Polveri sottili

E’ come la psicologia. Prima certe malattie non c’erano perché nessuno le aveva inventate. Perché ce li creano certi disturbi. Alcuni anni fa hanno inventato il dramma dello SPREAD. E ora qual è l’ultimo? Ci vogliono far credere alle POLVERI SOTTILI. Si vede che non hanno mai vissuto con una mamma del sud! Le polveri sottili le mamme del sud le rilevano pure a distanza di diversi fusi orari. E nel microsecondo che effettuano lo scanning, già hanno comprato aspirapolvere agli elettroliti megatronici, detergenti ammazza scarrafoni, vaporella che fonde pure l’adamantio, e ti hanno già cazziato che sei zozzo e hai bisogno di mammina per “tutte e cose”.

In ogni caso, gli esperti ora sono contenti. Il tempo è tornato ad essere di merda. E pare che questo le mandi via tutte queste benedette polveri. Eppure, quelle grosse ci stanno ancora, Roma è una città ridotta alla fogna di Gotham City. Ma qui teniamo Tronca, mica Batman. Va bene c0sì. I turisti vengono e trovano le metro chiuse, perché non possiamo pagare gli straordinari a quelli dell’ATAC (si chiama così perché se vieni a Natale, ti ATAChi al c…o, chiaro no?). Ma almeno ora non trovanno manco un pulviscolo che Zurigo ci fa un handjob.

E bloccate pure il traffico, le pari , le dispari, le destre e le mancine. Ho il dubbio che queste centraline le comandi Barbara D’Urso, così uno è obbligato a rimanere a casa a vedere i suoi rutti sentimentali in diretta TV. E non puoi neanche sfuggirle mettendoti sulla Rai (dove o becchi una bestemmia o l’orologio più sballato di Donatella Versace) o su internet. Su Facebook è tutto un dilagare di disgrazie. Poi scopri che sono bufale di entità pachidermica, ma intanto te la sei fatta nei pantaloni e vai pure a dare torto a mamma che ti chiama zozzone.

E torniamo all’inizio. Le Polveri siamo noi. Arrendetevi.

 

 

Una Risposta

  1. In effetti non ha molto senso arrabbiarsi adesso per l’inquinamento: è un’era che volge al termine. Nell’ultimo decennio abbiamo perso per strada poco meno di una metà della nostra disponibilità di carburanti pro capite: forse basta sedersi ed attendere che accada l’inevitabile.

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