Chi di Grande Fratello ferisce…

“Berlusconi non puo’ tacere”. Cosi’ le comunita’ ebraiche contro le esternazioni antisemite del sen. Ciarrapico. Ed infatti, non ha taciuto. In un video rubato di fronte Palazzo Grazioli, il Premier ha raccontato una simpaticissima barzelletta sul come gli ebrei abbiano lucrato sull’Olocausto. Mi sa che la comunita’ ebraica dovra’ rivolgersi altrove.

Ma in quel comizio improvvisato, B ha anche offeso la Bindi, questa volta arricchendo la storia con una bestemmia. La reazione della stampa vaticana non si e’ fatta attendere: “Deplorevole”. Interessante: tutti pronti a difendere l’onore di un fantasma che moltiplica i pani e i pesci, ma nessuno se n’e’ sbattuto altamente dell’onorevole Bindi. Un’etica decisamente selettiva.

Ed infine, il Premier se l’e’ presa con i magistrati contro i quali vuole aprire una commissione d’inchiesta. Proposta che peraltro ha ripetuto anche pubblicamente ieri alla festa PDL a Milano. Quest’uomo ha meno pudore delle soubrettes di Drive In che hanno fatto la sua fortuna agli albori. Loro mostravano le tette, lui il culo – la faccia di.

In questo episodio del video rubato esiste pero’ una sorta di nemesi: chi di Grande Fratello ferisce…ed allora la speranza si fa strada. Se fossero i consigli per gli acquisti a travolgerlo definitivamente? Magari un bello spot sulla carta igienica. Che dopo il suo ventennio, ne servira’ a tonnellate al Paese intero.

Tariconate

E’ morto“. Cosi’ ieri mia madre ha esordito al telefono. Un colpo al cuore e alla gola: la stessa sensazione della morte di Lady Diana. E non esagero.

Pietro Taricone era il reality show italiano. E’ stato il primo fenomeno nazionalpopolare dopo il fascismo. L’Italia ritrovava la persona da ammirare ed odiare senza se e senza ma. Le sue frasi, le cosiddette Tariconate, divennero soggetto di libri e di studi semiseri.

Di lui si e’ detto tutto, ed il contrario di tutto. Per me, e’ andato via un pezzo d’Italia che amavo esistesse. Un’Italia spaccona, abbronzata, palestrata, ma anche acuta, intelligente, ironica e affettuosa. Una sintesi perfetta di calore mediterraneo e calcolo britannico.

Decise di defilarsi subito dopo la fine del Grande Fratello, per non essere tritato nella macchina infernale delle comparsate. Ed e’ stato l’unico ad uscirne non sputtanato e con un certo stile. Non a caso, la notizia della sua morte dopo 24 ore ha riempito copertine e prime pagine di quotidiani “seri” come Repubblica e Corriere.

Ed e’ proprio su queste prime pagine il grande contrasto: da un lato, forte emozione per Taricone; dall’altra, grande rabbia per l’ennesimo attacco al pudore pubblico nelle dichiarazioni del senatore mafioso Dell’Utri. E queste immagini erano ancor più angoscianti perche’ ammiccavano ad un presagio. Taricone e Dell’Utri sono entrambi figli di Berlusconi: solo che il primo se n’era liberato ed e’ morto, mentre il secondo ne e’ ancora compare ed e’ vivo e vegeto.

Mala Italia che resta, Bella Italia che va. E la voglia di seguire la seconda e’ sempre più forte.

Buon riposo Pietro.

Croci-FESSI

Ed oggi pure il crocifisso. Ieri le puttane di Silvio e le trans di Marrazzo e del Grande Fratello battuto da Pinocchio. I giornali vivono nelle fiabe e vogliono darcele a bere ogni giorno. Ormai non si limitano più a buttarci fumo negli occhi, ma cercano di farci fumare canne mediatiche per rincoglionirci.

Ci avete rotto le palle!

Ogni giorno si perdono posti di lavoro (siamo a 500mila solo in Italia), ogni giorno entrano in mobilita’ centinaia di migliaia di lavoratori, ogni fottuttissimo giorno dei poveri cristi si alzano con la spada di Damocle alla gola. Non e’ facile affrontare la vita con un mattone in testa. Flessibilita’? Modernita’? E i nostri politici che tanto si riempiono la bocca di questi concetti li applicano a loro stessi? Non vanno manco a lavoro: hanno chiuso la Camera per 7 giorni!

La sensazione e’ che tutti i nostri politici lo siano solo perche’ o quello o la morte. Berlusconi lo è diventato per evitare i processi, ma il resto della classe politica l’ha fatto solo per evitare la sicura disoccupazione! Che altro sanno fare oltre a lanciare comunicati stampa RIDICOLI e a non fare le leggi che servono al paese?

La triste verità è una soltanto: mentre loro parlano di crocifissi, noi siamo i veri crociFESSI che li restiamo pure ad ascoltare. Loro lanciano l’amo, e noi abbocchiamo come tanti pesciolini. L’invito di Brunetta lo ricordate? Ecco, ci andassero tutti loro a morire ammazzati!

Grande Flagello

In Inghilterra, chiude i battenti il Grande Fratello: ascolti troppo bassi. In Italia, invece, non amiamo l’Eutanasia (a parte, il neo-PD Gianfranco Fini), e quindi il grande morto lo si tiene in vita in tutti i modi: quest’anno per celebrare i primi 10 anni del programma, durerà cinque mesi e non più “solo” tre mesi”.

Tutto coerente: allungano la detenzione degl’immigrati dei “centri d’accoglienza”, e lo stesso si fa con i concorrenti di questo reality, che quest’anno accoglierà anche dei terremotati abruzzesi (probabilmente gli unici che riceveranno una casa decente entro settembre): ormai li trattano come dei Panda.

Ma non è l’unico atto di contrizione di Berlusconi&Co: domani il premier sarà a cena con il cardinal Bertone, per la festa della Perdonanza dell’Aquila. Si è rotto di farsi chiamare Papi: vuole essere Papa. Due piccioni con una fava: un inchino ai terremotati, ed una pecorina per la Chiesa. Un genio quest’uomo.

E mentre ci prepariamo all’ennesimo anno di censura mediatica grazie alla mitica triade tette/culi/emilio fede, vi consiglio una chicca tutta italiana: VIDEOCRACY, un film documentario sull’Italia di oggi. Non è ancora uscito; chissà perchè, non si trovano dei distributori. Ma sono pronto a scommetterci che spopolerà in rete.

Buona visione. Allucinogena.

Nudo integrale ai cereali

Purtroppo non seguo il Grande Fratello – da quando sono diventato adulto (ovvero, recludo tutte le gioie della vita nel week end, giustificando tale comportamento con una sedicente superiorità d’impulsi ed interessi), non vedo più i reality show. E lo ammetto: mi mancano, molto. Mi è sempre piaciuto sapere cosa fosse passato per la testa di tanti italiani che incontravo in metro, al bar ed altri ameni luoghi pubblici. Non avendo mai seguito il calcio, i reality mi diedero finalmente un argomento di discussione con le masse plebee che mi circondavano.

Ma i reality che vedevo io era un’altra storia. Trash, voyeuristici, gossippari e tammari, ma mai e poi mai vergognosi, indecenti, nauseanti e totalmente senza senso. Leggo su LiberoNotizie di un certo Paolo, idraulico-modello (questo binomio è già degno di nota transgenica), che si è spogliato e ha minacciato di cagare in giardino per protestare contro degl’inquilini del GF che giocavano a palla e lo disturbavano. A parte la maniera decisamente originale di protestare – un enorme sciopero della CGIL a culo di fuori sarebbe un bel colpo d’occhio..e di stomaco – il povero Paolo mi sembra l’emblema dell’Italia pecoreccia che si è via via creata a causa dei diversi realities; una rincorsa ad infinitum a chi è il più isterico, pazzo, zoologico, deviato, vuoto, arrivista, grottesque e freak.

Mi sento un vecchio saggio della montagna a parlare così – e la cosa mi fa snervare ancora di più. Ma insomma, a che punto siamo arrivati se anche io – PROPRIO IO, il re del moralismo relativo – devo fare il Ratzinger della situazione? Siamo proprio alla frutta, ragazzi. Ormai per fare audience sarebbero disposti pure ad impalare Paola Perego in diretta. Ok, forse in questo caso non sarei tanto incazzato, ma il senso è sempre quello.