvia Avallone: “…e prego la regia d’inquadrare la sua strepitosa scollatura”. Imbarazzo tra il pubblico. Una figura barbina, per non dire, fecale.

Le reazioni all’episodio sono tantissime; le più significative sono state quelle di Gad Lerner e Michela Murgia (vincitrice del Campiello 2010). La controrisposta del giornalista non si è fatta attendere: “Alla Murgia un pò di humor non guasterebbe; e al libro di Lerner auguro di vendere almeno un terzo del mio”.

Ho atteso un pò di giorni per scrivere questo post: volevo evitare mie aggressioni truculente. Ma più ci penso, più i testicoli si animano di moti rotatori centrifughi.

La ragione è semplice. Vespa mi ricorda costantemente l’anormalità del nostro Paese. Perchè in Occidente, lui sarebbe già stato licenziato dal servizio pubblico (da noi, addirittura vogliono affidargli Sanremo) e nessun editore gli avrebbe mai pubblicato dei libri (definirli tali è già un grande sforzo d’immaginazione).

A ciò si aggiunge anche la risposta al querelle, in pieno stile “suocera inacidita”.

Le argomentazioni utilizzate sono la presunta invidia di Lerner e la “bachettonaggine” della Murgia. Vespa da giornalista saprà che attaccare la persona, e non i suoi pensieri, è indice di colpevolezza manifesta. Se poi tali attacchi sono retti da argomenti pretestuosi siamo di fronte ad inconfutabile pochezza di spirito. Che per un amicone del cardinal Bertone non è cosa da poco.

Badate bene: il comportamento di Vespa su quel palco è stato totalmente spontaneo; dubito ci sia stata volontà di offendere la Avallone. Ed è questa la punta massima di squallore: per Vespa è la norma predisporre del corpo delle donne come e quando gli pare. Questo sarebbe legittimo in Iran, dove le donne le uccidono con la leggerezza con cui si schiaccia un insetto.

Ma Caro Vespa, quì siamo in Italia. E l’unico insetto è proprio lei.

Ci riferiamo ovviamente al cognome.

Suvvia, non se la prenda: abbia anche lei un pò di senso dello humor!

Perchè Sanremo è sanSCEMO?

Caro Sindaco di Sanremo,

dopo le dichiarazioni di Belen Rodriguez, lei ha detto: “Non accetto di associare alla mia città qualcuno che non abbia una moralità certa; a questo punto non mi fa piacere vedere Belen sul palco dell’Ariston”. Dopo poche ore, ha però rettificato: “Spetta alla Rai decidere; penso che Belen sia davvero una grande professionista e che la sua immagine sia adeguata al Festival”.

Ebbene, Sindaco, le domande che le rivolgo sono tre:

– Ma siamo proprio sicuri che non sia lei a drogarsi? Lo sa che sniffare fiori della sua città le ha devastato il cervello?

– Da quando Sanremo ha un’immagine da curare? A stento c’avrà un’edicola. E semmai l’avesse, la vittoria di Marco Carta e Valerio Scanu non l’ha già neutralizzata?

– Moralità certa? Infatti, Myke Tyson ne aveva da vendere. Quando non masticava orecchie. Per non parlare della sua campagna “Le Pupe ed il Secchiello“. Un vero esempio di moralità, come uno stupro.

Ma la domanda delle domande: come mai ha cambiato idea così drasticamente? Da drogata a grande professonista il passo è lungo. Forse ha capito che con Belen la sua città aveva una chance di non morire nell’oblio più totale?

Se fossi Belen Rodriguez, ora declinerei l’invito con un bel dito medio, al passo di Tango. Se fossi il Sindaco di Sanremo, mi ficcherei un bel crisantemo nella cavità orale: così da portare omaggio alla morte della mia voce in capitolo nella vita pubblica italiana.

Finchè la Barca va…

Il volto moderno dell'Italia

Il volto moderno dell'Italia

Gli ennesimi scandali: Verdini, capogruppo Pdl, indagato per corruzione. Veltroni appare in un’intercettazione indicando un imprenditore per un appalto a Firenze.

Tutto questo dopo la settimana di fuego che ha portato all’arresto di due vice di Bertolaso, al quale a sua volta e’ stato recapitato un avviso di garanzia per corruzione. Ma Bertolaso non molla, perche’ “sta solo svolgendo il suo lavoro”. Grande plauso di Berlusconi, che di fatto e’ stato indagato per corruzione nel processo Mills, sbattendosene altamente.

Tutte le tangenti portano a Roma. “Ma non e’ Tangentopoli, ora si ruba per se stessi, all’epoca per il partito” ha detto Fini. Che culo: siamo passati dal ladrocinio a stampo mafioso allo scippo becero del contribuente.

Ma insomma, che aspettarsi da un Paese meta’ popolato da idioti? Lo dice la ricerca di un professore inglese: i meridionali sono meno intelligenti dei settentrionali per via del mix di razze. Io dico che a questo signore hanno praticato un’arcaica forma di lobotomia. Ma su una cosa ha ragione: al Sud siamo proprio dei coglioni perche’ non ci ribelliamo ad una politica che ci fa ancora cadere le montagne addosso.

Sullo sfondo di tutto questo, un SanRemo che sta spronfondando nel più becero che si possa immaginare tra uno spogliarello artistico quanto il vomito e le stronzate pseudocominche di Bonolis. Affonda, affonda l’Italia insieme al santo canterino: meno male che si chiama Remo, almeno riusciamo a navigarci ancora un po’ in questa merda.

Magari ci dice culo e ci annette la Turchia, cosi fra un po’ rientramo pure in Europa.

SubNormal Activity

Morgan e le sue ammissioni sulla cocaina sono diseducativi per i minori. Paranormal activity sotto il fuoco incrociato di politica, associazioni di genitori ed esperti. “Va vietato ai minori di 18 anni, crea attacchi di panico”.

Davvero non capisco questo improvviso interesse per i minorenni.

Con la riforma Gelmini gli si leva la geografia al liceo, dopo avergli levato tecnica alle medie e l’esame di stato in quinta elementare. A 18 anni, i ragazzi della prossima generazione avranno il senso di orientamento e dello spazio di una 80enne con l’Alzheimer. Ma poco importa: ora conta solo che non vedano un cocainomane in tv (uno dichiarato!) o questo diabolico film americano! Meglio non saper leggere una cartina che cagarsi sotto al cinema.

Sorge un sospetto: questi esperti sanno la differenza tra minorenne e minorato? Perche’, per quanto lavorino alecremente perche’ tale margine si annichilisca, posso annunciar loro che non hanno ancora avuto successo.

Non andro’ a vedere questo film, perche’ se voglio un horror, vedo il TG1. Ma sono certo di una cosa: se dovessero fare un film sul sottobosco di ipocrisia italica si chiamerebbe SubNormal Activity. Al paranormale manco ci arriviamo.

Carta Bianca

Sanremo è finito, la De Filippi ha ottenuto quello che voleva: un enorme spot per AMICI. Di fatti, ha vinto il suo protetto Marco Carta con una canzone che non è melensa – ma solo vomitevolmente sanremese. In finale, ci sono andati anche Povia (l’uomo che sputa nel piatto dove ha mangiato, inveendo contro i gay) e Sal Da Vinci (l’uomo che se chiudi gli occhi sembra Gigi D’Alessio in versione ancor più tamarra – non c’è mai fondo in questo cose).

La De Filippi ormai non si controlla più: la sua anima da master incallita è venuta tutta fuori con un vestito Givenchy stile drag queen del Muccassassina. Ha detto di essere emozionata, ma a me è sembrato che fosse inamovibile come quando fa le televendite della comodissima ed iperautomatizzata poltrona Roberta. Ma come dargli torto? Sanremo è un enorme e lunghissima settimana dedicata allo stesso pubblico della poltrona Roberta.

E poi Bonolis, l’unico che poteva liberarci definitivamente da Sanremo (Del Noce aveva detto che questa sarebbe stata la sua ultima possibilità) ed ha fallito. Ci toccherà sorbircelo ancora per molto molto molto tempo. Cosa s’inventeranno l’anno prossimo? Povia che canta LUCA ERA GAY E PURE IO ME LO SONO FATTO? Mastella che farà la madrina della serata insieme a Luxuria? Paola e Chiara che si leccano reciprocamente mentre toccano il culo a Malgioglio? Iva Zanicchi che prende a mazzate Roberto Benigni con una fiorentina da 2kg? Marco Masini che minaccia il suicidio ingoiando il microfono in diretta? I lavoratori della FIAT impegnati in un duetto con la Marcegaglia?

Tutto è concesso, perchè SANREMO E’ SANREMO.

( ‘tacci loro )

Rassegna(ta) stampa – 18 feb 08

Sardegna,  sconfitto il PD.

Berlusconi ci “aveva messo la faccia“. E col culo si vince sempre, si sa.

Veltroni non è più leader del PD

C’era spazio per un solo Berlusconi al Parlamento.

Sanremo,  decolanno gli ascolti con Bonolis.

Ci sarà mica una correlazione tra sudore e audience?

Quando i ricchioni fanno “oh!?!!?!?!?”

Insorge la platea gay sanremese, la canzone di Povia sul “gay guarito” non s’ha da fare. Nè ora nè mai.

Malgioglio si è detto deluso: “Ero già pronto a prendere appunti”.

Buonolis

Non appena Bonolis ha saputo che oltre il 5% degl’italiani fatica a comprarsi il cibo per Natale, ha pensato bene di ingaggiare Albano e Iva Zanicchi per il prossimo Sanremo.

Festival della Carfagna italiana

Mara Carfagna pensa alla prostituzione

Mara Carfagna pensa alla prostituzione

Festival, la convenzione RAI-comune di Sanremo durerà solo tre anni (e non cinque, come consueto).

Dopo i quali, chi rimarrà per strada verrà arrestato come lucciola, grazie al ddl Carfagna.

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