GLBT – Già, Leggiamo Bene Titoli

Amo i diritti. Tutti i diritti. E quando vengono estesi, è un momento di gioia infinita per me. Tutti i tipi di diritti, per qualsiasi persona o minoranza. Sempre. Non esistono diritti di seria A e di serie B. Esiste anche il diritto di non voler diritti per gli altri. Si chiama LIBERTA’ DI PENSIERO, che tra i diritti è il più importante. Perché senza espressione di sé l’uomo è uno schiavo.

Per tutti questi motivi, sono in ESTASI sapendo che la Corte Suprema americana abbia reso legale in TUTTI gli Stati USA il matrimonio gay. Sto festeggiando da ieri, sto invadendo le bacheche dei miei amici di arcobaleni e hashtag del cazzo. Mi amano per come sono, mi perdoneranno.

Ma allo stesso modo, sono STRA-FELICE quando vedo una piazza come quella di San Giovanni PIENA zeppa per protestare contro l’estensione di tale diritto. Dimostra democrazia, voglia di partecipare, e che siamo un paese dove tutti possono dire quello che vogliono, in LIBERTA’.

Non c’è contraddizione in quello che dico. Solo un cieco non riesce a vedere l’estrema logica dietro al mio pensiero. Solo un pazzo non riesce a capire che, senza libertà di pensiero, neanche staremmo parlando di Matrimoni Gay. Se accetti le regole del gioco, cerchi di VINCERLO il gioco con le tue argomentazioni, e non di TRUCCARLO solo perché non ti conviene.

La COERENZA è un valore estremo nella mia vita. E di certo non lo dismetto per via di qualche hater attivista GLBT, che magari a lavoro non dice di essere gay, ma poi va al Gay Pride pensando di essere meglio di me, che al Gay Pride non ci va manco morto ma che dice di essere gay pure alle pietre.

Il mio esempio, e non il vostro da ghetto-repressi, ci aiuterà ad ottenere i diritti. Sappiatelo.

Solo un paese normale…

Ieri, video conferenza tra USA,UK,FR e Germania sulla Libia. Esclusa Italia. Berlusconi era al processo Mediatrade, Frattini dalla Gruber:”Non ci sentiamo esclusi, manco la Turchia e’ stata invitata”. Da quando il terzo mondo e’ diventato il nostro termine di paragone, Ministro?

Ricordo i bei vecchi tempi quando lo era l’Occidente e l’Europa. Prendiamo atto che ora il nostro Governo si confronta con paesi che manco riescono ad entrarci nella comunita’ europea. Ed in effetti, ci chiediamo anche noi perche’ l’Italia debba continuare a permanerci.

Abbiamo un liberta’ di stampa limitata. Un presidente, malato di priapismo, indagato ma che non accenna a dimettersi. Un parlamento stipendiato dal Premier. Un Governo che non si cura dei cittadini. Un’economia sempre più ridicola. Ed un ministro degli Esteri intento a scovare carte d’affitto a Santa Lucia e non a preservare l’autorita’ del proprio paese.

Gia’, perche’ siamo ancora in Europa? Solo perche’ gli altri paesi membri non ci possono cacciare. Solo perche’ siamo ancora un ottimo mercato per le arancie spagnole, le macchine tedesche e lo champagne francese. Solo perche’ ormai in Europa ci entrano cani e porci, ed un porco in più non fa di certo la differenza.

Credetemi, amo il mio Paese, la mia storia, la mia gente. Voglio solo essere orgoglioso di tutto quello che siamo, e non avere più vergogna di cio’ che siamo diventati. Voglio smettere di parlare sempre delle mutande di Berlusconi, ed iniziare a parlare del mio futuro. Voglio solo non dover tornare a lavorare all’estero.

Non chiedo tanto. Solo di tornare a vivere in un paese normale. Ce la possiamo fare?

Laicità

Un termine sputtanato nel discorso politico italiano almeno quanto “riformismo”. L’etimologia della parola deriva dal greco Laikos, del popolo: era laica qualsiasi decisione presa dal popolo e non da istituzioni religiose.  Un atteggiamento si dice laico quando e’ scevro da qualsiasi condizionamento ed e’ improntato al bene collettivo.

Possiamo dire che gli USA siano un paese laico? Analizziamo due decisioni di ieri della Corte Suprema: da un lato, ha definito legittimo processare lo Stato Vaticano per i casi di pedofilia; dall’altro, ha eliminato i limiti all’uso delle armi private dichiarando la legittima difesa un diritto costituzionale inalienabile. Dall’ottica italiana (medievale) sembrano due posizioni inconciliabili: la prima liberal e la seconda conservatrice. Ma hanno una matrice comune: l’osservazione “laica” del dettato costituzionale. Entrambi i principi (certezza della pena e autodifesa) sono diritti garantiti dai padri fondatori e come tali vanno tutelati senza se e senza ma. Perche’ la laicita’ e’ un metodo di giudizio, non un giudizio in se’.

Osserviamo ora l’Italia. I nostri politici hanno un atteggiamento laico nei confronti della res pubblica? Seguono cioe’ la massima espressione di “laicita’” che e’ la nostra costituzione? Ieri tre eventi hanno scandito l’agenda politica nostrana: Berlusconi invitava a “scioperare” contro i giornali; il neoministro Brancher rifiutava le dimissioni nonostante abbia un processo in atto e non abbia alcuna delega ufficiale; proposto un condono arecheologico, che depenalizza il possesso di beni di interesse storico. Tre punti politici che fanno puzzare di cadavere la suddetta laicita’.

Molti contrappongono la laicità alla religiosità – ma lo trovo antico, perchè il vero nemico giurato è il populismo. La differenza sostanziale è l’uso che si fa del “consenso popolare”: il politico laico lo vede come una delega provvisoria, il secondo come lascia-passare. Cosa sia meglio lo lascio decidere a voi, ma su una cosa posso essere certo: in questo paese, il laico è benvenuto quanto un immigrato. Fra poco, ci toccherà andare in giro con il permesso di soggiorno.

Mal(um)ore

Ieri al rientro dagli USA, Berlusconi ha avuto un malore.

Appena rinvenuto, il premier ha commentato: “Le solite cellule ROSSE che cercano di accopparmi”.

Fiesta!

L’altro giorno ad un comizio, Sarah Palin ha intonato “BUON COMPLEANNO” alla madre.

Non potendo fare la festa ad Obama, ci prova a farla almeno alla mamma.

Anche io voglio appoggiarmi!

Ricapitoliamo quanto è avvenuto nelle ultime 36 ore.

1) Colin Powell, guerrafondaio al soldo di Bush, appoggia Obama;

2) Obama sale nei sondaggi anche grazie a questo supporto;

3) Obama offre un incarico a Powell.

Morale: gli americani si appogeranno a ‘sto c***o anche se vincerà Obama.

Certo – per alcuni elettori (soprattutto donne e omosessuali) sarà una pasqua appoggiarsi lì, considerando che sia OBAMA che POWELL sono NERI. Però ci ripenseranno quando capiranno che l’unico LUBRIFICANTE sarà quello a base di paraffina estratta dai pozzi petroliferi di BUSH.

Ad ogni paese, il prorio miracolo, il proprio miracolante ed i propri miracoglioni.

Sarah FALLIn

Sarah Palin ha ispirato un film porno a Larry Flint, noto regista a luci rosse.

Il titolo è ancora ignoto – ma l’header del mio post può essere un valido suggerimento.

Lo rubi pure sig Flint, è per una buona causa.

America, (d)istruzioni per l’uso

Paul Watzalawick è stato un mentore per me, ne ho letto quasi tutti i libri di linguistica. E come saggista è ancora più piacevole. Dopo il successo che ottenne nel 1984 con “Istruzioni per rendersi infelici”, ha continuato con i suoi pensieri irriverenti sulla società moderna.

Il libro che vi propongo è “America, istruzioni per l’uso” (ed.Feltrinelli, pag. 119, € 6,50 ISBN 978-88-07-81536-2); guida pratica per chi stesse per intrapendere un viaggio negli States o semplicemente per chi abbia curiosità di sapere cosa accade dall’altre parte dell’Oceano. Per chi ci avesse già vissuto (come il sottoscritto), è piacevole vagare negli episodi grotteschi in cui si è incappati sicuramente durante la permanenza nel Nuovo Mondo.

Il libro si divide in 12 capitoli, uno per ogni aspetto della vita americana (aeroporto, la guida, la città, gli alberghi, denaro, la lingua, i media, poste e telefono, ristoranti e ospedali). Spassoso il capitolo sulla lingua americana – Watzlawick, da buon linguista, stocca affondi quasi acidi nei confronti degli americani: “Nessuno gli (all’americano, ndt) ha spiegato che la lingua è un’entità venerabile, un essere vivente naturale che può rapidamente degenerare e deperire se non viene curato […] la lingua per l’americano è un articolo di consumo, proprio come i fazzoletti di carta: può farci quello che vuole“.

Un piccolo saggio acuto e con tanti consigli (e battute!).

Obama chiama mamma Biden

(Biden e la moglie, da giovani, incontrano il papa Telegenico)

Obama ha scelto il suo vice, è Joe Biden, capo della commissione affari estero della camera, femminista (è sua la prima firma sul Violence Against Woman Act ), cattolico.

Anziano (64 anni), con molta esperienza in politica interna ed esterna, Biden sembra la scelta ideale per colmare quelle mancanze professionali di cui McCain (ma anche la Clinton a suo tempo) accusa Barack Obama.

Insomma, con Joe Biden, Barack sembra ammettere di sentirsi in colpa per essere GIOVANE, NERO e NON CATTOLICO. E come se io avessi scelto Mia madre come vice, perchè mi sento in colpa di non andare mai a trovarla.

Sarà anche un’ottima mossa elettorale, ma una scelta politica molto povera.  Peraltro, la Clinton è incazzata come una iena per non essere neanche stata considerata; un clima non ideale per il convegno di Denver, dove Obama spera di uscire con un plebiscito.

Siamo ben lontanti dai sogni e dal “CHANGE” di cui Barack parla in ogni comizio.

Let’s wait and see.

trackback al post di Francalia.

Americana

USA. Duane “Dog” Chapman è protagonista di un reality show in cui arresta ogni tipo di deliquenti ogni settimana. E’ uno show che lo ho reso famossissimo in tutti gli USA. Il figlio di “Dog” aveva bisogno di soldi, e così passa ad un quotidiano americano una cassetta in cui ha registrato una telefonata con il padre. Nella conversazione, “Dog” cercava di spiegare al figlio perchè smettere di frequentare la sua attuale donna; purtroppo, “Dog” utilizza l’espressione “fottuta negra” 2 volte nella conversazione. Una volta che la cassetta è resa pubblica, si scatena il putiferio attorno a questo popolare personaggio (il suo costume è andato a ruba nell’ultima festa di Halloween, i bambini lo adorano). In pochi giorni, “Dog” è passato da eroe a fecca dell’umanità.

Vi scrivo dopo aver visto il Larry King Live show, dove “Dog” ha fatto un pubblico mea culpa (piangendo), ha ammesso di non essere razzista, e promesso di non usare più , testuale,: “The F word, The N word”, ovvero Fuck e Niger (fottiti e negro); Dog ora frequenta un corso per gestione della rabbia ed il suo show è stato momentaneamente sospeso e spera di potersi reintegrare al più presto nello showbiz.

Mi limito alla seguente riflessione:
peccato che Dog non sia nato in Italia;
ora sarebbe Ministro della solidarietà sociale;
O sindaco di Verona.

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