Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia e’ al 25%: il quadruplo di quella complessiva.
Tutto ha un senso: i giovani – o meglio, i non-vecchi – li inculiamo quattro volte in questo Paese: ostruzionismo di politici e dirigenti vecchi; tagli continui all’istruzione e alla ricerca; burocrazia e tassazione soffocanti per le neo-aziende; mancanza di infrastrutture telematiche broadband e wifi.
I giovani sono come le puttane: tutti ne parlano, ma nessuno li vuole. Anzi, peggio: li chiamano “bamboccioni” per coprire un senso di colpa evidente. Alcuni addirittura si appellano alla selezione naturale: se non arrivano al vertice, ci sara’ un motivo, no? Sono sicuro meno bravi di noi cerebrosauri.
Ma sapete che hanno proprio ragione? Per questo esorto i miei coetanei ad un atto rivoluzionario: ammazzate qualsiasi ultra 60enne vi passi davanti. Una mazza di baseball, una pistola o una copia di famiglia cristiana (con in allegato la Bibbia) saranno più che sufficienti: tanto sono vecchi e decrepiti.
In fondo, e’ la selezione naturale, bellezza!
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