Colonia, eau de merdacce

Quanto successo a Colonia è surreale, ancor prima che abominevole. Mille immigrati impazziti che molestano cento donne in giro per la città. Mi feriscono e colpiscono una serie di aspetti, che riassumo in quattro punti.

  • Il luogo. Colonia è il luogo dell’inclusione tedesca. Il suo sindaco fu accoltellata dagli xenofobi per le sue aperture agl’immigrati.
  • Il rapporto vittima/carnefice. Dieci uomini per ogni donna. La logica del branco dimostra la debolezza di questi criminali, manco in grado di effettuare un reato da soli.
  • Il ritardo nell’ufficializzare la notizia. Nella precisa Germania (che ormai tanto precisa non è più), attendono svariati giorni prima di rendere pubblica la notizia. Forse avevano dato poca importanza alla cosa, forse non se ne sono proprio resi conto?
  • Momento storico. Diversi paesi europei, tra cui la stessa Germania, hanno sospeso Schengen, per far fronte all’emergenza immigrati. Ed è ironicamente tragico quanto questo fatto dimostri la totale inutilità di certe misure.

Chiaramente, tutti i puristi della razza ariana saranno felicissimi di utilizzare questo esempio come dimostrazione della tesi: chiudiamoci tutti in casa e non facciamo passare lo straniero. Tale tesi, manco a dirlo, ha la validità di una supposta per curare il cancro. Farebbe tanto male quanto sarebbe inutile. E come sempre, mi fa ridere che si cerchi sempre di spostare il problema, invece di guardare in faccia al nocciolo della questione: la sicurezza interna dei nostri paesi.

Tu puoi anche far entrare un solo immigrato, ma se poi non lo controlli adeguatamente, nel caso fortuito sia un criminale, lui delinquerà. E’ la sua natura, non gli hanno insegnato altro. Mi dispiace dirvelo, cari amici xenofobi, ma è così: la colpa è vostra se succedono questi episodi. L’opinione pubblica ed il Governo vanno spronati a prendere decisioni rilevanti, e non a prendere misure da Bar Sport.

L’Europa sta dimostrando una debolezza senza fine in moltissimi argomenti. Mi attendo dai paesi teutonici un minimo di progresso rispetto a certe tematiche. Se pure loro tornano indietro, stiamo messi davvero male.

Sparatorie e Democrazia

In Italia non esiste l’opposizione. Questa è una notizia davvero orrenda per un paese occidentale. Il PD rimane saldo al 41% mentre tutti gli altri si sfaldano. E così inizia la guerra a chi la spara più grossa.

Grillo, dall’alto della gru: “Usciamo dall’Euro, usciamo dal parlamento, portiamo l’Esercito da Renzi”; Alfano, dal basso del 3%: “Un matrimonio è tra uomo e donna. Annullate le trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all’estero”; Salvini, dalla Terra di Mezzo dei Celti: “Dobbiamo recuperare i rapporti con la Russia. Via gli immigrati dal nostro territorio”; Berlusconi, Passera, Della Valle, dalla Terra di Nessuno: non pervenuti.

E poi ci si meraviglia se all’interno del PD ci sia una minoranza in opposizione a Renzi: MA MENO MALE.

Lo dice un Renziano convinto: quest’uomo non può e non deve fare tutto da solo. La Storia insegna che l’uomo solo al comando fa solo cappellate di dimensioni apocalittiche. Che ben vengano le opinioni contrarie, persino quelle di Civati. Che si apra il dialogo con il Parlamento, ma che sia contingentato e definito nel tempo, bruciamo i tavoli di discussione. Che si protesti, si scenda in piazza, è sacrosanto e fa bene al Paese, ma evitiamo scene da partito di lotta e di governo.

Non amo chi vuole cacciare dai partiti i cosiddetti dissidenti. Credo fortemente nel motto: “Impari più da chi ti contrasta che da chi ti approva”. Teniamolo sempre a mente prima di attaccare un rapper per un ritornello.

Quelle sono solo canzonette, noi evitiamo di prendere delle cantonate.

Dov’è la Carfagna?

Non facciamo gli ipocriti: ogni giorno decine di donne vengono picchiate e seviziate senza il nostro minimo intersse. Ora ci scandalizziamo, solo perchè c’era una telecamera a riprendere la scena. E via con i dibattiti alla macchina del caffè,  con la stessa disinvoltura con cui discutiamo delle mutande dell’ultimo tronista di Uomini&Donne. Dopo poco, l’interesse cala e torniamo a infilare la testa nella sabbia della quotidianità.

Ma il ministro delle Inopportune Disparità dov’era mai finita ieri? A pilates o in una sessione intensa di nail art? Perchè nessuno ha riportato le sue dichiarazioni. Forse il fatto che la vittima fosse una cittadina romena, e che l’aggressore fosse un ventenne romano non piace all’apparato xenofobo-propagandistico del suo governo? Bossi, quando ha sentito la nazionalità della donna, ha rettificato il comunicato stampa. L’originario recitava: “Rumeni fuori dall’Italia”; il definitivo è stato: “Italiani dentro le Rumene!”. Con il beneplacido di quel latin lover di Silvio.

Prendi una donna, trattala male – cantava Ferrandini in Teorema. Ma ormai l’unica ad essere suonata è la donna. Suonata dalla società, dal mondo del lavoro, dalla doppia vita madre-lavoratrice, da mariti ingombranti, da figli esigenti. Solo un pazzo deciderebbe di nascere donna allo stato attuale delle cose. E mi sovviene una ragazza trans che mi disse tempo fa: “E tu credi davvero che se avessi potuto sceglierlo, avrei fatto questa vita di merda?”.

Purtroppo aveva ragione. Ogni giorno di più.

Italiani veri e Italiani strillati

Vorrei che Bossi prendesse la metro con me ogni mattina alle 6. Vorrei che poi salisse in carrozza dello sporchissimo treno Roma-Nettuno che mi porta a Pomezia. Gl’italiani saranno l’1% dei passeggeri, gli stranieri la stragrande maggioranza.

Hanno tutti il loro zainetto con merenda e ricambi, sono allegri, alcuni cantano, altri dormono, altri ancora mangiano il cus cus. Ti viene il sorriso, perche’ vedi tante razze e tante storie, tutte unite dal lavoro, dalla fatica, dalla dignita’.

Vorrei che Bossi portasse con se’ suo figlio Renzo, che ha candidamente ammesso di percepire 10mila euro al mese. Vorrei chieder loro: secondo voi, se questi signori immigrati non andassero a lavoro, ci sarebbe qualche italiano disposto a svegliarsi alle 5 al posto loro? Dubito fortemente.

L’Istat sostiene che quasi il 10% del PIL dipende dagl’immigrati. Ma il paese presenta una % di lavoro nero tra le più alte in Occidente. Per cui, possiamo spingerci ad un buon 15%. Considerando che gl’immigrati sono il 7% della popolazione (ma quelli in eta’ lavorativa saranno un 5%), sono tra le fasce più produttive del paese.

E allora mi chiedo. Chi merita di più la cittadinanza italiana? Chi si sveglia alle 11 per guadagnare decine di migliaia di euro solo per stramazzare in comizio e ruttare ad ogni buona occasione, oppure chi si fa il mazzo ogni sacrosanta mattina per mandare avanti il paese?

La risposta e’ tristemente scontata. Come le opinioni di certi politici, che sembrano averle acquistate in offerta alla fiera delle ovvieta’.

Buona settimana a tutti. Italiani veri, e italiani strillati.

S-illogismi

Mi piacciono i sillogismi della Moratti. Ieri ha detto: “un clandestino se e’ un clandestino normalmente delinque, dato che non ha un lavoro”. Sindaco, vorrei che ci spiegasse bene la sua teoria, perche’ anche Lombroso si stia interrogando dall’al di la’. Non si capisce quale sia per lei la causa della “naturale tendenza” a delinquere di un immigrato irregolare. Il fatto che sia clandestino o che non lavori. Analizziamole.

Se credesse al primo caso, non dipenderebbe da loro, ma da voi di destra. La causa si chiama legge Bossi-Fini che sancisce un principio: nessun permesso di soggiorno a chi non ha un contratto di lavoro; ergo, chi non ha un lavoro commette ipso facto reato di clandestinita’. Ma, caro Sindaco, questa e’ una tautologia da inserto di Vanity Fair: non è che le poesie di Bondi le danno alla testa?

Passiamo al secondo caso. Se chiunque non abbia un lavoro delinque (chiaramente, escludiamo l’ipotesi fascista che solo un disoccupato immigrato lo faccia, mentre uno italiano no, VERO?) vorrei farle presente una questione. Anche lei non ha un lavoro vero da quando e’ nata: cosa ne dovremmo dedurre? Che anche lei delinque? Non mi permetterei mai di pensarlo, perche’ sono un garantista come lei. O mi sbaglio?

La prego di rispondermi, così alle prossime elezioni mi candido anche io. Perchè, se per fare il Sindaco basta ragionare con il culo e sparare merdate, allora ogni mattina sono già il più grande Sindaco d’Italia.

Senza parole

Una ricerca inglese sostiene che i giovani utilizzano solo 800 parole per comunicare via sms e social network. Costretti dall’immediatezza del mezzo, i ragazzi fanno economia sul vocabolario orale che e’ invece di 40mila parole. Viene da chiedersi perche’ i leader politici e (suppostamente) morali non facciano lo stesso. E stiano zitti una volta per tutte.

Sono stregato – per non dire, mefistofelicamente affascinato – da un paio di altisonanti dichiarazioni della Chiesa. La prima e’ del Papa: “Non fidatevi dei maghi ed economisti”; la seconda dell’Osservatore Romano: “L’Italia resta un Paese razzista”.

Ed in un batter d’occhio, il gioco di prestigio e’ fatto. Nel primo caso: noi non siamo maghi, infatti vi ordiniamo solo di credere in un’entita’ superiore senza alcuna prova empirica, noi non vi abbiamo abituato a credere nei miracoli. O nel secondo caso: noi siamo alla guida spirituale del paese solo da più di mille anni, non abbiamo niente a che fare con il razzismo imperante nella nazione, ce ne laviamo le mani.

La Parola del Cristo nasce semplice, diretta e decisamente in opposizione all’establishment fariseo dell’epoca. Siccome la Chiesa e’ establishment, non puo’ fingere di stare ancora all’opposizione, altrimenti fa il giochetto Berlusconiano di fare la vittima dalla posizione del carnefice. Oppure, se preferite la metafora TRANS: sono lupi che si travestono da agnelli.

In questo fiume di parole, una certezza emerge: se Gesu’ rinascesse oggi, non sarebbe dalla parte della Chiesa.

Il fatto e’ che probabilmente manco ce ne accorgeremmo di lui: da nero, sarebbe evacuato in un centro d’accoglienza ed espulso per reato d’immigrazione clandestina.

Amen.

Disfatti!

Disfarsi significa sia sbarazzarsi ma anche scomporsi, perdere una propria parte. E’ l’Italia di oggi a disfarsi di se stessa, liberandosi delle categorie che non gli servono più.

Succede a Rosarno, dove gl’immigrati dapprima sfruttati sono stati espulsi; succede in Alitalia, che si e’ disfatta della “bad company” per tornare a far cassa; succede a Mediaset, dove vorrebbero licenziare truccatori e parrucchieri che hanno contribuito all’immagine delle sue star tv; succede nel PD, dove si vorrebbero liberare della leader radicale Bonino dopo averne sfruttato la reputazione. Si potrebbe continuare all’infinito.

Che sia lecito o meno, me ne importa poco. Mi preoccupa piuttosto la sua utilita’: negare il proprio passato, negarsi la possibilita’ di viverlo e’ un’amputazione morale di non poco conto. Perche’ a furia di levare, si rimane soli e aridi in un mare di conformismo nauseabondo. E questo fa comodo solo a chi comanda, che ci vuole soli, divisi, incazzati come bufali, gli uni contro gli altri.

Possiamo ancora scegliere di non disfarci del Buon Senso. Facciamolo, per cortesia.

Sono un fottuto intollerante (o Decalogo del Berlusconiano DOC)

Non tollero gl’intolleranti. Ma non tollero neanche chi si definisca tollerante, perche’ sembra “conceda” la sua tolleranza al prossimo. Le diversita’ (etniche, religiose, sessuali…) esistono, danno vita al paese a prescindere da chiunque; non c’e’ da metterne in dubbio la presenza, ma solo da regolarne le liberta’ ed i diritti/doveri.

Invece, nell’Italietta (grana) padana e berlusconiana le categorie verso le quali si scatena la furia omicida di evidenti istinti sessuali repressi sono numerose. Nonostante al governo ci sia un partito che la LIBERTA’ ha sentito la necessità di metterla nel suo nome (excusatio non petita….?).

Ecco le 10 principali “forze del male” che stanno ordendo una trama contro il potere vigente. Ma vedetelo anche come il DECALOGO del Berlusconiano DOC: se non li odi anche tu, sei OUT!

1) Gl’immigrati: Prima andavano di moda i neri, poi e’ venuto il tempo dei polacchi e ora sono rumeni e libici ad essere espulsi. Who’s next? Lo vedremo sulle prossime passerelle di Padania TV.

2) I contribuenti: Chi paga le tasse e’ un coglione. Se non evadi il fisco, se non dichiari falso in bilancio non sei nessuno. Lo scudo fiscale e’ il braccio armato di questo odio.

3) I musulmani: Sono tutti fondamentalisti, non devono indossare il burqa, sono inferiori e devono andare via dall’Italia. Appena li vedono, pregano che non abbiano una bomba carta addosso.

4) Gli omosessuali: Froci, culattoni, o gay. Hanno diritti da cittadini di serie B, ma i doveri invece da serie A (pagano le tasse, ma non possono sposarsi, perchè STERILI). Vanno bene nei recinti TV, ma mai come vicini di casa. Come le discariche.

5) I laici: La Sacra Romana Chiesa ed i suoi esattori della fede tacciano di ignoranza chiunque non ne tessa le lodi. Ed i politici fanno a gara di saliva a chi li lecca di più.

6) L’opposizione politica: Inutile, superflua e pure scassacoglioni. Elite di merda che naviga solo contro il paese, e che si masturba pensando al Pil che crolla. Anti-italiani che non siete altro: andate a morire ammazzati!

7) I giornalisti: Ovviamente solo quelli dissidenti al governo sono detestati. La liberta’ di stampa, si sa, e’ un vezzo snob dei comunisti. Il popolo vuole solo tette e culi, mica sapere dei gossip sul Premier.

8 ) I dipendenti pubblici: Fannulloni, e soprattutto coglioni, perche’ rientrano a pieno titolo nella categoria 2. Vanno tornellati, disprezzati, strizzati e buttati tutti nel cesso. Meglio privatizzare tutto.

9) Gl’intellettuali: Comunisti, parassiti e inutili. Il cervello non va usato per pensare, ma solo per riempire il cranio. E’ un organo vestigiale, come l’appendice. A presto, l’operazione per estrarlo gratuitamente, a spese dello Stato. Per ora, la Tv assolve bene la stessa funzione.

10) I moribondi: Stai morendo? Bene: allora ti perforiamo lo sterno e t’infiliamo un tubo per idratarti ed alimentarti forzatamente! Non hai diritto di morire: devi rimanere a farti odiare fino a quando lo decidiamo noi! Merdaccia.

Mi sono fermato ai primi dieci, ma la lista e’ decisamente più folta.

E in un clima del genere, mi hanno reso particolarmente felice la presenza di 30mila persone ieri alla fiaccolata contro l’intolleranza a Roma ed anche l’appello del Presidente Napolitano ad una maggiore moralita’ della politica. Ci volevano proprio questi due pugni al deretano per un Governo tanto impegnato a costruire steccati tra la gente, che assomiglia più a una corporazione di muratori che a un consiglio di statisti.

E’ vero, lo ribadisco ed ammetto: sono intollerante a loro, ma anche al lattosio. Ed entrambi sortiscono lo stesso effetto nel mio organismo: mi fanno cagare.

P.s. A tutti gl’intolleranti dedico la canzone di Lily Allen, “Fuck you”. Leggete il testo, nel caso il titolo non fosse già eloquente.

Emergenza Igiene

Berlusconi vara leggi ad personam, la sinistra (?) spaccata, l’Italia è in crisi economica, i palinsesti televisivi in declino estivo, preti pedofili in USA, uragani vari in oriente, massacri in libano, l’emergenza caldo e Maroni vuole uccidere tutti i rom. “Ground-breaking!” – direbbe una mia amica londinese, come a dire ironicamente “Che novità!”. La vita politica italiana sembra appassionata di Vico e Nietsche, perchè i corsi e i ricorsi storici , con un pizzico di eterno di ritorno sono gli unici leitmotive giornalistici della nostro gran bel Stivale. Stivale che durante l’estate andrebbe abbandonato per un bel paio di infradito, perchè è evidente che la puzza di pelle di camoscio non si sposa tanto con il sudore estivo dei piedi. E di puzza di piedi se ne sente davvero tanta, soprattutto se si prende la metro B a Roma.

L’altro giorno, in uno di questi incontri aziendali per farti accrescere la auto-consapevolezza, ci è stato chiesto di AUTOAFFERMARCI, ovvero, alzarci e dire un’idea al resto della classe. Idea di qualsivoglia natura. Io ho esordito dicendo: “I rumeni puzzano“. Perchè è il tema che maggiormente mi affligge in queste giornate di caldo metropolitano. Da prima mattina, puzzano di sudore ed alcol. Le opzioni sono due: o bevono così tanto la sera che trasudano etilene la mattina successiva o fanno colazione con caffe corretto alla vodka. Si, sono ok tutte le storie che anche noi siamo stati immigrati, che anche noi eravamo indicati come “gli altri”, però almeno noi ci siamo messi a lavorare e abbiamo costruito mezza New York, Chicago, Los Angeles. A meno che non si pensi che Caltagirone – noto immobiliarista romano – sia di origine rumena, non vedo grandi progressi in tal senso. Eppure, vi dirò una cosa: non vorrei comunque che ‘sti poveri rumeni fossero cacciati, espulsi o via dicendo.

Io spererei che il governo varasse una legge anti-sudore nei mezzi pubblici. A chi puzza, 60e di multa più pubblica umilizione di farsi lavare in pubbico attraverso idratanti. Nel caso di rumeni particolarmente ben messi, far addirittura pagare lo spettacolo a donne morbose e gay interessati alla sua visione. Unire l’utile al dilettevole. Maroni, questo è un consiglio: fai qualcosa in merito, invece di fare il solito contadino nazista che se ne esce con la schedatura dei bimbi rom. Perchè in realtà, l’emergenza sicurezza è meno importante dell’emergenza igiene personale.

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