Un Leader SUBITO!

Chi di giustizia ferisce, di giustizia perisce. Berlusconi ha voluto buttare le amministrative sulla magistratura comunista, anziche’ parlare dei problemi dei cittadini? Ora si trova contro un magistrato di sinistra a Napoli (De Magistris), ed un avvocato comunista (Pisapia) a Milano. E’ il caso di dirlo: esiste una giustizia divina.

La Lega e’ irrequieta, stare con il Cav non paga più, tanto da perdere ben 4 punti rispetto all’elezioni dell’anno passato. Pidielle o PERDIelle? Questo e’ il dilemma per l’establishment padano, che ieri ha rilasciato poche stitiche dichiarazioni.

Il centrosinistra ha vinto a Torino e Bologna, e va al ballottaggio a Napoli e Milano. Su quest’ultima va spesa una parola: l’opposizione non ripeta l’errore di Roma 2008. Adagiandosi sugli allori della vittoria al primo turno di Rutelli, lasciarono poi vincere la destra della paura e delle donne violentate di Alemanno.

Quale fu il loro errore? Fingersi quello che non sono, seguire l’avversario sul suo campo, risultando credibili solo ai polli con l’aviaria. Rutelli ando’ in tv a dire che avrebbe munito tutte le donne romane di un braccialetto radio SOS: un collare per cani.

L’errore lo ripetevano gia’ ieri: da Vespa, Enrico Letta si affannava nel sostenere che Pisapia e’ il vero moderato, non la Moratti. Ma Pisapia ha vinto, proprio perche’ non rientra in quelle categorie da Seconda Repubblica che tanto piacciono agli spin doctors PD e PDL. Riformisti e moderati? Morti e sepolti, mettetevelo in testa.

Tutti parlano di “grande sorpresa” a Milano per la vittoria del vendoliano Pisapia. Più o meno la stessa sorpresa che accompagna ogni vittoria di Nichi. Sarebbe il caso di prender atto che l’uomo funziona, che la sua narrazione sconfigge quella berlusconiana e quella democratica. Cari amici PD, non c’e’ nulla di cui vergognarsi se avete bisogno di lui per vincere.

Milano non e’ l’Italia. Ma puo’ fornirci l’ennesimo modello che il centrosinistra potra’ decidere di snobbare o meno. Un candidato forte, “da sfondamento”, con idee anche radicali, supportato da tutte le forze di centrosinistra vince, perche’ risulta credibile all’elettorato. Tornare indietro non si puo’. E al diavolo il Terzo Polo: quelli sono i Tre Polli! Corteggiarli significa perder tempo con la cessa della classe, che se la tira pure.

Il dado e’ tratto. E se il PD non lo capira’ neanche stavolta, consegneremo l’Italia ad una destra massimalista, scillipotiana, santancheiana, e sallustiana. E allora altro che riformismo: tutti al riformatorio meriterete di andare.

Non poteva affogare nelle terme di Fiuggi?

Approvato dai finiani il lodo Alfano retroattivo. Mai aggettivo è stato + indicato: dal retro, ce lo mettono molto attivamente. FINI VERGOGNA! Tanto casino e poi rimani sempre un lacchè del NANO!  Obiettivamente, perchè ti avremmo dovuto credere?

Come il NANO, anche tu fai compravendite di case con le off-shore: tu manco te ne accorgi, e lo fai per quattro spicci – almeno Silvio lo fa in grande. Ad entrambi piacciono le veline, entrambi ne avete sposata una – però almeno lui l’ha tenuta zitta per anni, la tua ti ha messo nella merda subito. Per non parlare del concetto di politica: Berlusconi dichiara di odiare le correnti, mentre tu, prima te ne vai dal PDL proprio per questo motivo, e poi anche tu le vieti nel tuo.

Ma di che stiamo parlando? Ma chi vuoi prendere per il culo? Ma tu non devi prendere solo l’8%, tu devi prendere il 25%, anzi 25cm…tutti retroattivamente! In conclusione, Gianfrà, una domanda: ma a Fiuggi non potevi affogare alle Terme?

Si va al voto

Se nutrivamo ancora dubbi, ora si sono dissipati: in primavera andremo alle urne.

Il primo indizio si è avuto la settimana scorsa con il voto di fiducia alla Camera. Lì i fliniani sono risultati determinanti per la tenuta della maggioranza, tanto da annunciare la nascita del nuovo partito. Secondo indizio. Nel discorso al Senato, Berlusconi ha riconosciuto ufficialmente il ruolo di “terza gamba” ai ribelli del PDL. E sappiamo bene quanta importanza il premier dia alla terza gamba. Soprattutto, se non è sua. Terzo indizio. Nel comizio di ieri alla festa milanese del PDL, B era davvero energico. E lui da il meglio solo in campagna elettorale, altrimenti si addormenta sugli scranni del parlamento.

Quarto indizio. I fliniani si sono smarcati dalla proposta di una commissione d’inchiesta per i PM, e sarebbero con l’opposizione per una riforma della legge elettorale. Quinto ed ultimo indizio. Ieri B ha proposto un suo uomo al ministero dello sviluppo economico. Una poltrona tenuta in caldo da 5 mesi per ricucire con l’UDC.  Ma siccome Casini l’ha rifiutata, non gli serviva più come moneta di scambio.

Insomma, possiamo dormire notti tranquille. La legge elettorale non cambierà, Fini avrà tempo per farsi il suo bel partito da 8% e si alleerà con l’UDC al 5%, la Lega prenderà il suo buon 14%, il PDL crollerà insieme al PD (la sua copia sbiadita), avanzeranno al 10% i movimenti di Vendola, Di Pietro e Grillo. Avremo un Senato in stallo, ed una Camera in ostaggio dei vagiti della Binetti e di Rutelli. Va proprio tutto bene.

Ci avevo promesso la Seconda Repubblica. Siamo ancora al Primo Bordello, o al Bordello Primordiale.

Ti Fidi di Fini?

Io non mi fido di Fini. La sua coerenza e’ inversamente proporzionale alla sua capacita’ retorica. Era fascista, ma poi ha smesso. Era Berlusconiano, ma poi ha smesso. Era anti-Berlusconiano, ma poi gli ha votato la fiducia. Cosa e’ Fini? Dove vuole arrivare?

La votazione di ieri e’ servita solo a far cassa. Ora il suo gruppo e’ decisivo per la tenuta del governo, ed intanto, lui ha preso tempo per farsi il partito della destra moderna. Ma di nuovo la domanda: cosa e’ questo nuovo partito?

Vogliono la democrazia interna dei partiti, ma poi sono tutti pendenti dalle parole del capo. Sono per la cittadinanza agli stranieri, ma hanno votato loro la Bossi-Fini. Sono per i diritti civili e per le coppie di fatto, ma hanno votato contro l’aggravante omofobia. Sono per una giustizia uguale per tutti, ma vogliono lo scudo per il Premier.

Più che una destra moderna, sono una destra mancina. Con un solo capo, e nessuna coda. Come pensano di governare? Persino Berlusconi e’ più trasparente. Ed allora il dubbio mi assale: ma non e’ che l’hanno messi li’ solo per far apprezzare di più Berlusconi? O addirittura peggio: non saranno mica uno dei tanti diversivi Minzoliniani stile gara dei cani in Val Brembana?

Ma soprattutto, sognan o sono destri? Il dubbio non ci abbandonera’ facilmente. O forse, decideremo di cambiare canale.

Settimana bestiale

Oggi si torna a scuola. Tra mille proteste per la riforma MaryStar Gelmins. La metropolitana era affollata come uno strip tease alla festa delle donne, ma in vista nessun culo muscoloso. In compenso, tanti portatori sani di brufoli. Ah la Giovine Italia!

Ieri Berlusconi ci ha parlato. Sono i giovani del PDL, che fino a due anni fa erano quelli di AN. Ma convertirsi dall’austero partito post fascista a quello post moderno della gnocca pare cosa fatta.

Singolare risposta alla richiesta della Meloni sull’incandidabilita’ degli indagati tra le fila del PDL. “Sono d’accordo, Giorgia. Ma lo decidiamo noi chi e’ colpevole e non la magistratura”. Si chiamava Benito l’ultimo che disse qualcosa di simile. Non ha fatto una bella FINI.

Ed intanto, dall’altra parte del fiume, Bersani pare resuscitato. Lo avranno tonificato le ottime salsicce servite alla festa democratica di Torino. “Berlusconi ci ha rubato il futuro” ha tuonato. Segretario, io guarderei anche più vicino: le mutande non ce le ha mica risparmiate.

Inizia un’altra settimana tv. Ricominciano alcuni programmi cult, La7 si gode il successo del Tg di Mentana e noi godiamo con lui. Finalmente possiamo respirare fuori dalla fogna minzoliniana. Ma non ci basta: noi vorremmo la derattizzazione completa.

Le zoccole, denunciate dall’on. Angela Napoli, sono dovunque. E la maggior parte non hanno manco le tette.

Buona settimana a tutti!

La terza gamba

Fatemi capire. Il partito di Fini è la terza gamba, La Lega ce l’ha duro, e Berlusconi cosa è? Gli rimane solo la parte del CAZZO. Quì davvero è bravo chi ci capisce qualcosa. Ricapitoliamo le puntate precedenti.

Nel 2008, assistiamo al secondo voto senza preferenza diretta dall’inizio della Repubblica. Un’appuntamento al buio nelle urne. L’inculata era garantita. Berlusconi esce con la maggioranza più blindata di sempre: tantissimi deputati gli garantiscono il vassallaggio più totale ad ogni sua nefandezza legislativa.

Poi vengono le regionali del 2010: confermata la grande vittoria del centrodestra. Dopo di che, si scatena il casino più totale. Tutti sparano tutti, e passo dopo passo, la maggioranza si sfalda e distrugge. Fino ad arrivare alla caccia di Fini dal PDL e alla creazione del gruppo parlamentare.

Se fossi di centrodestra, sarei molto incazzato con i miei rappresentanti. Vi faccio stravincere, e voi che fate? Vi randellate a vicenda a suon di titoloni di giornali e presunti scandalucci scavoliniani. Berlusconi come Prodi, deprimente. Sperare in un recupero della situazione è impossibile.

Entro la primavera si andrà alle elezioni. Il risultato?

PDL 26% , LEGA 12% = Totale Centrodestra 38%

PD 25%, IDV 8%, SEL 4% = Totale Centrosinistra 37%

UDC, FINI, RUTELLI = Totale Terzo Polo 16%

A quel punto, il centrosinistra si alleerà con il Terzo Polo pur di governare. La legislatura durerà pochissimi mesi, perchè Rutelli, dopo una notte di sesso sfrenato con la Binetti, deciderà di far venire meno l’appoggio al governo.

Si rivoterà e vincerà la LEGA che instaurerà la Repubblica di Salò, affidando il Sud ad Emanuele “BallandoConLeStelle” Filiberto ed il centro a Ratzinger. Berlusconi si ritirerà ad Arcore con due o tre puttane a sentire un’ “ora d’amore con Radio Subasio”.

E vissero felici e contenti. Con la terza gamba, tutta a quel servizio.

Fascista che va….

Per un fascista che va, un fascista che viene. Mentre Fini ha lasciato per sempre l’area catodico-nazista del PDL con il discorso di Mirabello, Piero FASCIno ne abbraccia a pieno i favori ed i consensi.

Siamo alla festa dell’Unita’ a Torino e FASCIno dibatte amenamente con il presidente del Senato, Schifani. Arrivano dei protestanti al suono di “Schifani mafioso”, a seguito di vicende losche in cui Renatino e’ coinvolto. FASCIno e’ visibilmente innervosito: come osano disturbare il face to face nel loft PD in trasferta con tanto di costose poltrone Frau? IGNOMINIA. E cosi’ Piero li chiama “squadristi”. L’unico a difenderli sara’ solo Di Pietro (ovviamente).

E’ l’ultimo atto per il PD, la sua morte politica. Un partito di ex comunisti ripuliti che si’ vergogna della sua memoria tanto da offenderla e rinnegarla in diretta TV. Nessun partito dell’opposizione occidentale avrebbe mai invitato un politico accusato di connivenze mafiose alla sua festa. Per giunta, difendendolo dagli attacchi legittimi della sua gente. Ironico, perche’ Fini si e’ allontanato dal PDL per lo stesso motivo, forse FASCIno dovrebbe prendere il suo posto.

E’ iniziata la campagna elettorale, e gli unici progressisti da votare sono Di Pietro e Vendola: il resto e’ solo fascio travestito da riformismo. Personaggi di alto calibro come Zingaretti cambiassero subito partito, altrimenti saranno travolti dagli elettori.

Berlusconi, il Rosso

Berlusconi ha rinunciato al processo breve, ma nella penombra sta lavorando al processo lungo. Breve, lungo, che importa? La giustizia è come il cazzo: le dimensioni non contano.

Ma perchè ha rinunciato? Semplice: nel PDL c’è una guerra fredda, dove nessuno vuole buttare la bomba atomica per scatenare la crisi di governo. I finiani continuano a ripetere pedissequamente di essere nella maggioranza e di votare la fiducia a Berlusconi sui punti del programma. Peccato che il processo breve non fosse compreso tra questi. Inoltre, Fini non è mica fesso: non formerà mai un nuovo partito, perchè  si addosserebbe tutte le colpe della crisi. E così, Berlusconi non può andare da Napolitano a chiedere lo scioglimento delle Camere. Cosa che peraltro lui stesso teme, perchè il Presidente potrebbe trovare un’altra maggioranza.

Con l’annullamento del processo breve, però, la palla ripassa ai finiani. Vedremo come si muoveranno in Parlamento.

Resta il fatto che il povero B è incazzato come un leone in gabbia. Vorrebbe andare al voto per liberarsi dei suoi nemici interni, ma non può farlo. Gli rimangono davanti due anni e mezzo di legislatura a slalom. Dovrà contrattare con i finiani su ogni singolo provvedimento.

L’autocratico capo d’azienda che si ritrova a dirigere una Coop. Non poteva fare fine peggiore.

E questa è già una grande soddisfazione, se permettete.

Repubblica Popolare Italiana

Per via dello stallo politico italiano, gli scenari futuribili sono infiniti. Per fare chiarezza, noi de IlSarcotrafficante abbiamo raccolto le testimonianze di fonti interne al Parlamento (che vogliono rimanere anonime); ve le riportiamo di seguito con nomi fittizzi.

Julio ThreeMountains: “Diamoci un taglio:  governissimo Bossi-Tremonti, con eliminazione del parlamento e dell’esecutivo. Bossi si occuperà delle banche del Nord, io di tagliare il Sud dalle cartine geografiche”.

Ferdinand Mess: “Se Dio vuole,  un Governo teocratico con a capo Bagnasco. A sostenerlo UDC e tutti quelli che dimostreranno di portare il cilicio da almeno sei mesi continuativi. La Binetti ci ingannò: era solo rosmarino”.

Italy Blowjob: “Via la Lega e Governo sostenuto da Fini, Casini e PDL. A capo, Elisabetta Tulliani. Creeremo il nuovo polo, La Casa delle Licenze Immobiliari”.

Humphrey Bossart: “Tagli al welfare: spariamo negri, ebrei, froci, badanti e vecchi. Tremonti a capo del Governo della Serenissima, con sede nel garage di mio figlio. Accanto ai poster di Sabrina Salerno e Frodo Baggins“.

Nick Selling: Proposta non pervenuta. Si è limitato a dire: “La Costituzione è poesia, la Politica è metafora, Il Parlamento è un fiore appena sbocciato, D’Alema è il Tavernello, Io sono un intenso Chianti”.

Tony Rock: Ha prima tentato di farci arrestare, poi ha dichiarato: “Tutti i politici in carcere in maniera preventiva. A votare i parlamentari, saranno le guardie giudiziare per un Governo di Sicurezza Nazionale”.

PierLouis BerHealthy: “Dobbiamo abbattere il regime neocolonialista imperialista democristiano. Abbasso Andreotti, abbasso il CAF“. Poi, si è suicidato, credendosi Raul Gardini.

Come vedete, le nostri fonti non riescono a trovarla una visione comune, ma vi consigliamo un acquisto ingente di vasellina per quest’inverno. Ne servirà molta.

Balconing

La nuova moda delle Baleari si chiama “Balconing“, ovvero gettarsi dal balcone degli hotel stile Parkour. Istinto suicidia nella capitale del divertimento estivo europeo? O semplice, effetti di brutte, bruttissime insolazioni? Di sicuro, sintomo di estrema noia di questi poveri deficienti. Non gli basta più stonarsi con la musica house, l’alcol e le droghe. Vogliono pure provocarsi traumi fisici irreversibili. Mia madre era all’avanguardia: mi riempiva di calci in culo al ritmo di Samba. Altro che Balconing.

L’aspetto preoccupante è che la moda fa proseliti anche tra i nostri politici in versione balneare. Come spieghereste la recente voglia di fare un governo di transizione contro Berlusconi? Ora ha aderito anche Di Pietro, ahinoi. Il brillante piano consiste in un governo “do cojo, cojo” che vada da Vendola a Fini per liberarsi da Berlusconi, riformando legge elettorale e conflitto d’interessi. Nel bel mezzo dell’orgietta, la manovra economica più importante di sempre e l’attuazione del Federalismo, che cambierà drasticamente l’assetto politico del Paese.

L’unica spiegazione di questo cupio dissolvi è un istinto irrefrenabile di farsi buttare giù dal balcone dagli elettori. Balconing, appunto. Che avrebbe un corollario inevitabile: il Venice Balconing. Ovvero, il Cavaliere che dal balcone di Palazzo Venezia (per l’occasione, riaperto) annuncerà la sua ennesima vittoria contro il complotto dei partiti oligarchici e borghesi. Contestualmente, dichiarerà guerra a Francia ed Inghilterra. Per poi smentirsi, dicendo che era solo uno scherzo per far incazzare Letta.

Signori dell’oppozione, complimenti per la strategia. Consiglio: sulla spiaggia munitevi di una qualsiasi biografia di Napoleone. Il capitolo “Waterloo” potrebbe tornarvi utile in autunno.