Intollerante alla tolleranza

Ho sempre odiato la parola “TOLLERANZA”. Perché implica ci sia qualcuno che tollera qualcun altro dall’alto di una non specificata superiorità morale. Di solito, chi ti “tollera”, vorrebbe metterti al rogo o fare di te una saponetta. Non ho paura a dirlo. In questi giorni di feroce campagna elettorale, ho scoperto parecchi “tolleranti” che hanno cacciato fuori la merda: offese su offese omofobe e antisemite. Come se le tenessero dentro da anni e non vedessero l’ora di mandarle in libera uscita. Sono rimasto sorpreso, ammetto.

Certe persone si nascondono molto bene. Anni ed anni di indottrinamento perbenista li ha resi invisibili ai radar dell’accettazione sociale. E pure a me, che ho sempre creduto di esser circondato da gente libera da certe stronzate del secolo passato. Ed invece scopri insospettabili figuri che magari – ora dubito – hanno la collezione dei piatti del Fuhrer a casa. Gente che ha così tante issue infantili non risolte, che dovrebbe tornare all’asilo e ricominciare tutto daccapo

Pazienza. Mi spiace per voi, davvero tanto. Perché la vita è così breve che sul letto di morte vi vorrete sputare in faccia per aver perso tempo dietro a certe stronzate. Il tempo per odiare lo potevate impiegare per amare. Ma forse è chiedere troppo alle vostre piccole casse craniche.

E da fottuto ebreo e frocio di merda (come mi avete simpaticamente apostrofato), ho solo un’arma: la risata. Che vi sbatto in faccia. Perché – come diceva Chaplin: “un giorno senza sorridere è un giorno sprecato”.

Buona vita!

Ps il mio pensiero va alle vittime dell’attacco al museo ebraico di Bruxelles. A voi dedico questo post.

Italiani veri e Italiani strillati

Vorrei che Bossi prendesse la metro con me ogni mattina alle 6. Vorrei che poi salisse in carrozza dello sporchissimo treno Roma-Nettuno che mi porta a Pomezia. Gl’italiani saranno l’1% dei passeggeri, gli stranieri la stragrande maggioranza.

Hanno tutti il loro zainetto con merenda e ricambi, sono allegri, alcuni cantano, altri dormono, altri ancora mangiano il cus cus. Ti viene il sorriso, perche’ vedi tante razze e tante storie, tutte unite dal lavoro, dalla fatica, dalla dignita’.

Vorrei che Bossi portasse con se’ suo figlio Renzo, che ha candidamente ammesso di percepire 10mila euro al mese. Vorrei chieder loro: secondo voi, se questi signori immigrati non andassero a lavoro, ci sarebbe qualche italiano disposto a svegliarsi alle 5 al posto loro? Dubito fortemente.

L’Istat sostiene che quasi il 10% del PIL dipende dagl’immigrati. Ma il paese presenta una % di lavoro nero tra le più alte in Occidente. Per cui, possiamo spingerci ad un buon 15%. Considerando che gl’immigrati sono il 7% della popolazione (ma quelli in eta’ lavorativa saranno un 5%), sono tra le fasce più produttive del paese.

E allora mi chiedo. Chi merita di più la cittadinanza italiana? Chi si sveglia alle 11 per guadagnare decine di migliaia di euro solo per stramazzare in comizio e ruttare ad ogni buona occasione, oppure chi si fa il mazzo ogni sacrosanta mattina per mandare avanti il paese?

La risposta e’ tristemente scontata. Come le opinioni di certi politici, che sembrano averle acquistate in offerta alla fiera delle ovvieta’.

Buona settimana a tutti. Italiani veri, e italiani strillati.

Chiesa Nord

La Chiesa cattolica è solo una succursale appenninica della Lega Nord.

Stamane, leggendo delle nuove disposizioni in merito di pedofilia nel Vaticano, mi ero per un secondo meravigliato. Condanna immediata alle autorita’ civili, laicizzazione automatica del colpevole senza processi e potere d’investigazione dei vescovi. Un vero colpo di spugna; ma mi sbagliavo. Commentando la notizia, Bertone ha detto: “La pedofilia non va collegata al celibato, ma semmai all’omosessualita’“. E questa dichiarazione va a braccetto con quella, poi vigliaccamente smentita, da mons. Babini:  ” E’  tutta una campagna mediatica degli ebrei e degli omosessuali”.

Questa Chiesa mi fa schifo, lo dico senza mezzi termini.

E’ una Chiesa che odia la gente, perche’ e’ solo un potentato mafioso, un ricettacolo di voti di scambio con la politica italiana, un crogiolo di razzisti reazionari, omofobi repressi e aristocratici finto-populisti. Mi fa ancora più schifo, perche’ oscura l’ottimo lavoro che la chiesa (con la c minuscola) fa sul territorio, con la gente, con i poveri. La vera chiesa.

Rimane un solo punto che impedisce la piena fusione tra il Vaticano e la Lega: l’immigrazione. Ma la sintesi si potrebbe trovare in un batter d’occhio: che dire dei moltissimi immigrati (soprattutto, sudamericani) fuggiti dai loro paesi, perchè perseguitati per l’orientamento sessuale? In quel caso, ‘fanculo l’integrazione: che muoiano nei loro paesi. No, caro Joseph?

Senza parole

Una ricerca inglese sostiene che i giovani utilizzano solo 800 parole per comunicare via sms e social network. Costretti dall’immediatezza del mezzo, i ragazzi fanno economia sul vocabolario orale che e’ invece di 40mila parole. Viene da chiedersi perche’ i leader politici e (suppostamente) morali non facciano lo stesso. E stiano zitti una volta per tutte.

Sono stregato – per non dire, mefistofelicamente affascinato – da un paio di altisonanti dichiarazioni della Chiesa. La prima e’ del Papa: “Non fidatevi dei maghi ed economisti”; la seconda dell’Osservatore Romano: “L’Italia resta un Paese razzista”.

Ed in un batter d’occhio, il gioco di prestigio e’ fatto. Nel primo caso: noi non siamo maghi, infatti vi ordiniamo solo di credere in un’entita’ superiore senza alcuna prova empirica, noi non vi abbiamo abituato a credere nei miracoli. O nel secondo caso: noi siamo alla guida spirituale del paese solo da più di mille anni, non abbiamo niente a che fare con il razzismo imperante nella nazione, ce ne laviamo le mani.

La Parola del Cristo nasce semplice, diretta e decisamente in opposizione all’establishment fariseo dell’epoca. Siccome la Chiesa e’ establishment, non puo’ fingere di stare ancora all’opposizione, altrimenti fa il giochetto Berlusconiano di fare la vittima dalla posizione del carnefice. Oppure, se preferite la metafora TRANS: sono lupi che si travestono da agnelli.

In questo fiume di parole, una certezza emerge: se Gesu’ rinascesse oggi, non sarebbe dalla parte della Chiesa.

Il fatto e’ che probabilmente manco ce ne accorgeremmo di lui: da nero, sarebbe evacuato in un centro d’accoglienza ed espulso per reato d’immigrazione clandestina.

Amen.

LUTTO

Ieri ad Annozero si è consumato l’atto finale della nostra democrazia.

Hanno trasmesso un servizio sulla Lega che ha mostrato due realta’. La prima era quella di un comune del Nord dove si e’ votato a favore del divieto di culto della religione islamica in citta’; la seconda era una festa dei giovani padani dove tra gli altri ha parlato un ragazzo con una croce celtica al collo. Affermava fiero che dall’Italia dovevano andar via EBREI e AFRICANI. La reazione dei politici in studio? NULLA, hanno continuato il dibattito iniziato prima del reportage.

Siamo alla frutta della democrazia.

Se siamo riusciti a sdoganare il razzismo e l’antisemitismo a soli 50 anni dal dramma della guerra mondiale, vuol dire che non esiste speranza per questo paese. Ormai siamo ridotti a bestie incazzate, messi gli uni contro gli altri da politici straricchi che se ne fottono di noi poveracci che ci facciamo la guerra. “Se cambia clima, il mio dolore non sarà stato inutile” – dice il Premier, come se fosse Gesù, un martire della libertà. Quello che finge di non sapere è che ormai il clima è saturo di melma razzista e di odio da 15 anni (proprio ieri ha rimosso il prefetto di Venezia perchè si era rifiutato di sgomberare un campo rom): un odio che lui ed i suoi fottuti scagnozzi hanno generato, generano e continueranno a generare!

Quando la politica divide e non unisce, odia e non comprende, monologa e non dialoga si entra ufficialmente in dittatura. E purtroppo noi ci siamo dentro al 100%. Oggi un magnifico editoriale di Nadia Urbinati su La Repubblica ci spiega che “le parole della politica sono parole del discorso ragionato […]. Questa che i puristi chiamano “ipocrisia” è invece un’arte civilissima che ci costringe a cambiare il linguaggio in pubblico, che c’induce a pensare in forma del tutto non naturale ed istintiva”. Cara Nadia, non è il caso dei politici italiani, che agl’istinti di ogni genere tributano il loro programmi e vittorie politiche.

Dopo ieri sera, io sono ufficialmente in lutto. Ho perso una cara amica, che è la democrazia.

Massi-ma allerta

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(trovata dal sottoscritto davanti un locale a Roma)

Ormai siamo il paese fobico per eccellenza: omofobia, xenofobia, rumenofobia: ce l’abbiamo tutte. Se esistesse uno psicologo in grado di curare il paese, prescriverebbe vagonate di lexotan per l’intero bacino elettorale. Legge e ordine più che imperativi politici sono diventati l’ave maria di ogni italiano. Eravamo il paese di naviganti e dei poeti: ora siamo il paese degli zotici e cagasotto.

Ma nel cartello di cui sopra assistiamo ad una sintesi perfetta fra passato e presente. Come altro definireste chi ha scritto “CADUTA DI MASSI” e “SPERANDO IN UN CONSENSO DI APPROVAZIONE” se non un poeta cagasotto?

Presidi-o razzisticochirurigico

A Vicenza  solo i Veneti potranno diventare presidi di scuola – saranno esclusi i cittadini originari del Sud Italia. E’ questa la decisione BIPARTISAN presa dal consiglio provinciale, a seguito dell’aumento di meridionali nelle dirigenze scolastiche.

Da “terrone di merda”, scappato all’estero appena 18enne e tornato in Italia tre anni fa, voglio dirvi diplomaticamente solo una cosa: MI FATE SCHIFO. Soprattutto, perchè mi costringete a queste lectio magistralis sulla politica ed io odio dire banalità – ma con voi polituncoli della domenica pomeriggio e del fantacalcio non si può fare altro.

La politica deve essere SUPERIORE alle pulsioni della gente e non seguirle, non deve fare da culo che caga qualsiasi cosa la gente digerisca, deve pensare alla pace civile e non ad incentivare l’orgia di pensieri razzisti e vomitevoli. La politica deve dare l’esempio e non esempliflicarsi in un talk show mediocre del primo pomeriggio. Deve dare speranza e non paura alla gente, deve essere fottutamente inclusiva, perche’ la diversita’ e’ ricchezza per gl’intelligenti, ed un ostacolo solo per i minorati mentali. La buona politica deve amare la gente, ma come il dottore che da medicine anche sgradevoli per il bene del paziente; e, soprattutto, la politica e’ una PROFESSIONE seria, non il trastullo di contadini stanchi di arare i campi dove dovrebbero essere rimandati.

Ma fate un provvedimento che tenga alla larga non i meridionali, ma i pedofili, i maniaci depressivo-suicidi e i frustrati dalle scuole (perchè io per entrare in azienda devo fare mille test psico-attitudinali e chi fa l’insegnante no?).

Amo la politica, credo che sia l’unico vero modo di cambiare il mondo, nel bene e nel male. Se continuiamo cosi, tra veline, escort, ronde, intercettazioni e lodi vari, ci ritroveremo nell’Argentina dei primi anni Novanta (ma senza neanche i bonazzi e le bonazze che girano per le strade di Buenos Aires!).

Infine, concludo con un’ultima nota. Che il PDL approvi una normativa del genere posso anche concepirlo (sono coglioni, che ci vuoi fare?), ma il fottuto PD no! Il fatto che ora siano tutti occupati con le primarie non puo’ fargli perdere la visione delle basi primarie (queste si!) di un partito di sinistra! E Che cazzo.

Buona giornata, signori!

Multi-cinico

L’Italia non sara’ mai multietnica“.

Mi viene in mente il padre di una puttana che sostiene fermamente la verginita’ della figlia davanti una folla di curiosi. Un Don Chiosciotte che fa quasi pena e tenerezza, se non fosse proprio Mr B.

Mio caro Presidente (del Milan, di Mediaset, di Mondadori…dica la verita’, lo e’ diventato anche del Consiglio perche’ la M l’aveva stufata!), l’Italia e’ gia’ multi-etnica da almeno una decade; cosi mentre voi parlate di ronde, io incontro sul treno un bimbo bolognese che ripete alla mamma di voler imparare il rumeno, perche’ il suo amichetto e’ di quel paese. Oppure, vedo a Termini una coppia mista (indio-italiana) che si bacia teneramente e penso alla bellezza e rarita’ di una loro eventuale prole; vedo il mio barista thailandese che mi fa iniziare la giornata con il sorriso, il mio pizzaiolo egiziano che non mi fa mancare la pizza napoletana qui a Roma tanto la fa buona, parlo con delle prostitute keniote di economia e religione…

Ecco, signor Presidente, Lei non cammina tra la gente, non prende la metro alle 6 di mattina e non puo’ capire. Non sono incazzato, ma mi fa solo pena, perche’ si sta perdendo l’unica cosa che sta smuovendo questa Italietta della domenica pomeriggio, indolente, insofferente e indifferente.

Gl’immigrati fanno sempre più imprese, danno lavoro a persone, si integrano (e non disintegrano, come Lei e la Lega vorreste), e soprattutto, sorridono alle vostre sortite da galletti nel pollaio vuoto.

Presidente, che salga o meno il suo consenso, una cosa mi e’ chiara: Lei conduce una vita tristissima, da vecchietto inacidito dalla vita, chiuso nella sua torre d’avorio catodico, spara a zero su tutto e tutti. Non sara’ mai multi-etnica? Semmai, non e’ e non sara’ mai una sua proiezione mentale da piccolo borghese represso.

Ma sara’ che a furia di farsi le seghine sulle Veline, mi e’ diventato pure cieco? Guadagni energie per andare un po’ a vedere il mondo!

Siamo tutti ROM

Lo ammetto: l’unico ROM che porterei a casa è il CD. La gente ROM non la sopporto a causa della loro cultura del cazzo dove la donna deve lavorare mentre l’uomo deve stare a cazzeggiare tutto il giorno con gli altri uomini (con relativi dubbi di attività edonistico-ludiche-onanistiche di massa). Eppure stamane in metro c’erano questo padre ed il figlio – o presunto tale – che suonavano tutti i classici di Frank Sinatra. Il bimbo aveva un voce pazzesca – e sorrideva, sorrideva. Era contento, ballava, ed il padre sembrava vivere di una leggerezza di riflesso.

In quel momento, l’illuminazione: non sopporto i ROM perchè fanno la vita che io non ho le palle di fare. Senza responsabilità, cantando e ballando tutto il giorno, facendomi mantenere dalla pena degli altri..insomma, le comunità ROM sono come  “Amici” di Maria de Filippi.

Altro che odio etnico, è invidia pura e dura!

E qualcosa mi dice che non sono il solo….

Rassegna(ta) stampa – 21 nov 08

Scuola, Berlusconi: “Le classi ponte non sono discriminatorie”

Classi-ponte, prestiti-ponte: ma fateglielo fare ‘sto ponte sullo Stretto, così la smette di girarci attorno!

Economia, Epifani: “Sta arrivando una valanga”.

Dì qualcosa di sinistra…non di sinistro! Fammi grattare, va.

Riforma Gelmini, studentesse la sostengono con calendario hard

“Chi la dura, la vince” e figurati se lo fai indurire.

Gossip, il divorzio tra Madonna e Guy Ritchie è stato formalizzato.

Finalmente Madonna si è liberata della moglie.

Spettacolo, dopo “Don Matteo”, Terence Hill torna al Western.

Da sparare sentenze morali a sparare pallottole il passo è breve.