Fatemi fare il serio per una volta. Sento l’esigenza di analizzare questa tornata elettorale, perche’ altrimenti non credo di digerirla neanche con bombe di bicabornato puro. Partiamo da un dato: il centro destra vince e per numero di regioni (ne ha 4 in più, strappandole alla sinistra) e per numerica di voti totali (Pdl + Lega sono al 39,4 perdendo 3 punti rispetto le politiche, mentre il PD+IDV sono a 33,5 perdendo ben 5 punti).
Veniamo alle ragioni di questo risultato. Da un lato, una buona tenuta del centrodestra; dall’altro, una cocente sconfitta della sinistra.
Iniziamo con quest’ultima.
1) La gente ha punito la sinistra. In Piemonte, e’ un voto di protesta attestato dal successo della lista di Grillo; in Lazio, lo scandalo Marrazzo ha avuto il suo gran peso; come in Campania, lo scandalo rifiuti ed in Calabria i diversi inciuci di Loiero e company; 2) La sinistra vince nelle grandi citta’ ma perde nelle province ed hinterland. In altre parole, la sinistra appare sempre più radicata tra i ceti più ricchi, e non riesce più a rappresentare i più deboli, non e’ più credibile; 3) Non a caso, i voti di protesta a sinistra (federazione sinistra, sinistra e liberta, e grillo) stravincono: sommandoli arrivano al 7,8 cioe 4,8 punti in più rispetto alle politiche 2008. Se a livello nazionale, PD+IDV si fossero uniti a questi partiti avrebbero ottenuto il 41,2% dei voti, ottendendo la maggioranza.
Ed ora le ragioni della vittoria di destra.
Incredibile per due motivi: a) nonostante in tutto il mondo i partiti al governo perdano alle elezioni di mid-term per via della crisi, da noi vincono; b) la destra vince tra i poveri del centro-sud, ma aumenta i suoi consensi proprio al Nord, che e’ la zona più ricca d’Italia. Qual è la risposta? Strategia di branding. Berlusconi ha costruito la sua offerta politica su due “marchi” con un posizionamento ben distinto: da un lato, il PDL un partito per ricchi ed aspiranti tali (dipintosi come vittima dei magistrati), e dall’altro, La Lega un partito “pauperista” e legato al territorio. Il tutto condito da un piano televisivo che ha censurato i talk show e l’opposizione (TG1 e TG5 hanno preso delle multe in tal senso).
In conclusione,
da un lato una sinistra “sinistra”, cupa, poco credibile e senza alcuna scelta netta, e dall’altra, una destra a due punte che straparla senza contraddittorio in TV hanno diviso l’Italia in due maggioranze relative non schiaccianti. Di fatto, l’unico partito ad aumentare sensibilmente è l’astensionismo: +10%. Ma è questa è la vera speranza per il nostro Paese, e fatemelo dire, per la sinistra.
Alle prossime politiche, chiunque riesca a sfondare la censura governativa con un’offerta politica ampia e distintiva, che sappia COMUNICARE alla gente – agendo nel VERO interesse nazionale e non per questioni di poltrona avrà qualche speranza di vittoria attraendo anche chi adesso è sfiduciato. Servono SOLDI, molti SOLDI per giocare ad armi pari con il nemico (toc toc, Murdoch? Soros? Non abbiate paura di sporcarvi le mani!), e IDEE convincenti e facilmente comprensibili dalla gente.
Ma chiunque sia questo folle, deve iniziare DA OGGI a fare campagna elettorale, perchè non basterà muoversi qualche mese prima per abbattere un politica catodica che ha messo radici 20 anni fa. Dobbiamo agire QUI’ ed ORA: gl’italiani non sono quei mostri che ci vogliono far credere. Ne sono certo.
Buona lotta a tutti!
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