A tutti capitano i giorni storti. Giorni in cui tutto sembra andare al contrario. Il problema è quando ogni giorno è così, e per il nostro paese sembra proprio una condanna a vita. Se penso agli eventi degli ultimissimi giorni, sono leggermente basito.
- L’Italia cresce dello 0,2%, più della Francia: invece di rallegrarsene, i politici attaccano il governo. Che poi è come se una donna s’incazzasse col marito impotente perché ha avuto la sua prima erezione dopo anni. Hai voglia a rialzarlo un’altra volta.
- La donna che ha riempito di acido il suo ex ha partorito e le viene subito levato il bimbo. Gl’italiani scandalizzati, “povero bimbo“. Certo, non sia mai le rimanesse qualche dose di acido da usare sul neonato. Che spreco!
- La Chiesa è per accogliere quei disgraziati degl’immigrati: i politici indignati “libera Chiesa in libero Stato!”. La Chiesa è contro l’amore omosessuale: i politici l’appoggiano “Ha ragione la Chiesa!”. Ricapitolando, la logica è: se si tratta di accogliere immigrati, la Chiesta è una merda, ma se si tratta di amore non eterosessuale, la Chiesa ha ragione.
Queste sono solo tre notizie, che ci fanno capire come tutto in questo paese funzioni al contrario. Tutto. La gente s’indigna per le cose sbagliate, si focalizza più sulla divisione che sull’unità, e si cerca lo scontro ideologico pure alla fila del fast food. Siamo tra i paesi con maggiori cellulari pro-capite. C’è chi pensa: siamo italiani, ci piace comunicare. Io ho un dubbio: i telefonini hanno così successo, perché ci chiudono in un’isola tutta nostra. Dove l’altro non rompe le balle, basta mettere in modalità aereo.
Ed è proprio così che ormai ci muoviamo come nazione, in costante modalità aereo.
Peccato che così non ci stiamo rendendo conto dello schianto.
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