No Manovra? Meglio la retromarcia?

Non sopporto la lagna continua e distruttiva che contraddistingue l’italiano medio. A chi non piace la manovra Monti, andasse pure in Grecia per capire davvero cosa significhi andare in default.

Dicono che sono colpiti i poveracci, ma sgombriamo il campo da ogni dubbio: e’ una cazzata. Io vivo del mio stipendio, non metto da parte niente, non ho eredita’, non ho case e non ho auto. Ho iniziato a lavorare gia’ con il conteggio contributivo della pensione. Non possiedo yacht, ne’ elicotteri. Direi di essere un poveraccio, no? Ecco, io non saro’ toccato minimamente dalla manovra Monti. Gli altri che lo saranno tanto poveracci non lo sono, e tacciano per decenza.

Dicono non sia equa. Perche’ non mettere l’ICI anche alla Chiesa. Bla, bla, bla. La Chiesa svolge un compito assistenziale indispensabile per i veri poveri del Paese. Se dovesse pagare le tasse, sarebbero tagliati quei servizi a beneficio di una fascia debole della popolazione. Perche’ non aumentare la sovrattassa agli scudati? Perche’ gia’ sara’ quasi impossibile reperirli quei soldi (si dovra’ violare un patto Stato-cittadini): metti la % che ti pare, ma i soldi comunque non ci saranno.

Voglio pero’ dire che esiste un aspetto odioso di questa riforma, la deindicizzazione delle pensioni superiori ai 936 euro per due anni. Va abolita nelle discussioni alle Camere. Si mettano al bando le frequenze tv che attualmente si vuole regalare a Mediaset e Sky, ed evitiamo questo salasso inutile ai pensionati. Si potrebbero fare almeno 15 miliardi, che darebbero un po’ di respiro a tutti.

Concludo.
Non e’ una manovra perfetta, ma non e’ l’unico provvedimento che dovra’ produrre il governo Monti. Mancano ancora i decreti sulla crescita (liberalizzare le professioni, privatizzare gli enti su cui lo stato ancora possiede golden share, etc etc), sulla lotta all’evasione fiscale e sulla riforma del mercato del lavoro (la proposta Ichino e’ gia’ nei cassetti delle commissioni parlamentari).

Ma in 17 giorni e’ stato fatto un lavoro eccellente. Posso dire finalmente che gl’italiani hanno un governo che non si meritano. E’ troppo più avanti di loro. Che il popolo si svegliasse e la smettesse con la stucchevole lagna da sindacalista degli anni 70.

Paletti

Troppo figo governare l’Italia cosi’. Non fai un cazzo per due anni (o meglio, ne fai tanti, ma i tuoi) e poi un giorno ti svegli e dici: c’e’ la crisi Greca, tagliamo tutto! E all’indomani, fai anche un’altra misteriosa scoperta: l’Europa.

Immagino Berlusconi svegliarsi a palazzo Grazioli, scansare le tre o quattro escort ai piedi del suo letto, aggiustarsi il pacco, dirigersi al bagno, e cagare. Li’, nel climax anal-fecale, sente che le feci non scendono, è in crisi, ma ha la rivelazione catartica: Eureka! Ci sono i paletti dell’Europa! Chiama subito Sacconi e gli impartisce il disco vendita: alziamo l’eta’ pensionabile delle donne a 65 anni, così risparmiamo soldi, dai la colpa all’Europa.

Gli altri paletti dell’Europa devono averli dimenticati. Perche’ l’eta’ era solo l’ultimo di una serie di provvedimenti a favore della parita’ di lavoro tra uomo e donna. In Italia, abbiamo il tasso di occupazione femminile più basso, non ci sono leggi sulla flessibilita’ d’orario, le donne lavorano di più (si somma il lavoro a casa) e guadagnano di meno degli uomini. Ogni fottuta cellula della nostra societa’ dice espressamente: tu donna sforna figli e stattene a casa. E ti deve pure piacere, TROIA!

Ma a questi governanti “sbadati” propongo un piccolo trucco mnemonico; anziche’ la Politica dei Paletti, propongo i Paletti nei Politici. Vediamo se cosi’ si ricordano le prossime volte.

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